Cinque Torri/Torre Grande (Cima Sud) - Via Fessura Dimai

 
Zona Montuosa Dolomiti - Gruppo del Nuvolau
Sottogruppo delle Cinque Torri
Localitą di partenza Rifugio Cinque Torri -
Località Alpe Potor (BL)
Quota Partenza 2137 Mt. Quota di arrivo 2361 Mt.
Dislivello totale

+114 Mt. per l'attacco
+110 Mt. la via (125 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita

20' per l'attacco
2 h. 45' la via

Ore di discesa 40'
Esposizione Est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 20/07/2015 Difficoltà VI+/VI-, A0
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Simone R.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Bella giornata ma il meteo metteva piogge dal primissimo pomeriggio, per questo abbiamo scelto un itinerario breve e senza avvicinamenti come questo. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente. La roccia in via è ottima.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
Nessuna.
Punti di appoggio
Rifugio Cinque Torri (2137 Mt.) e rifugio Scoiattoli (2250 Mt.).
Materiale necessario oltre al tradizionale

Tradizionale da arrampicata. La via è stata riattrezzata con alcuni fix ma sono molto pochi e risulta quindi indispensabile integrare con protezioni veloci (noi abbiamo usato friends n. 0.3, 0.75, 1 e 2 Camalot).

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Le Cinque Torri non hanno bisogno di presentazioni. Sono tra i gruppi dolomitici più conosciuti e fotografati. Tra le varie torri si snodano moltissimi itinerari di varia difficoltà. Sono anche presenti delle falesie.
La "Fessura Dimai" è una delle vie più lunghe ed esposte delle Cinque Torri. Sale sulla parete est della Torre Grande con arrampicata molto estetica e tecnica. Aperta nel 1932 da Angelo e Giuseppe Dimai con C. Degasper è tutt'oggi un
itinerario molto ripetuto con roccia solida e arrampicata atletica prevalentemente in fessura a volte però talmente larga da richiedere tecnica da camino. Soste tutte riattrezzate con fix mentre sui tiri si trovano pochi chiodi ai quali sono stati aggiunti alcuni fittoni e fix.
Attacco, descrizione della via
Da Cortina d'Ampezzo salire la strada statale 48 in direzione del Passo Falzarego. Raggiunto il ponte di Ru Bianco si prende, sulla sinistra, una strada asfaltata (indicazioni) che sale al rifugio Cinque Torri dove si parcheggia. La torre che sovrasta il rifugio è la Torre Grande ed è divisa in due (Cima Nord e Cima Sud) da un enorme camino alla base del quale, sotto enormi blocchi incastrati, si trova l'attacco della via.

1° tiro:

stando a destra del camino si sale per roccette e poi un bel diedrino fessurato fino al comodo ripiano di sosta (1 fix+maglia rapida).
25 Mt., IV, 2 chiodi.

2° tiro:
attraversare a sinistra abbassandosi nel canale detritico, sovrastato dall'enorme camino, e risalendo appena oltre fino a raggiungere la comoda cengia dove si trova la sosta (1 fittone+1 spit+catena+maglia rapida). 15 Mt., III+.

3° tiro:
salire la lama sovrastante fino a quando permette si traversare un po' a sinistra, poi alzarsi seguendo la fessura fino a quando si allarga a camino. Si sosta (1 fittone+1 spit+cordino+maglia rapida) alla sua base.
20 Mt., V-, IV, V-, 2 chiodi, 2 fix, 1 friend incastrato, 1 masso incastrato con cordone, 1 clessidra con "spago" (serve kevlar aperto).

4° tiro:
alzarsi nel camino che in alto è chiuso da uno strapiombino. Superarlo in massima esposizione uscendo dal camino verso sinistra per rientrarvi appensa sopra e proseguire fino alla sosta (2 fittoni+1 spit con maglia rapida).
20 Mt., IV+, VI-, IV, 1 chiodo, 2 fittoni, 2 clessidre con cordino.

5° tiro:
passo iniziale molto difficile (gradato VI sulle guide, da noi alzato a VI+ ma forse ancora stretto). Possibilità di azzerare ma con uscita di decisione. Si continua seguendo la fessura che ora si restringe nuovamente con alcuni passi in leggero strapiombo ma con buone prese. Giunti su una cengetta si supera la bella paretina e poi per facile canalino fino una larga cengia alla base dell'ultimo salto dove si sosta (1 fittone+1 spit+cordone). 25 Mt., VI+ oppure A0, V+, V, 3 chiodi, 1 fittone.

6° tiro:
non salire il soprastante diedro giallo ma traversare a sinistra circa 3-4 metri fino un'altra sosta. Rimontare la bella paretina con passo iniziale in leggero strapiombo e, passando a sinistra di un tettino, continuare seguendo una bella fessura atletica. Per rocce più facili raggiungere la sommità della parete dove si attrezza una sosta (spuntoni).
20 Mt., V, V+, II, 4 fix, 1 sosta intermedia (2 fix+catena+anello di calata).
Discesa
La discesa avviene mediante la macchinosa via Normale. Portarsi sul bordo del pianoro sommitale verso sud e abbassarsi qualche metro fino a raggiungere un canale che scende verso destra (viso a valle). Dove finisce ci si abbassa 3 metri sfruttando una fessura (III molto esposto) raggiungendo così una cengetta. Traversare 7-8 metri verso sinistra (viso a monte) sino a raggiungere un ancoraggio di calata. Con una doppia di 10 Mt. raggiungere una cengetta che si segue verso sinistra (viso a monte). Scendere arrampicando su difficoltà di II, III sino ad un cavo metallico che traversa a destra (viso a valle). Ignorarlo e scendere, superando dei grossi blocchi incastrati, alla terrazza poco pił a sinistra. Da qui salire leggermente ad una selletta (ometti) dalla quale si scende verso destra (passi di I e II) sino a raggiungere un ancoraggio. Con una calata da 25 Mt., si arriva alla base della parete sul versante nord-ovest. Si segue brevemente la traccia verso sinistra (viso a valle) che costeggia la parete passando accanto all'attacco e successivamente al parcheggio.

Note

Ottima via da sfruttare a fine stagione o in giornate con poco tempo per l'assenza d'avvicinamento e discesa abbastanza breve.

Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti nord-orientali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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La prima lungehzza passa accanto a grossi blocchi incastrati

Luca all'inizio della lama del terzo tiro

   

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Simone sulla terza lunghezza

   

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Superamento dello strapiombino a metà della fessura/camino del quarto tiro

   

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Passando accanto al tettino nell'ultima lunghezza

La parete est della Torre Grande con i tracciati delle vie:
Diretta Dimai
e Fessura Dimai