Val Paghera di Ceto

 
Zona montuosa Adamello/Presanella Località di partenza Ceto - Località Paghera (BS)
Quota partenza 1220 Mt. Quota di arrivo 2100 Mt. circa
Dislivello totale +900 Mt. Data di uscita 29/09/2007
Ore di salita 2 h. 30' Ore di discesa 1 h. 30'
Sentieri utilizzati n. 37 Giudizio sull'escursione Sufficiente
Sass Balòss presenti Omar, Gölem Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri
Pioggia, pioggia e ancora pioggia durante le prime due ore di escursione. Infatti abbiamo dovuto fermarci per molto tempo all'interno di una malga. Da malga Dois in poi abbiamo rinvenuto un manto di neve che, a circa 2100 Mt., raggiungeva i 30-35 Cm. In queste condizioni i bolli segnaletici erano poco visibili e soprattutto alcuni tratti del sentiero lungo alcune pietraie risultavano piuttosto pericolosi: era facile infatti non vedere i buchi tra una pietra e l'altra, buchi anche molto profondi. In condizioni normali il sentiero sarebbe perfettamente segnalato e privo di difficoltà.
Eventuali pericoli
Come accennato, in caso di neve, attenzione ai buchi tra un masso e l'altro lungo le pietraie.
Presenza di acqua
Si incontrano numerose fontane a Paghera, e vari torrenti lungo il percorso.
Punti di appoggio
Appena partiti si supera il rifugio-albergo Baita Rossa ed una serie di bellissime baite. A quota 1700 circa, dopo 1 ora abbondante di cammino, arriverete alla Malga Dois nella quale noi ci siamo riparati per oltre un' ora in attesa che smettesse il diluvio.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nulla.
Caratteristiche dell'escursione
Descrizione Generale
Alla località Paghera si accede da Ceto, attraverso la strada della Val Paghera, e dopo 9 Km. di percorso automobilistico. E' ubicata in  prossimità del luogo in cui più ruscelli si uniscono e danno vita al torrente Palobbia. L'accesso è consentito da un caratteristico ponte in legno. Il parcheggio è ricavabile in alcuni spiazzi naturali poco distanti dall'area.

Questa valle offre forse il meglio di sé nella parte bassa, quella percorsa in auto e poco oltre fino le case di Paghera. Pare di essere in un bosco svizzero perfettamente tenuto e pulito. La camminata si svolge invece, a parte i primi minuti, in un ambiente tranquillo e senza scenari particolari, almeno fino alla malga Dois. Da qui in poi la zona diviene più bella e interessante mentre ci si addentra lungo la valle di Dois. Nel complesso, se si dovesse arrivare fino al rifugio Maria e Franco, si affronterebbe una escursione decisamente più lunga, ma soprattutto più remunerativa.
Descrizione Percorso
Lungo la strada della Val Camonica si prende l'uscita Breno e si sale verso il paese di Ceto. poco prima del paese, una secca deviazione a destra ci permette di iniziare la lunga  e stretta salita della val Paghera fino all'abitato omonimo. Qui giunti si abbandona l'auto e si inizia a camminare lungo una bella stradina lastricata che passa accanto ad una serie di belle baite ristrutturate e al rifugio Baita Rossa (privato). Attraversato un ponte la salita si fa più decisa e al posto delle baite troviamo un bel bosco luminoso di larici. Al primo bivio troveremo un cartello che riporta le indicazioni per il rifugio Maria e Franco. Abbandoniamo la stradina e prendiamo un sentierino a sinistra che poco dopo supera di nuovo il torrente su un secondo ponticello chiuso da un improvvisato cancelletto. Il sentiero diviene stretto e ripido. Con una serie di curve e tornantini guadagniamo in breve quota sempre all'interno del bosco, prima di noccioli e poi di conifere. Una volta usciti dal bosco il percorso prosegue all'imbocco della parte alta della valle di Dois, dove poco dopo incontriamo Malga Dois (1720 Mt). Superiamo un ponticello e riprendiamo a salire con un sentiero serpeggiante tra cespugli e massi che si mantiene al centro della valle. Continuiamo a salire puntando all'evidente a largo intaglio tra i due versanti della vallata. Qui arrivati si punta verso sinistra e dopo un lungo mezza costa pianeggiante arriviamo ad una zona costeggiata da grossi massi e pietre. Proprio in questo punto troviamo il bivio tra il sentiero 37 seguito fino ad ora ed il sentiero 37A. Su di un masso si vedono le indicazioni per il Maria e Franco che ci invitano a proseguire dritti in questo dedalo di grossi massi accatastati. Pochi metri dopo, in vista del laghetto Pile (posto in una conca poco più in alto), ci siamo fermati e siamo tornati indietro seguendo il percorso della salita.
Note
La zona è ricca di fauna, come dimostrano i vari cartelli esplicativi all'inizio del sentiero, tra cui spiccano cervi, ermellini, marmotte, ecc.
Commenti vari
Teoricamente saremmo dovuti arrivare al rifugio Maria e Franco, ma la pioggia prima e la molta neve incontrata dopo lungo la pietraia ci hanno fatto fare dietro front a circa 2100 Mt.;, prima del laghetto di Dois. Fate attenzione a risalire in auto la Val Paghera, anche se asfaltata, la strada risulta molto stretta e a tratti sconnessa, non esitate a fermarvi in caso di nevischio o fondo ghiacciato.
   
Lungo la pietraia
La neve inizia ad aumentare
   
Omar al riparo nella malga Dois
Il nuovo zaino del Losio
   
Poco prima del Dietro-Front
Mesto ritorno
   
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