Monte Brealone
Traversata invernale in cresta da Passo Bruffione a Passo Brealone

 
Zona montuosa Adamello/Presanella Località di partenza Località Gaver - Bagolino (BS)
Quota partenza 1475 Mt. Quota di arrivo 2265 Mt.
Dislivello totale 960 Mt. circa Sentieri utilizzati n. 401-425, 414, 258, 413
Ore di salita 3 h. 40'
Ore di discesa 2 h. 15'
Data di uscita 18/03/2023 Giudizio sull'escursione Bella
Sass Balòss presenti Gölem, Omar Difficoltà EE, brevi tratti F
Condizioni climatiche e dei sentieri

Giornata limpida e con leggera brezza, ottima visibilità. Sentieri più che evidenti fino al Passo di Bruffione, poi traccia da cercare sulla neve lungo la cresta fino al Passo di Brealone. Da qui in poi la discesa torna a percorrere dei sentieri segnati, senza particolari difficoltà. Neve in condizioni perfette per tutto lo sviluppo della cresta: dura e compatta, ventata quanto basta ma senza la presenza di placche di ghiaccio insidiose.

Eventuali pericoli
Prestare solo la dovuta attenzione alla cresta dal passo di Bruffione al Passo di Brealone, la quale è generalmente ampia e quasi mai esposta, ma in base alle condizioni della neve e del ghiaccio potrebbe risultare insidiosa.
Presenza di acqua
È possibile rifornirsi di acqua alla partenza, alla piana del Gaver.
Punti di appoggio
Il bellissimo Bivacco di Bruffione, adagiato in posizione panoramica al Passo omonimo, a cavallo tra Lombardia e Trentino. Inoltre anche le varie malghe che si incontrano durante la salita all'occorrenza possono offrire un minimo di riparo dalle interperie.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Necessari i ramponi per percorrere questo itinerario nel periodo invernale, e almeno dei bastoncini da trekking. Sicuramente consigliabile una piccozza.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Piacevolissimo e facile itinerario invernale lungo una divertente dorsale montuosa che segue il confine orientale della Lombardia, che a tratti assume le sembianze di una cresta altalenante tra dossi e rilievi che con la neve offrono un magnifico ambiente alpino. Si sale da un'evidente e riposante mulattiera militare, e si ritorna scendendo in una magnifica conca alpina dove spiccano i due pittoreschi laghetti di Bruffione, in un ambiente molto idilliaco.
Descrizione percorso
Raggiungere in auto la piana del Gaver – bellissima località di soggiorno montano dell'alta Valsabbia – discendendo dal Passo Crocedomini (se si proviene dalla Valle Camonica), oppure provenendo dal Lago d'Idro e Bagolino (se si viene da Brescia e dalla Val Sabbia). Si parcheggia nei pressi del bar Bruffione, dove, a brevissima distanza, una brevissima strada sterrata scende al sottostante torrente Caffaro. Lo si attraversa con il ponte e si comincia a seguire la strada forestale (sentiero 401-425) che proseguire a destra lungo l'evidente sterrata che attraversando un bel bosco di grandi conifere porta dolcemente fino alla Piana del Bruffione, la quale dopo una piccola strettoia del terreno circostante improvvisamente si apre davanti a noi, dove il torrente rallenta e alimenta una piccola torbiera, proprio sotto la vicinissima Malga Bruffione di Sotto (1750 Mt., 50' di cammino dalla partenza). Se si osserva, c'è un piccolo sentierino che si stacca a destra e che attraversa la piana paludosa salendo verso i laghetti di Bruffione: questa sarà la nostra via di ritorno. Ma noi proseguiamo diritto lungo la evidente e larga mulattiera (sentiero 414, in questo tratto denominato "Alta Via del Caffaro”) costeggiando la malga, e addentrandoci più in profondità nella Valle di Bruffione. Grazie alle pendenze contenute della vecchia strada militare, il cammino è comodo e piacevole, costeggiando lo spumeggiante torrente ci portiamo velocemente alla malga Bruffione di Mezzo (1820 Mt., 1 h. 10' dalla partenza); poco prima della malga, se vogliamo, un sentierino porta a quello che resta di un vecchio cimitero militare sul pendio al di sopra. Dalla malga proseguiamo ancora lungo la vecchia strada militare, e dopo un piccolo ponticello e un paio di tornanti arriviamo al Casinello di Bruffione (1885 Mt.), che è composto da due edifici adibiti all'alpeggio. Preguiamo ancora oltre: la strada sale piacevolmente mentre i panorami si fanno più ampi sulla vallata e sulle cime circostanti, e una decina di tornanti ci portano alla quota del passo di Bruffione (2143 Mt., 2 h. 10' dalla partenza), dove sorge il grazioso Bivacco Bruffione, che offre riparo con un locale cucina e dei letti, sebbene manchino i materassi. Il percorso fino al passo è indicato anche per le mountain bike.
Dal Passo Bruffione, inizieremo a percorrere la cresta verso sud che ci porterà verso il Monte Brealone; c'è un sentiero che riporta il numero 258 (prosecuzione verso sud dell'"Alta Via del Caffaro”), ma questo rimane più basso sul versante Ovest della dorsale che andremo a fare. Noi invece attacchiamo direttamente il filo dell'ampia cresta di fronte al bivacco, trovandoci a scalare subito due dossi rocciosi alti una cinquantina di metri, sui quali sono scavate delle piccole trincee, poi la dorsale si fa più agevole e continua, e senza grossi problemi ci troviamo sulla cima della sommità che prende il nome Monte Pietra di Rasoio (2242 Mt., 3 h. dalla partenza), che offre già un bellissimo panorama sulle Prealpi Bresciane e sui monti trentini della zona delle Giudicarie. Proseguiamo la nostra cavalcata verso sud lungo la facile cresta, che a tratti si assottilia, fino a trovare davanti a noi un salto roccioso piuttosto difficile da discendere, e difficilmente aggirabile sulla sinistra a causa dell'estrema ripidezza del pendio erboso. Torniamo dunque indietro sui nostri passi fino a trovare una via alternativa che attraversa restando più bassa sul versante trentino: anche questa passa per un pendio molto ripido e magari un po' insidioso, ma per lo meno è percorribile, con un po' di attenzione; i ramponi usati per la neve della cresta ci offrono presa anche in questo traverso “erboso”, e ben presto ci troviamo al di là del salto roccioso oltre il quale non eravamo riusciti a proseguire. Continuiamo quindi verso sud lungo la dorsale nevosa, evitando di camminare sulle eventuali cornici che si formano verso il versante trentino, e giungiamo al di sotto dello scivolo ripido che ci porterà sulla cima del Monte Brealone. Attacchiamo quandi questo muretto di neve compatta e battuta dal vento, che nonostante l'apparenza non presenta in realtà pendenze significative, e con un ultimo sforzo siamo sull'ampia cima del Monte Brealone (2265 Mt.), indicata da un ometto di sassi, dove attorniati da un bellissimo panorama invernale ci concediamo una birra fresca gentilmente offerta da Omar la Spugna.
Discesa
Per compiere la discesa dal Monte Brealone occorre semplicemente proseguire ancora lungo la cresta verso sud, calando rapidamente lungo la sempre facile dorsale nevosa, fino ad arrivare all'ampio Passo di Brealone (2109 Mt.), dove una palina ci indica il sentiero di discesa verso destra (sentiero 413) che ci porterà ai Laghi di Bruffione. Imbocchiamo dunque questo sentiero calandoci dunque in un valloncello che ci fa perdere rapidamente quota. Ben presto occorre prestare attenzione – in presenza di neve – a notare sulla destra la traccia (bollo rosso poco visibile su una roccia) che abbandona il fondo del valloncello e risale un piccolissimo risalto erboso e transita subito dopo nei pressi dei muri di un vecchio rudere, per poi iniziare una costante discesa (ora procediamo verso nord) che ci porta a compiere un ampio quarto di giro in senso antiorario nella vallata, mentre discendiamo il pascolo tra larici e roccette affioranti, andando ad attraversare il ruscello e infine puntando direttamente al fondo della conca dove sorgono i bellissimi Laghi di Bruffione, collegati da un limpido ruscello. Costeggiando la sponda settentrionale del secondo lago (il più piccolo) attraversiamo il torrentello emissario con un ponte, e transitiamo dalla Malga dei Laghi di Bruffione. Da qui il sentiero scende più ripido tra boschetti luminosi di larici, sbucando ben presto alla Piana del Bruffione, dove ci ricongiungiamo al percorso già fatto in salita.

Note
Eravamo già stati ai Laghetti di Bruffione nel lontano anno 2000.
Il 04/07/2015, invece, eravamo saliti sul Monte Bruffione, assieme a Matteo e Gianbattista. La lunghezza totale del nostro percorso è stata di circa 16 Km. La nostra velocità media - comprese le soste - 2,6 km/h.
 
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Il torrente nella bellissima Valle del Bruffione

Arrivando al Bivacco Bruffione, situato al passo omonimo
   

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Iniziamo a percorrere la cresta verso Sud…

Proseguendo lungo i dossi innevati…
ma poco più avanti un salto roccioso ci sbarrerà la strada
   

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La bella cresta

Guly guarda il salto roccioso che abbiamo dovuto aggirare, traversando sull'erba sul versante trentino
   

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La dorsale verso sud, si prosegue…

Omar sotto l'ultimo tratto della cresta
   

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Uno sguardo sulla cresta percorsa,
nel cerchio rosso il Passo Bruffione

Omar affronta la rampa ripida sotto la cima del Monte Brealone
   

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Sulla cima del Monte Brealone

La conca che ospita i laghi di Bruffione,
qui ancora nascosti sotto la neve
   

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