Zona montuosa |
Prealpi Comasche - Triangolo lariano
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Località di partenza |
Civate (LC) |
Quota partenza |
290 Mt. |
Quota di arrivo |
1240 Mt. il Monte Cornizzolo
1259 Mt. il Monte Rai
1116 Mt. il Corno Birone |
Dislivello totale |
1150 Mt. circa con i saliscendi
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Sentieri utilizzati |
n. 10, 3, 1, Sentiero Lucio Vassena (LV), Sentiero Luisin, 7 |
Ore di salita |
2
h. per il Monte Cornizzolo
altri 40' per il Monte Rai altri 20' per il Corno Birone
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Ore di discesa |
3 h.
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Data di uscita |
04/11/2023 |
Giudizio sull'escursione |
Discreta |
Sass Balòss presenti |
Omar |
Difficoltà |
E |
Condizioni climatiche e dei sentieri |
Calda
giornata autunnale. Sentieri evidenti e segnalati da numerose paline ad
ogni incrocio e bolli; queste sono zone molto battute e frequentate e
con numerosi sentieri, per cui tali indicazioni si rendono necessarie
per evitare spiacevoli errori di percorso. L'unico tratto non segnalato
è quello della salita al Monte Cornizzolo dalla costa Sud-Ovest, qui usata
come via di accesso alla cima. Brevi ed elementari tratti attrezzati
lungo la discesa dal Birone e lungo il sentiero Luisin
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Eventuali pericoli |
Nessuno.
Attenzione solamente alla presenza di numerose persone che si lanciano
con il parapendio dalla cima del Monte Cornizzolo. |
Presenza di acqua |
In
località Cascina Oro, dopo circa 30' di cammino, ecco una bellissima
fontan, nei pressi di una bella cascina isolata ed una santella.
Successivamente arriveremo alla Fonte Fredda, immersa nel bosco.
Arrivati al bellissimo complesso monastico di San Pietro al Monte, una
fontanella fresca vi aspetta. Poco più avanti, prima di giungere al
rifugio Consiglieri, ecco un'altra fonte d'acqua. Nel caso fosse
aperto, potrete trovare acqua presso il rifugio SEC Consigliere, sotto
la cima del Monte Cornizzolo. |
Punti di appoggio |
Nella
prima parte del percorso, transitiamo nei pressi di numerose case,
cascine e costruzioni varie. Giunti poi al monastero di San Pietro al
Monte, possiamo trovare riparo presso le sue bellissime strutture, come
fossimo viandanti medioevali sperduti in questi boschi di bassa
montagna...abitati da fiere pericolose! Prima di salire al Monte
Cornizzolo, eccoci al rifugio SEC Marisa Consigliere (tel 0341 551383), con veranda sotto la quale potersi riparare anccaso di chiusura della struttura. Scendendo dal Corno
Birone passeremo accanto ad alcune curiose costruzioni di pietra: le
ciasote, piccoli ripari usati dai pasori in epoche passate, adatte
anche come riparo in caso di temporali. Ripasseremo poi nuovamente dal
monastero di San Pietro. |
Materiale necessario oltre al tradizionale |
Nulla. |
Caratteristiche dell'escursione |
Descrizione generale Il
Triangolo Lariano è una porzione di territorio cpmpresa tra i due rami
del Lago di Como. Questo territorio è
principalmente montuoso e collinare. In questo caso ci troviamo, più
precisamente, nella parte Sud Orientale di tale zona. Qui si trovano due
tipologie di monti, sempre
e comunque di limitata altitudine: quelli bonari ed erbosi, dalle dolci
dorsali, come il Monte Cornizzolo ed il Monte Rai, e quelli rocciosi e
dai fianchi precipiti, come il Corno Birone. Altra caratteristica
comune a quasi tutte le vette di questa zona è il bel panorama che si
può ammirare dalle loro sommità, con cime, colline, pianure e laghi a
fare bella mostre
di sè. In questa piacevole camminta andiamo a concatenare queste tre
cime con poco sforzo e limitato dislivello, ma con sicura
soddisfazione. La camminata è adatta a tutti e consente anche di
transitare e visitare un bellissimo complesso monastico quasi disperso
tra radure e boschi, metà di gite domenicali da parte di intere
famiglie.
Descrizione percorso Nelle
vicinanze di Lecco, si trova Civate. Raggiungiamo questo paese e
saliamo a cercare la via Broggi, poco dopo il municipio. Qui seguiamo
la
stradina a fondo chiuso fino al suo termine e lasciamo l'auto nei
pressi di una santella sulla destra. Attenzione perchè i posti auto di
libero utilizzo sono non più di un paio. Saliamo una scaletta che
ci conduce ad un viottoloche porta direttamente in un boschetto sulla
cui destra si vede una staccionata e più in basso un torrente con tanto
di cascatatella. Poco dopo il viottolo entra in una inaspettata gola
rocciosa dalle alte pareti, scure e verticali, che incombono sopra le
nostre teste. Si tratta di un vero e proprio canyon sul cui fondo
scorre un allegro torrente che forma salti e pozze. Il percorso si
svolge su passerelle a sbalzo sulla piccola gola. Usciamo dal piccolo
orrido e ci troviamo su una strada asfaltata con un cartello che
segnala la "Valle dell'Oro", di cui abbiamo percorso una piccola parte.
Andiamo a sinistra, seguendo l'asfalto e proseguiamo lungo tale valle,
sempre con il torrente alla nostra sinistra. Superiamo numerose case
poi una santella sulla sinistra, oltre il torrente. Ben visibile
davanti a noi appare il boscoso e piramidale Monte Cornizzolo. Ad un
bivio, lasciamo la via Mombello verso destra, mentre noi andiamo a
sinistra, seguendo le indicazioni del sentiero n. 10 per San Pietro al
Monte. Ora arriviamo al torrente precedente che attraversiamo
camminando su sassi (in caso di piena, il passaggio potrebbe divenire
problematico). Guadato il corso d'acqua saliamo dolcemente verso un
boschetto di pini. Ecco poi un bel muretto a secco coperto di muschio.
Ad un bivio teniamo la destra. Il muro a secco ci accompagna. Passiamo
sotto ad alcuni castagni ed arriviamo alla località Cascina Oro con
tanto di santella, fontanella e cartina della zona. Andiamo a destra,
seguendo le indicazioni per il Cornizzolo e per il monastero. Poco dopo
ecco altre paline e mappe. Restiamo sul nostro sentiero n.10. Un primo
cartello (di una lunga e piacevole serie) riporta interessanti notizie
sul monastero di San Pietro al Monte. Saliamo un sentiero acciotolato.
Superiamo una "ciasota" (piccolo riparo fatto di massi sovrapposti). Al
bivio successivo prendiamo a sinistra. Il fondo rimane a ciotoli.
Superiamo una fontanella e una seconda ciasota. Sempre restando nel
bosco eccoci al'ingresso del complesso monastico di San Pietro al
Monte, dove una mappa illustrata ci spiega la disposizione dei vari
edifici. Perdiamo qualche minuto girovagando tra questi luoghi storici
e rilassanti, e godiamoci il bel panorama. Usciti dal complesso,
proseguiamo sul sentiero. Passiamo una fontanella e saliamo nel bosco.
Incontriamo ora una palina che ci segnala il rifugio SEC (Società
Escursionisti Civatesi) e la seguiamo
verso sinistra. Poco dopo ci troviamo a camminare accanto ad una
curiosa placca inclinata che fiancheggia il sentiero. Arrivati ad una
piccola radura nel bosco, lungo un breve tratto pianeggiante, ecco che
ci appare in alto il rifugio da raggiungere. Continuamo a camminare
alternando salita e tratti in falsopiano. Anche la croce del Cornizzolo
ora è ben visibile. Arrivati ad una santella con fontana, il sentiero
piega decisamente a sinistra. Ancora pochi munuti di ripida salita ed
eccoci al rifugio SEC. Proseguiamo oltre prendendo la strada asfaltata
che sale dolcemente verso sinistra. Oltrepassata la
verticale sopra cui si trova la croce del Cornizzolo, sempre
restando sulla strada asfaltata, iniziamo una discesa fino ad arrivare
ad una sbarra di metallo. Poco oltre la sbarra abbandoniamo la strada
asfaltata per deviare verso destra lungo una labile traccia non
segnalata che si inerpica lungo il fianco del Cornizzolo. Il sentierino
sale ripido e sassoso con stretti tornantini. Giunti nei pressi della
costa della montagna, la seguiamo verso l'alto, stando attenti al
dirupo alla nostra destra. Ancora un breve sforzo lungo la ripida
salita e tra prato e sassi affioranti, eccoci al cospetto della grando
groce in ferro del Monte Cornizzolo. Il panorama sulla pianura verso
Milano è ampissimo, e così anche sulla Brianza ed i suoi laghetti (in
primo piano quello di Annone). Ben
evidente anche il Monte Barro ed i Corni di Canzo. Scendiamo ora lungo
l'invitante dorsale Nord-Est che ci riconduce senza sforzo al rifugio
Consiglieri e prosegue ben evidente verso il poco distante Monte Rai.
La discesa è agevole e veloce ed in pochi minuti su terreno erboso
eccoci nuovamente al rifugio SEC. Lasciamolo alla nostra destra e
continuiamo dritti verso il Monte Rai. Una palina ci segnala la nostra
prossima meta a circa 30'. Superiamo una cappelleta. IL sentiero è
ampio, quasi una strada sterrata in falsopiano. Giunti ad una sbarra,
la oltrepassiamo, per poi, poco oltre, abbandonare la sterrata e
deviare verso destra lungo una traccia che si inoltra sinuosa lungo la
dorsale che sale al Monte Rai. Ignoriamo una deviazione che ci farebbe
scendere lungo il sentiero per la Val de la Porta. Continuiamo in
salita tra prati ampi e panoramici fino alla piccola croce della
seconda cima di oggi. Una palina ci indica la prossima cima: il Corno
Birone. Scendiamo allora per comoda costa erbosa in direzione Est
seguendo un reticolo in fil di ferro. Il Corno Birone è ben visibile
più in basso, con la sua croce. Ad un certo punto pieghiamo a destra
per prendere una traccia sassosa che scende a tornantini (palina che
segnala il sentiero n. 1). Una ripida discesa sassosa, leggermente
esposta, con un bel panorama verso il Monte Barro ci porta velocemente
ad una selletta dalla quale in breve risaliamo fino alla panoramica
croce di vetta
del Corno Birone.
Discesa Guardando
verso il Monte Barro, scendiamo verso destra, lungo un poco evidente
sentierino che perde rapidamente quota. Si tratta del sentiero n. 1,
qui indicato anche come Lucio Vassella. Una ripida serie di tornantini
sassosi ci conduce sopra ad una zona di estetici pinnacoli con la
sommità piatta. Continuiamo la discesa sul medesimo terreno. Più ci
abbassiamo più la vegetazione aumenta. Arrivati sopra ad un salto
piuttosto ripido, notiamo una catena che ci facilita la discesa di
questa decina di metri rocciosi, ma semplici: si tratta del "Saltino
del Canerda". Subito dopo il tracciato prosegue ripido e stretto, a
tratti scivoloso, per poi perdere pendenza e diventare una bella
traccia che a mezzacosta pasa sotto ad alte pareti umide e scure. Oltre
queste, il sentiero si allarga un poco e diviene più agevole. Ad uuna
palina seguiamo il sentiero per Civate e San Pietro (sentiero L,
Luisin). Alla palina successiva prendiamo per San Pietro, abbandonando
il sentiero n. 1 per Civate. In tal modo potremo ripassare dal
monastero. IL percorso ora si sviluppa in un lungo mezzacosta con
numerosi saliscendi che ci permettono di non annoiarci. Superiamo una
ciasota. Più avanti ecco un breve tratto attrezzato che transita sotto
ad una parete rocciosa scura. Incontriamo poi una palina che ci indica
per San Pietro. Ora il Monte Cornizzolo è nuovamente visibile davanti a
noi e alle sue pendici ben si notano i fitti boschi che scendono fino
alla vlletta dove sorge il monastero di San Pietro al Monte, ancora
piuttosto lontano. La palina dopo ci segnala di prendere il sentiero n.
7. Passiamo accanto ad un'altra ciasota. Sotto di essa, uscendo dal
sentiero possiamo trovare una piccola cascatelal che cade in una pozza.
Sempre camminando nel bosco sul sentiero n. 7 attraversiamo un
valloncello; poi ignoriamo la deviazione per una falesia. Scendiamo ora
sul fondo di una valletta al cui centro scorre un torrente. Qui
possiamo abbandonare momentaneamente il sentiero e seguiamo il torrente
verso monte, alla ricerca di una bellissima cascata verticale che si
tuffa in una ampia pozza ai piedi di un piccolo salto roccioso.
Torniamo poi sui nostri passi e saliamo lungo un comodo sentiero,
protetto da un corrimano di filo metallico, che dall'alto domina una
profonda gola boscosa dove scorre il torrente di cui sopra. Il sentiero
sbuca proprio sul retro del monastero. Da qui, ora non ci resta che
ripercorrere il tracciato dell'andata fino all'auto.
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Note |
Il
Monastero di San Pietro al Monte è bellissimo! Posto in una zona di
pregio, panoramica e rilassante. Da solo, questo luogo, merita la
camminata fatta. Narra la leggenda che Algiso, figlio dell'ultimo re
dei longobardi Desiderio, salì tra questi boschi per cacciare. Inseguì
un cinghiale che si nascose ai piedi dell'altare di un piccolo
oratorio. Algiso nel tentativo di scagliare una freccia ed uccidere
l'animale, divenne improvvisamente cieco. Pregò allora San Pietro che
lo facesse guarire ed in cambio dell'avvenuto miracolo, costruì questa
magnifica chiesa. Sorse così il santuario di San Pietro al Monte. Nel
secolo IX, l'imperatore Lotario mise mano al santuario restaurandolo e
portandovi dei monaci benedettini dal Nord Europa. In seguito gli
edifici vennero arricchiti con affreschi e stucchi fino al XI secolo.
Purtroppo, nel corso dei secoli successivi la struttura venne quasi
abbandonata e solo alla fine dell'800 iniziarono nuovi restauri. Nel
1975, l'associazione amici di San Pietro e don Vincenzo Gatti
proseguirono i lavori di recupero ed ancora oggi accolgono i numerosi
visitatori di questa meravigliosa opera dell'uomo. Lungo il sentiero
che raggiunge il complesso, troveremo molti interessanti pannelli che
ne illustrano i punti salienti e la secolare storia. |
Commenti vari |
Attenzione
a dove parcheggiate a Civate, molti posti, infatti, sono a pagamento.
Per altre foto ed info della zona, potete dare un'occhiata alla
relazione del 10-05-2015. |
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Il piccolo orrido della Valle dell'Oro a Civate
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Il Monastero di San Pietro al Monte |
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Il complesso monastico di San Pietro
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La cima del Monte Cornizzolo |
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Dal Monte Rai vista sul Cornizzolo con la salita in rosso e la discesa in giallo
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Dal Monte Rai verso il Corno Birone |
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La croce del Corno Birone
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In discesa dal Corno Birone sotto dirupate pareti |
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Il monastero di San Pietro visto al ritorno dal Corno Birone
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L'inaspettata cascatella poco lontano dal santuario |
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