Corno RAT, Corno Orientale, Monte RAI e Corno Birone

Zona montuosa Prealpi Comasche Località di partenza Loc. Belvedere - Valmadrera (LC)
Quota partenza 290 Mt. circa Quota di arrivo 1259 Mt.
Dislivello totale 1400 Mt. circa con i saliscendi Data di uscita 10/05/2015
Ore di salita 1 h per Corno RAT
40' dal Corno RAT al Corno Orientale
1 h. dal Corno Orientale al Monte RAI
25' dal Monte Rai al Corno Birone
Ore di discesa 1 h. 45'
Sentieri utilizzati n. 3, 8, 4 Giudizio sull'escursione Bella
Sass Balòss presenti Omar Difficoltà EE; II
Condizioni climatiche e dei sentieri

Giornata di sole. Sentieri ben segnalati e tenuti.

Eventuali pericoli
Nessuno. Occorre comunque tener conto delle difficoltà da affrontare in alcuni punti del sentiero attrezzato del Corno RAT. Attenzione anche subito dopo la partenza per la discesa dal Corno Birone quando transiterete sotto ad una parete rocciosa strapiombante: è qui possibile la caduta di sassi dall'alto.
Presenza di acqua
Troverete acqua appena partiti, al bivio per San Tomaso. Poco prima di San Tomaso si trova una bella fontanella. Alla Fonte del Fò in discesa dalla Bocchetta Luera. Nelle vicinanze del Sasso di Malascarpa dovrebbe esserci un fontanile, ma io non l'ho trovato.
Punti di appoggio
Durante l'intera escursione vi imbatterete in numerose cascine e baite fino a San Tomaso dove c'è anche un bel ristoro molto affollato da turisti. Poco dopo la vetta del Corno Orientale si può dare una breve deviazione fino al vicino rifugio SEV.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nulla.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Partendo dal parcheggio, in questa escursione, salirete prima al Corno RAT per un facile percorso, seguirete la cresta che unisce questa cima al Corno Orientale di Canzo grazie ad un facile sentiero attrezzato, da qui vi porterete al Sasso di Malascarpa e poi al Monte Presanto; salirete poi al Monte RAI ed infine al Corno Birone, dal quale chiuderete l'anello. Affrontando questa escursione, sarete certi di non annoiarvi mai: attraverserete ambienti diversi (bosco, cresta erbosa e rocciosa, costiere panoramiche, ecc) ed affronterete tratti semplici alternati ad altri un poco più impegnativi; avrete la possibilità di visitare un bel santuario, un parco geologico con importanti reperti, zone ricche di massi erratici e affascinanti zone carsiche. Probabilmente rimarrete un poco delusi dal tratto in cresta denominato "Sentiero attrezzato 30° OSA" per via della sua brevità e per il numero limitato di tratti realmente attrezzati.
Descrizione percorso
Giunti a Valmadrera, sulla sponda occidentale del lago di Lecco, si sale alla frazione Belvedere, dove finisce la strada accessibile alle automobili. Parcheggiamo qui nel piccolo parcheggio. Una palina in ferro riporta le direzioni ei sentieri della zona.
Saliamo dritti lungo l'evidente stradina asfaltata molto ripida. In seguito la strada diviene cementata. Dopo un primo tornante a destra, il fondo strada diventa lastricato. Proseguiamo fino ad una santella dalla forma triangolare (fontanella e bacheca con sentieri della zona). Seguiamo il sentiero di sinistra indicato con il n. 3 che ci condurrà al bellissimo santuario di San Tomaso, posto in splendida posizione panoramica in un bel prato curato. Per arrivarci si percorre una ampia strada sterrata che guadagna quota con numerosi tornanti. A poche centinaia di metri dal santuario attraversiamo una stretta gola rocciosa dove scorre anche un torrentello. Superato il ponticello riprandiamo a salire. Passiamo una fontanella nei pressi di una casupola ed arriviamo ai margini del prato alla cui estremità opposta si trova il santuario (580 Mt., 30' dall'auto). Una palina ci indica il sentiero n. 8 verso sinistra. Il Corno RAT è ben visibile davanti a noi, piccolo e roccioso, dalle pareti verticali. Giunti in località Portiola, si scende sempre lungo il sentiero 8 con indicazioni Corno RAT e Pianezzo. Da qui, in 20', si giunge ad incrociare un sentiero; lo si segue verso destra e si arriva sulla vetta del RAT senza il minimo sforzo (916 Mt.). Torniamo indietro lungo un facile costone e ci troviamo al bivio da cui siamo venuti. Ora proseguiamo dritti seguendo le indicazioni per l'itinerario attrezzato "30° OSA". Dopo un lungo tratto molto ripido nel bosco, a cavallo della facile cresta, incontriamo le prime semplici roccette immerse nel fitto bosco e poco oltre, finalmente, la prima bella paretina verticale alta una decina di metri. La si sale direttamente sfruttando i numerosi e solidi appigli. Una catena corre lungo la parete ma non risulta necessario il suo uso. Usciti dalla paretina (passi di II) ci troviamo nuovamente a passeggiare nel bosco lungo un facile sentierino in costa che dopo circa 20' ci conduce fuori dalla fitta vegetazione, proprio ai piedi del Corno Orientale di Canzo. Qui deviamo a destra salendo un bellissimo diedro appoggiato (catena per i meno sicuri). Al suo termine il panorama si apre improvvisamente su tutta la cresta percorsa e oltre fino ai laghi della zona di Valmadrera. Dopo il diedro si sale a sinistra, affrontando il passaggio più impegnativo e bello della camminata: una bellissima paretina verticale (catena e due staffe danno aiuto ai meno esperti) con passaggio di II+ piuttosto esposto. Saliamo la parete spostandoci verso sinistra. Al suo termine si continua tra erba, roccette e cespugli fino alla vicina croce (10') del Corno Orientale (1232 Mt.). Qui il panorama è ampissimo. Scendiamo ora lungo l'evidente sentiero che porta alla Bocchetta di Luera. Da qui deviamo in discesa verso sinistra prendendo un ripido e scivoloso sentierino (n. 4) che, all'interno di un bel bosco, ci conduce alla Fonte del Fò posta ai piedi di un grande faggio. Qui incrociamo un ampio sentiero che seguiamo verso destra (n. 4) ed in breve, con scarsa pendenza, arriviamo alla Colma (1000 Mt.), dove una bacheca illustra i sentieri della zona. Saliamo ora lungo il ripido e dritto sentieor n. 3 all'interno di un bosco. Il fondo del sentiero è costellato di pietre di un bel calcare roseo. Giunti al termine della salita ci troviamo lungo la bella costiera che con alcuni piacevoli saliscendi ci porterà fino al Sasso di Malascarpa (vedi relazione del 10/01/2015). Lungo questo tratto vi imbatterete in numerose formazioni rocciose e sedimenti fossili di particolare interesse. Anche al Sasso di Malascarpa vedrete interessanti formazioni e fenomeni geologici. Dal Sasso si sale per prati verso il poco pronunciato Monte Prasanto (1235 Mt.) in circa 10'. Disturbati dalla presenza di una grossa antenna per telecomunicazioni, ce ne andiamo velocemente scendendo verso una vicina forcella, la Bocchetta di San Miro (1181 Mt.) immersa nel bosco. Dalla bocchetta risaliamo per prati fino al vicino Monte RAI (1259 Mt.) dove uno splendido panorama ci si apre davanti. Proseguiamo in facile cresta verso il Corno Birone. Prima per aerei prati e poi scendendo lungo un sentierino un poco ripido e sdrucciolevole, percorriamo la costiera che collega le due cime. Abbandoniamo per un momento la cresta per scendere ad una forcella e da qui, risaliti in cresta, dopo poche decine di metri arriviamo alla croce del Corno Birone (1116 Mt.) affacciata su un balcone molto panoramico.
Discesa
Spalle alla croce , si scende lungo il sentiero alla nostra destra. Il percorso è piuttosto ripido ed il fondo sdrucciolevole. Si scende sul fondo di una stretta valletta. Appena partiti passiamo accanto ad una alta parete strapiombante alla nostra destra, che, quasi come una enorme onda pietrificata, sembra volerci travolgere. Con un minimo di attenzione procediamo lungo stretti tornantini. In alcuni punti sarà necessario il ricorso all'aiuto delle mani, ma nulla di difficile. Arrivati sul fondo del vallone, si aggira un costone per trovarsi in una valletta parallela; la percorriamo fino ad arrivare sul suo versante opposto dopo aver attraversato un torrente in una zona ricca di rossi massi erratici. Da qui risaliamo verso San Tomaso per poi scendere all'auto lungo il percorso fatto all'andata.

Note
La zona del Corno Birone è frequentata da un buon numero di mufloni; io non ho avuto la fortuna di imbattermi in questi splendidi animali dalle possenti corna. Lungo il percorso, nella zona del Corno RAT incontrerete le indicazioni per un sentiero che porta a visitare alcuni interessanti siti medioevali. Lungo una parete del Corno RAT si sviluppa una breve ma intensa ferrata.
   

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Panorama dalla cima del Corno RAT

Paretina lungo il sentiero 30° OSA verso il Corno Orientale

   

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Omar sulla croce del Corno Orientale di Canzo

Dal Monte RAI

   

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Omar sul Corno Birone

Il Corno Birone e la costiera fino al Sasso di Malascarpa