Descrizione generale
L'itinerario è stato aperto da Ivano Zanetti, Tiziano Capitoli e Franco Banal il 5 settembre 1982 con solo l'uso di protezioni veloci e qualche chiodo. Arrampicata varia in placca, fessura/camino e brevi passi strapiombanti sulla parete nord-ovest di quello che è uno dei più caratteristici torrioni della Grignetta.
Attacco, descrizione della via
Dal parcheggio dei Piani Resinelli proseguire fino ad incontrare sulla destra una piccola chiesetta. Qui svoltare a destra e subito dopo a sinistra. La strada prosegue in piano per qualche centinaio di metri dopodiché inizia a perdere quota fino a raggiungere l'ex
rifugio Alippi. Qui vi è anche un piccolo campeggio in corrispondenza del quale, sulla destra, c'è una stretta strada sterrata (via alle Foppe). Questa strada attraversa il bosco e conduce ad un piccolo gruppo di case di villeggiatura. Qui è possibile parcheggiare (pochi posti). In prossimità delle case parte il sentiero n. 9 che conduce al rifugio Rosalba. Percorrere il sentiero seguendo sempre le indicazioni "Sentiero delle Foppe". Ad un certo punto si incontrerà un'indicazione CAI in metallo fissata ad un grosso masso che indica verso sinistra il Torrione Ratti. Proseguire sul sentiero principale (a destra) sino a giungere circa alla stessa quota della base del Torrione del Cinquantenario. Traversare verso destra su piccola traccia fino a raggiungere il Sentiero dei Morti. Attraversare il canale raggiungendo la base dell'aggettante parete sud-ovest del Cinquantenario (poco più a destra attacca la via Gandin e Il fantasma della libertà). Salire a sinistra nel canale sino a raggiungere un pilastrino appoggiato alla parete che, dopo i primi metri, porta ad un salto verticale con una fessura sulla destra (visibili 2 fittoni). Si è sotto la verticale della cima del Cinquantenario, appena a destra di un tetto posto a circa 30 Mt. d'altezza. Fare attenzione a non raggiungere l'attacco della via Normale poco posto più in alto nel canale, accanto ad una targa in marmo.
1° tiro:
per facili rocce sino alla pancia con fessura sulla destra. Dopo averla superata alzarsi ancora pochi metri e spostarsi a destra dove si sosta (2 fittoni) accanto ad una targa metallica che ricorda l'apertura della via U.N.I.C.E.F. 20 Mt., III+, V, III, 2 fittoni.
2° tiro:
traversare verso destra e, appena oltre lo spigolo arrotondato, salire dritti e poi leggermente a sinistra fino alla sosta (2 fittoni).
35 Mt., IV+, VI, VI+, 3 fittoni, 1 chiodo.
3° tiro:
portarsi alla base delle fessura/camino che sale obliqua verso sinistra. Dopo i primi metri molto impegnativi si prosegue più facilmente fino al suo termine. Non superare il primo muretto strapiombante (fittone) ma andare ancora più a sinistra (altro fittone). Si supera la nicchia con passo strapiombante e si sosta poco sopra (2 fittoni). 35 Mt., V, VI+, V, VII- oppure A0, IV, 2 fittoni, 2 spit.
4° tiro:
rimontare la placca a buchi fino alla cima del torrione dove si sosta (anello cementato oppure 2 fittoni+catena+anello calata).
Attenzione perchè c'è un lungo tratto improteggibile prima del chiodo. Difficoltà non estrema ma decisamente pericoloso in caso di caduta.
20 Mt., IV, V+, VII+ oppure A0 (con passo su friend n. 0 camalot), IV+, 3 fittoni, 1 chiodo.
Discesa
In corda doppia fino alla base della parete, tornando esattamente all'attacco:
1a. calata: 20 Mt. fino all'intaglio con la Torre Cecilia, poi spostarsi in direzione della Torre Cecilia stando però sul versante verso il rifugio Rosalba fino ad individuare il successivo ancoraggio (eventualmente procedere legati II);
2a. calata: 20 Mt. fino ad una cengetta;
3a. calata: 40 Mt. fino a terra.
Avendo 2 corde da 60 Mt. è possibile, dopo la prima calata, spostarsi per circa 5 metri dalla parte opposta rispetto alla Torre Cecilia stando sempre sul versante verso il rifugio Rosalba raggiungendo alla terza sosta della via.
Da qui con una calata di 58 Mt. si arriva direttamente a terra.
Rientrare al parcheggio seguendo a ritroso il percorso effettuato durante l'avvicinamento. |