La giornata è stata ottima. Nel cielo non è mai comparsa neppure una nuvola e questo ci ha permesso di arrampicare a mezze maniche per tutta la giornata. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente, in ottimo stato e segnalato. La roccia è generalmente buona.

Descrizione generale
La Pietra di Bismantova è sicuramente la struttura rocciosa più importante di tutta l'Emilia Romagna ed è frequentata, durante tutto l'anno, da numerosi alpinisti e arrampicatori sportivi.
Questa via è stata aperta dai modenesi W. Beggi, A. Casolari e R. Montanari il 12 aprile del 1975 ma venne ripetuta solo raramente. Nel 2000 Bernazzali sostituì, nella prima lunghezza, alcuni chiodi a pressione decisamente precari. Attualmente, a parte la prima lunghezza sulla quale sono stati posizionati solo alcuni fix per rendere più sicura la progressione artificiale, tutto il resto dell'itinerario è stato riattrezzato con fix da 10 mm. Anche il quarto tiro, che era in artificiale su una placca strapiombante ma con ottimi appigli, è stato chiodato per la libera.
Attacco, descrizione della via
Da Castelnovo Ne' Monti seguire le indicazioni per la Pietra di Bismantova e parcheggiare nel piazzale Dante (fine della strada).
Salire la scalinata che conduce all'Eremo e piegare a sinistra oltrepassando il rifugio Della Pietra raggiungendo il sentiero n. 697. Dopo aver superato il primo settore che s'incontra (settore "Sud") in corrispondenza di un bivio si abbandona il sentiero principale seguendo la traccia che sale verso destra fino al cospetto della parete. La via dei Modenesi attacca sul lato destro, appena a sinistra di un diedro fessurato formato da un pilastro appoggiato (attacco via Il Muro dei grilli), in corrispondenza di una linea di chiodi a pressione che sale la parete giallastra. In corrispondenza dell'attacco c'è una scritta rossa su sfondo bianco "Ae1". Pochi metri più a sinistra c'è l'attacco del Camino del Diavolo ed ancora un poco più a sinistra quello del Diedro UISP.

1° tiro:
salire la placchetta iniziale in leggero strapiombo sino ad uscire su di un terrazzino, indi proseguire ancora in artificiale sino a raggiungere una sosta (spit+catena e 2 fix da collegare). Ignorarla e proseguire ancora per circa 3 metri sino ad una ben più comoda sosta (2 fix +catena con anello di calata). 30 Mt., A1, 20/22 chiodi a pressione, 2/3 fix.

2° tiro:
proseguire in verticale e piegare a destra lungo un diedro rampa sino alla sosta (2 fix). 10 Mt., A1, V roccia delicata.

3° tiro:
salire il diedro inclinato verso destra; poco prima di un bombé uscirne a destra e sostare su di un comodo terrazzino (2 fix+catena).
20 Mt., IV+, V, 3 spit, 1 chiodo.

4° tiro:
superare la placca strapiombante. Dopo circa 5 metri spostarsi leggermente a sinistra prendendo una fessura che conduce sulla sommità della Pietra dove si sosta (1 spt+2 tasselli senza piastrine). 20 Mt., VI+ oppure A0, V+, 5 spit, 5 chiodi a pressione.
Discesa
Dalla sommità è possibile scendere seguendo il comodo sentiero (n. 697bis e 697) che passa sul versante sud-ovest della Pietra, oppure effettuando delle calate in corda doppia lungo una delle numerose vie presenti.

Data la bassa quota e l'esposizione è preferibile evitare di arrampicare su questa struttura nei mesi più caldi. Questa via resta comunque in ombra fino a tarda mattina.

Luca durante l'approccio con l'artificiale

Anche Matteo "aggancia le prime staffe" sui chiodi a pressione

Sempre sul primo tiro in artificiale

Luca sul diedro della terza lunghezza (foto del 17/09/11)

La placca strapiombante del quarto tiro (foto del 17/09/11)

Il versante est della Pietra di Bismantova

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