Giornata stupenda. Il cielo era completamente azzurro. Il sentiero fino al rifugio è evidente e ben segnalato; per raggiungere l'attacco si sale una comoda pietraia senza percorso obbligato (comunque c'è una leggera traccia). La roccia in via è ottima.

Soliti da arrampicata in ambiente, comunque le vie sono attrezzate bene, quasi completamente a spit e non molto lontani.

Normale materiale per arrampicata su roccia. Sufficienti 10 rinvii e due mezze da 60 Mt. Si può utilizzare anche un' intera da 60/70 Mt., in questo caso per la discesa bisognerà fare 6 corde doppie da 25 Mt. al posto di 3 da 50. Le vie sono ben attrezzate, ma un piccolo assortimento di dadi e/o friend non fa mai male... in caso di necessità.

Descrizione generale
Il Corno Stella è la vetta più famosa delle Alpi Marittime. Non ha vie di salita semplici, infatti la Normale (c'è chi sostiene che sia lo Spigolo Inferiore e chi invece la De Cessole) ha passaggi di IV+. La parete sud-ovest del Corno è una muraglia alta fino a 450 Mt. interrotta a metà da una cengia. La zona sotto la cengia vieni denominata "Zoccolo", mentre la parte soprastante viene detta della "Cengia Mediana".
"Regalami un Sorriso" e "Ricordo d'Orlando" sono due vie moderne interamente attrezzate a spit, resta la presenza di qualche chiodo lungo i tiri. La prima si svolge sullo "Zoccolo", mentre la seconda sulla "Cengia Mediana".
Attacco, descrizione della via
Da Cuneo si raggiunge Borgo San Dalmazzo mediante la SS 20 (8 Km.). Si segue poi per Valdieri e successivamente per le Terme di Valdieri (25 Km.). Dalle terme si segue una strada a tratti sterrata, ma comunque sempre in buono stato, fino alla località Gias delle Mosche dove ci sono possibilità di parcheggio. Da qui parte il sentiero per il rifugio Bozano. Giunti al rifugio ci si trova al cospetto della parete sud-ovest del Corno Stella, raggiungibile in circa 15 minuti di cammino. Individuare il pilastro al centro dello Zoccolo (dove corre la via "Pilastro di Oscar") che è la parte più bassa della parete. Sulla placca alla sua sinistra attacca la via "Regalami un Sorriso". 

1° tiro "Via Regalami un sorriso":
salire la placca abbastanza liscia. 30 Mt., 6a.

2° tiro:
superare a sinistra lo strapiombetto sopra la sosta, poi per rocce rotte ed articolate fino alla sosta successiva. 35 Mt., 4c.

3° tiro:
salire per una rampa leggermente obliqua da destra a sinistra fin sotto ad uno strapiombetto. Lo si supera a destra e si raggiunge la sosta. 40 Mt., 4c.

4° tiro:
si traversa a sinistra fino al limite del pilastro e si sale poi per placca. 30 Mt., 6a.

5° tiro:
si prosegue per la splendida placca fin alla sommità del pilastro. 25 Mt., 6a.

Qui finisce la via, per raggiungere la cengia mediana si seguono gli ultimi tiri di Giagugià.

6° tiro:
si supera un facile strapiombetto con l'aiuto di alcune lame e si prosegue per placca lavorata fino alla sosta. 35 Mt., 5c.

7° tiro:
sempre per placca molto lavorata e via via sempre meno verticale. 35 Mt., 5b.

8° tiro:
si prosegue per rocce articolate fino all'ancoraggio posto in cima al canale di discesa. 55 Mt., II°, 2 spit.

Per semplici rocce, passando poco a sinistra del canale di discesa, si raggiunge la parte più alta della cengia e l'attacco di
Ricordo d'Orlando (a destra si trova la famosa Via Campia). 50 Mt., I°, II°.

10° tiro "Via Ricordo d'Orlando":
salire in obliquo verso sinistra fino alla sosta. 30 Mt., 4c.

11° tiro:
su in verticale fino alla base di un muro solcato da una fessura. Sosta un po' scomoda. 25 Mt., 5b.

12° tiro:
si sale la fessura, poi ci si sposta un paio di metri a sinistra per salire la verticalissima parete. 40 Mt., 6b+, spit e chiodi.

13° tiro:
salire a destra della sosta, poi per placca fino ad uno strapiombo fessurato. In fine si prosegue per diedro fino alla sosta. 45 Mt., 6a+.

Da quest'ultima sosta si traversa pochi metri a sinistra (viso a monte) fino alla terrazza sommitale.
Proseguire per altri 150 metri per traccia più o meno evidente sino alla croce di vetta.
Discesa
Si raggiunge la parte più bassa della terrazza sommitale seguendo gli ometti. Con un facile ma esposto traverso si raggiungono le catene di calata (praticamente l'ultima sosta di "Ricordo d'Orlando", possibilità di assicurarsi su uno spit per il traverso).
1a. doppia: 50 Mt. in verticale fino ad un ripiano inclinato;
2a. doppia: 50 Mt. andando leggermente a destra fino ad un terrazzino;
3a. doppia: 50 Mt. andando leggermente a destra fino alla cengia mediana.
Si scende ora con facili passi d'arrampicata fino all'inizio di un canale che si scende con altri facili passi d'arrampicata (due passi III°, eventuale doppia all'inizio del canale). Si raggiunge il sottostante sentiero che si segue verso destra (viso a monte) fino alla sua fine dove si trova l'ancoraggio per l'ultima calata.
4a. doppia: 50 Mt. leggermente verso destra (viso a monte) fino a toccare terra.

Potete tranquillamente raggiungere il rifugio Bozano senza aver deciso la via da percorrere. Il rifugista ha raccolto tutte le relazioni delle vie presenti nella zona in un grande libro dal sapore medioevale. Avrete solo l'imbarazzo della scelta.

Perfezione circolare della natura

Mafalda sul dodicesimo tiro

Parete sud-ovest del Corno Stella con il rifugio Bozano ed i tracciati delle vie: Pilastro di Oscar, Regalami un Sorriso, Ricordo d'Orlando, Spigolo Inferiore e Operazione Commerciale

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