Zona montuosa |
Mesolcina/Spluga |
Località di partenza |
Loc. Starleggia - Campodolcino (SO) |
Quota partenza |
1650 Mt. |
Quota di arrivo |
2584 Mt. |
Dislivello totale |
1000 Mt. compresi i saliscendi |
Sentieri utilizzati |
Non numerati |
Ore di salita |
2 h. 45' |
Ore di discesa |
1 h. 30' |
Data di uscita |
06/07/2019 |
Giudizio sull'escursione |
Discreta |
Sass Balòss presenti |
Gölem, Omar |
Difficoltà |
E |
Condizioni climatiche e dei sentieri |
Bellissima giornata, luminosa e calda. Tracciato interamente segnalato e tutto sommato discretamente indicato. |
Eventuali pericoli |
Nessuno. |
Presenza di acqua |
Acqua di fusione nei pressi del bivacco. |
Punti di appoggio |
A
parte qualche baita raggiungibile con una deviazione nella prima
mezz'oretta di cammino, poi l'unico punto di riparo è rappresentato del
bel bivacco del Servizio, munito del minimo indispensabile per
trascorrere una notte al sicuro. |
Materiale necessario oltre al tradizionale |
Nulla. |
Caratteristiche dell'escursione |
Descrizione generale
Bella camminata priva di difficoltà e con un dislivello contenuto che,
comunque, riesce a condurci in una zona molto selvaggia della già di
per sè poco frequentata Valle dello Spluga. A dispetto della quota non
elevata, l'ambiente attorno al bivacco è decisamente di alta montagna,
con cime dall'aspetto severo e roccioso. La parte bassa dell'itinerario
si svolge invece in un rilassante e bucolico paesaggio alpestre che
invita alla passeggiata lenta e contemplativa.
Descrizione percorso
Lungo la strada che sale verso il Passo Spluga, superato l'abitato di
Campodolcino, una strada verso sinistra con le dovute indicazioni, ci
conduce alla frazione Starleggia a dopo 7 chilometri di tornanti e
begli scorci sulla valle sottostante e sulle cime della zona. Qui
arrivati, la strada asfaltata termina presso alcune casette ed un
piccolo parcheggio sulla destra. In auto possiamo proseguire ancora per
qualche minuto sulla strada sterrata che prosegue dritta davanti a noi.
Giunti nei pressi di una sbarra, lasciamo l'auto in un ampio spiazzo ed
iniziamo a camminare oltre la sbarra. Una palina ci indica il Bivacco
del Servizio lungo il tracciato segnalato ma non numerato. La strada
sterrata prosegue ripida ed ampia. Supera alcune pareti rocciose
rinforzate da strutture in cemento e prosegue ripida e monotona.
Bellissima la vista sul Pizzo Stella alla nostra sinistra. Ad un certo
punto i bolli rossi e bianchi abbandonano la strada per tagliare
attraverso un bel bosco misto. Sbuchiamo più in alto sempre sulla
stessa strada e pochi minuti dopo la abbandoniamo definitivamente nei
pressi di alcune belle baitelle ristrutturate. Proseguendo lungo la
sterrata si andrebbe verso il l'alpe Morone e poi piegando a destra,
verso San Sisto. Saliamo ripidi nel bosco fino a sbucare presso una
radura che ci regala un colpo d'occhio emozionante sul Pizzo Quadro e
sulla vallata ai suoi piedi, tra pascoli, boschi e cime rocciose. Nel
prato successivo una palina ci indica di andare verso destra. In breve
rientriamo nel bosco che ora sale ripido e con numerosi tornanti, senza
lasciarci respirare. Usciti definitivamente dal bosco, eccoci in una
zona mista di pascoli e larici i quali si stanno lentamente riprendendo
il posto che gli spetta a queste altezze. Qui occorre aguzzare un poco
la vista per seguire i pochi bolli dipinti su alcuni sassi nell'erba.
Terminati gli ultimi larici, sono ora i rododendri a dominare la zona.
Saliamo su una sommità tondeggiante ed ecco che improvvisa si apre
davanti a noi una vallata immensa, chiusa da alcuni costoni rocciosi e
dominata dalla inconfondibile sagoma del Pizzo Quadro, con alla sua
sinistra il Motto Alto ed ancora più a sinistra, su un netto costone, è
già possibile vedere il Bivacco del Servizio. È passata circa 1 oretta
dalla partenza e il bivacco è ancora ben lontano. Camminiamo ora sulla
destra di questa bella vallata, quasi a ridosso della dorsale erbosa
(denominata Fil Marsc) che la chiude da questo lato e che termina,
verso valle, con un bel dosso panoramico chiamato Cresta del Piano
(2054 metri di quota). Anche qui i bolli sono un poco sbiaditi e
confusi, ma la direzione appare ovvia. Senza scendere mai nel centro
del vallone, inoltriamoci restando alti sulla destra fino ad arrivare
sulla dorsale erbosa quando ormai siamo al suo termine. Bellissima la
vista sulla sottostante valle della Sancia, dove un placido torrente
serpeggia tra prati e pascoli (vedi escursione al Bivacco Cà Bianca del
12/07/2014).
Da qui i bolli divengono più evidenti e li seguiamo camminando nelle
vicinanze della dorsale che alterna tratti erbosi a qualche roccia e a
grossi massi spigolosi. Arrivati ad una evidente sella preceduta da una
piccola discesa, ci troviamo a 2423 metri di quota. Qui una palina ci
segnala il bivacco. Proseguiamo lungo l'evidente percorso, ora più
pietroso. Un lungo traverso tra sfasciumi, balze erbose e pietrose, ci
conduce circa 30' al cospetto dell'accogliente bivacco del Servizio,
posto pochi metri sotto l'omonimo passo. Salendo anche al vicinissimo
passo, possiamo ammirare la sottostante zona del Lago di Truzzo e la
piramidale vetta del Pizzo Quadro verso destra. Dal bivacco è inoltre
possibile godere della vista sulla valle di Spluga con tutte le sue
principali e bellissime cime: dal Gruppo del Suretta, allo Spadolazzo,
il Timun, il Groppera e l'inconfondibile Pizzo Stella.
Discesa
Ripercorriamo a ritroso l'itinerario di salita. È possibile allungare
la discesa: una volta arrivati sull'ampia strada sterrata, andare verso
la località San Sisto dove si trova una bella chiesetta isolata che
merita sicuramente una visita. Da qui è poi facile tornare a Starleggia
lungo un evidente e ben indicato sentiero. |
Note |
Dal
Bivacco del Servizio, circa 1 ora e mezza, è possibile salire la cima
del Pizzo Quadro, tra sfasciumi, terreno instabile e facili passaggi di
I-II grado piuttosto esposti, oppure la più abbordabile cime del Pizzo
Truzzo ben visibile verso sinistra del passo, lungo una evidente
crestona pietrosa. Spiccata confusione sulla quota del bivacco: in
alcune carte è indicata 2570 metri, in altre 2591 ,metri, presso il
bivacco una palina segnala che siamo a 2584 metri; si accettano altre
misure... |
Commenti vari |
La
montagna è spesso scuola di vita: non sempre i nostri traguardi possono
essere raggiunti, occorre riconoscere i propri limiti, anche se questi
sono solo momentanei o legati a situazioni particolari, non dovuti alle
nostre capacità. A volte è difficile rinunciare, ma è anche difficile e
sbagliato non avere l'umiltà di tornare indietro. Tutto questo è ancora
più complicato se non si è da soli e le decisioni non dipendono solo da
te stesso. A volte si corre, a volte si cammina lentamente, a volte si
arriva, a volte no. Insieme.
…[Traducendo in maniera un po' cruda le elucubrazioni di Omar: Guly è
in uno stato di forma pietoso a causa del suo stile di vita dissoluto,
ed è scoppiato dopo neanche mezzora, ai primi pezzi ripidi del sentiero.
Ha arrancato come un moribondo fino a bivacco con non poca sofferenza,
autopunendosi con una pubblica ammenda annotata sul libro del rifugio.
“Che questo basti a monito perenne, oh voi che camminate…”] |
SCARICA IL FILE PER IL GPS (solo la salita) |
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La bella vallata dell'Alpe Morone (con sputtanamento) |
La vallata più alta che porta al bivacco,
con il Pizzo Quadro a destra |
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Fenomeno delle acque rosse in una pozza
con il Pizzo Stella a destra |
La parte finale della salita al bivacco del Servizio |
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Il Bivacco del Servizio visto dal passo omonimo
con il Pizzo Stella |
Il magico duo al bivacco (con sputtanamento) |
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Dal bivacco la vista verso la Valle Spluga |
Dal Passo del Servizio verso il Lago Truzzo |
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Dal passo l'imponente Pizzo Quadro |
Un assorto Guglielmo |
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