Monte Cimo/Pala del Boral - Via Carlo Laiti

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle dell'Adige Località di partenza Brentino (VR)
Quota partenza 130 Mt. circa Quota di arrivo 610 Mt. circa (termine via)
Dislivello totale +310 -10 Mt. circa per l'attacco
+180 Mt. la via (230 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 45' per l'attacco
5 h. la via
Ore di discesa 1 h.
Esposizione Sud-est Giudizio sull'arrampicata Bella
Data di uscita 09/02/2019 Difficoltà 6b+/6a, A0
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Enrico C.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata bella e calda. I sentieri che si percorrono durante l'avvicinamento sono in ottimo stato e ben segnalati, sono presenti due tratti con corda fissa. La roccia in via è nel complesso ottima salvo L5 ed L7 dove è necessario valutare alcune prese.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
Davanti all'ingresso del cimitero è presente una fontana.
Punti di appoggio
Nessuno
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale materiale per arrampicata su roccia. Sufficienti solo 16 coppie. In realtà noi abbiamo posizionato uno 0.5 Camalot a fine del primo tiro ma più che altro per "conigliaggine" e perché li avevamo.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
La "Pala del Boral" è uno dei settori classici e storici del Brentino. Vi si trovano alcune tra le vie più belle dell'intera montagna e quasi tutte hanno in comune roccia ottima e chiodatura da manuale. Sembra che la prima via del Monte Cimo sia stata tracciata proprio qui: la via Silvia (Rampini e Baroni 1983).
L'itinerario qui proposto è stato aperto da Sergio e Franco Coltri (amici e non fratelli) il 29 ottobre 1984 e dedicato all'amico Carlo che si trovava, in quel periodo, in una fase di crisi arrampicatoria. Presenta un'arrampicata varia su placche, diedri e fessure.
Aperto con sole protezioni tradizionali è stato successivamente richiodato in ottica sportiva; lungo il percorso si vedono ancora alcuni vecchi chiodi (ormai superflui) a testimonianza di questo passato. Le prime due lunghezze dell'itinerario originale stavano più a sinistra di quelle attuali.
Attacco, descrizione della via

Dal parcheggio, poco distante dal cimitero di Brentino, andare a sinistra in direzione dei vigneti ed attraversarli fino a incontrare il sentiero segnato con bolli che sale ripido nel bosco. Puntare alle pareti alte ignorando la deviazione verso sinistra per il settore "Mamma Olga" (palina di legno). Dopo circa 20' superare una placca appoggiata con corda fissa e poi un muretto verticale anch’esso attrezzato con due corde fisse. Poco dopo questo muretto attenzione ad un bivio poco marcato. Non seguire l'evidente traccia che sale a sinistra ma quella di destra che nei primi metri è meno visibile. Arrivati al masso con la scritta "raccordo" proseguire verso destra (alzarsi e poi abbassarsi un poco). Costeggiare la parete oltrepassando l'attacco della via "SuperJolly" (scritta e targhetta n. 10) e quello dello "Spigolo del IV sole" (scritta e targhetta n. 12). Continuare ancora alcuni metri fino un diedro chiuso in alto da un tettino. Qui attacca la via Carlo Laiti (targhetta n. 14 e 14A).

1° tiro:
alzarsi sulle roccette portandosi appena a destra della linea del diedro. Dopo 5-6 metri circa spostarsi facilmente a sinistra nel diedro. Salirlo fin sotto al tettino che lo chiude uscendone a destra. Salire per il proseguimento del diedro fino alla sosta (2 fix, 1 fix+1 spit+catena). 30 Mt., 4c, 5c, 6b+ oppure A0, 6a, 10 fix, 1 spit.

2° tiro:
obliquare a sinistra alcuni metri e poi alzarsi su placca verticale con alcuni buchi e lame (spostarsi leggermente a sinistra e a destra alla loro ricerca). Giunti sotto una fascia gialla traversare a sinistra ad un boschetto pensile e sostare (2 fix+catena).
35 Mt., 5c, 3a, 9 fix.

3° tiro:
alzarsi fino a superare una pancia e poi tendere progressivamente a destra ad imboccare una fessura/diedro. Seguirla, superando ancora uno strapiombino, fino alla sosta (2 fix+catena+maglia rapida). 35 Mt., 5c, 6b+ oppure A0, 5c, 16 fix, 1 spit.

4° tiro:
seguire ancora il diedrino e poi obliquare decisamente a sinistra su facile placca a gocce fino alla sosta (2 fix+catena).
30 Mt., 5b, 4a, 5-6 fix.

5° tiro:
traversare a sinistra senza alzarsi per circa 7-10 Mt. e poi iniziare a salire obliquando a sinistra in direzione di un pulpito sullo spigolo sul quale si sosta (2 fix+catena+maglia rapida in comune con la via Rosi). 35 Mt., 4b, 12 fix.

6° tiro:
salire la placca tenendosi vicini al suo bordo destro. Non seguire i fix che obliquano a sinistra (via Rosi). Gli ultimi metri prima della sosta (2 fix+catena) sono un po' sporchi di terra e muschio. 35 Mt., 5b, 6a+ oppure 6a e A0, 12 fix.
Se si ha intenzione di scendere in doppia conviene calarsi da qui (da S6 a S5 e poi sulla via Rosi)

7° tiro:
per facili roccette e terra si sale fino a raggiungere il boschetto sommitale. Quando si incrocia il sentierino di discesa fermarsi ed attrezzare una sosta (pianta). 30 Mt., 3c, 3 fix.
Discesa
Seguire la traccia verso destra (viso a monte) con andamento a tratti pianeggiante e a tratti in leggera discesa. Dei bolli gialli indicano il punto in cui si inizia a scendere su roccette elementari che conducono in un ripido canale. Seguendo la traccia abbastanza evidente (alcuni ometti, bolli gialli e segnavia CAI bianchi e rossi) si perde velocemente quota fino alla base della parete. Traversare ora lungamente verso destra (viso a valle) fino all'attacco della via.
Mediante il sentiero percorso durante l'avvicinamento, rientrare al parcheggio.

Note
La via è percorribile anche nelle stagioni più fredde in quanto resta al sole sino al primo pomeriggio.
Commenti vari
E' possibile scendere in corda doppia anche dopo aver percorso la settima lunghezza. Andare verso sinistra alla fine dello Spigolo del IV sole e prendere, ancora un poco più a sinistra, le calate della via "SuperJolly". Soluzione tuttavia sconsigliata.
   

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Luca sulla prima lunghezza

Enrico sugli ultimi metri del primo tiro

   

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Sulla fessura/diedro della terza lunghezza

La quarta lughezza porta sotto al grande tetto

   

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Facile traverso per raggiungere la quarta sosta

   

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Enrico appena partito sul quinto tiro

Luca sul pulpito della quinta sosta

 
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Il settore "Pala del Boral" con i tracciati delle vie: Spigolo del IV sole e Carlo Laiti