Pizzo Badile Brembano e Monte Secco

Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Località Piazzo - Piazzatorre (BG)
Quota partenza 1100 Mt. circa Quota di arrivo 2293 Mt.
Dislivello totale 1200 Mt. circa con i saliscendi Data di uscita 19/12/2015
Ore di salita 3 h. 30' Ore di discesa 2 h.
Sentieri utilizzati n. 117, 118, 119, 121 Giudizio sull'escursione Discreta
Sass Balòss presenti Omar Difficoltà EE, passaggi di I non esposti
Condizioni climatiche e dei sentieri

Giornata completamente soleggiata e stranamente mite per il periodo. Sentieri ben evidenti e segnalati lungo tutto il percorso, tranne nel tratto di salita lungo la cresta est del Badile dove il percorso è un poco incerto e durante la salita al Secco dove improvvisamente spariscono bolli e segnali.

Eventuali pericoli
In caso di nebbia, la parte finale della salita al Secco potrebbe creare problemi di orientamento, infatti la cresta è molto ramificata ed è facile sbagliare la via giusta, specialmente durante la discesa.
Presenza di acqua
Dopo pochi metri dalla partenza, lungo il sentiero 121, proprio al termine dell'asfalto vi imbatterete in una fontana all'inizio del bosco.
Punti di appoggio
Durante la salita incontrerete la Casera di Forcola Vaga a 1486 Mt. di dislivello dopo 1 ora dalla partenza. Venti minuti dopo arriverete al rifugio Gremei, posto alla partenza degli impianti di risalita per le piste da sci della zona. Dopo l'incrocio col sentiero 119 supererete alcune baite e casere, fino al Forcolino di Torcola Vaga. La Baita del Monte Secco al cui interno si trovano quattro letti, un bel camino con legna, una stufa, tavolo e panche, la incontrerete durante la discesa dal Secco a circa 30' dalla vetta.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nulla.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Interessante anello che consente di salire due cime della zona di Piazzatorre, la prima, il Pizzo Badile, lungo una pochissimo frequentata cresta che oppone qualche difficoltà nella prima e nell'ultima parte, ma nulla di particolare; la seconda, il Monte Secco, più elevata e complessa, con qualche tratto di facilissima arrampicata su un bel terreno calcareo. A parte le due cime, il percorso, consente di attraversare belle abetaie, una piacevole dorsale erbosa e di godere di ampissimi panorami.
Descrizione percorso
Arrivati a Piazzatorre, nel ramo della Val Brembana che porta verso il Passo di San Marco, poco dopo l'ufficio turistico, in corrispondenza di un tornante verso destra, si prosegue dritti verso il palazzetto del ghiaccio. Ad un incrocio nei pressi di un parco, si sale verso destra. Giunti in via Monte Secco (località Piazzo) si prosegue fino a trovare alla nostra sinistra una serie di caseggiati ed una evidente palina in ferro che riporta, tra le altre, le indicazioni per il sentiero 121. Seguiamo a piedi la strada asfaltata per un paio di centinaia di metri. Dopo gli ultimi edifici (c'è anche un bar), si prende l'evidente strada cementata che sale ripida e dritta in una bella abetaia (fontana sulla sinistra). La salita è monotona e ripida, con alcuni tornanti che addolciscono la pendenza, ma non riducono la noia. Al termine del cemento, la pendenza diminuisce improvvisamente e ci troviamo a camminare in piano in un bel ambiente rilassante fatto da abeti e altre conifere, sempre su ampia strada sterrata. Usciti dal bosco, in breve arriviamo alla Casera di Torcola Vaga e dopo 20' al rifugio Gremei. Durante quest'ultimo tratto, i panorami si aprono sul Monte Secco e sul più vicino Pizzo Badile. Arrivati al rifugio, seguiamo il tracciato delle piste da sci che con discreta pendenza ci portano fino alla dorsale delle Torcole. Da qui, pieghiamo a sinistra e, sempre per piste da sci, arriviamo alla stazione di arrivo della seggiovia. Rimaniamo lungo la dorsale erbosa che divide la vallata di Piazzatorre da quella di Valleve. Superiamo un paio di baite con alcuni saliscendi. Oltrepassato un abbeveratoio ed una baita, ci portiamo a quella successiva sul cui muro è dipinto un bollo del sentiero 119. Passando dietro alla baita, con sentiero poco evidente si procede la salita per prati fino al Forcolino di Torcola Vaga, dove si trova un capanno. Il sentiero ora scende lungo il versante opposto a quello di salita, ma noi lo abbandoniamo per andare a sinistra rimanendo sul filo della dorsale. Superiamo il capanno e su labile traccia continuiamo la salita tra mughi e cespugli. Il percorso è poco agevole, ripido e non segnalato. Dopo la parte più ripida ed un poco esposta, affrontiamo un breve traverso al termine del quale ci troviamo in una micro valletta sassosa parallela alla dorsale. Qui si trovano numerosissimi ometti di pietra dalla forme più originali. Usciti dalla valletta, si prosegue verso sinistra costeggiando la cresta che rimane alla nostra destra. Più in alto il percorso (molto poco segnato) esce sulla crestina vera e propria del Pizzo Badile. La seguiamo verso sinistra e con qualche facile passaggio su roccette sbuchiamo sulla cimetta erbosa e panoramicissima del Badile Brembano. Scendiamo ora lungo la cresta opposta, rimanendone alla sua destra. Facciamo un minimo di attenzione durante i primissimi metri poiché sono molto prossimi alla parete verticale sottostante. La discesa è ripida e scivolosa, ma priva di pericoli. In breve arriviamo al Passo di Monte Colle, una bella sella erbosa tra il Badile ed il Secco. Da qui, si sale per un facile ed ampio costone erboso lungo una labile ma chiara traccia. Dopo i primi dossi, la pendenza aumenta. Il cammino si svolge lungo il versante erboso che guarda verso Branzi (è possibile anche vedere la cascata omonima), mentre dal lato opposto il fianco della montagna cade ripido e dirupato. Dopo circa 20' tra erba, la traccia affronta un primo saltino roccioso (aggirandolo verso sinistra è possibile risalirlo con un passaggio più semplice) nel quale serve l'uso della mani. Da qui in poi è un susseguirsi di saliscendi, tratti erbosi, brevi passaggi su roccette e stretti sentierini in mezzacosta. Ad un certo punto la cresta si spiana, diviene quasi pianeggiante, alla nostra sinistra ben visibile si trova un ripetitore, poco dopo riprende a salire ed all'improvviso, dopo un tratto di cresta camminabile, un poco affilata ma facile, ci troviamo davanti la croce in ferro della cima.
Discesa
Tornati al Passo di Monte Croce si scende verso destra in direzione della vicina Baita di Monte Secco che raggiungiamo in 5' dal passo su terreno pratoso con rari abeti e larici sparsi. Da qui si prosegue lungo il sentiero 118 che, dopo aver superato un capanno da caccia, rientra nel bosco e, comodamente ci fa perdere quota. Arrivati ad un breve tratto in mezzacosta pianeggiante, vediamo alla nostra sinistra un masso su cui è riportata la direzione per Piazzatorre. Si continua la discesa che ora diviene piuttosto ripida e costante, sempre all'interno di una bella abetaia. Ad un certo punto, sempre restando nel bosco ed ignorando un paio di deviazioni verso destra, vedrete alla vostra destra un ampio canalone nel quale sono state fatte grandi opere di regimazione delle acque. Continuate a scendere lungo il sentiero nel bosco, fino ad uscirne. Vi trovate ora su terreno pietroso parallelo al suddetto canalone. Al termine del sentiero piegate a sinistra e dopo pochi metri arrivate sull'asfalto di una stradina posta dietro una serie di condomini. Proseguite fino alla strada in fondo ai condomini dove troverete l'auto.

Note
Il Pizzo Badile, che per l'occasione chiamiamo "brembano" per differenziarlo dal ben più famoso ed illustre Badile della Valle Bondasca e dal suo omonimo camuno, ossia della Valle Camonica, deve il suo nome alla bella forma a pala della parete sud che cade verticale e rocciosa su un grande ghiaione ai suoi piedi. Normalmente viene salito dal Passo di Monte Colle lungo il più agevole e facile lato ovest, la cresta est, risulta invece ben poco frequentata (come testimoniano i rari ometti e i rari segni di passaggio), ma a chi decide di salirla sa regalare sicuramente maggiori emozioni.
Commenti vari

Questa escursione completa quella fatta in data 09/08/2014 durante la quale, a causa del maltempo, non avevo potuto compiere l'anello integrale, ma mi ero limitato alla sola salita al Monte Secco.

   

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Lungo la dorsale verso il Forcolino di Torcola

Il Pizzo Badile Brembano

   

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Dal Pizzo Badile si vede l'ultima parte di cresta

Omar accanto alla croce del Badile Brembano

   

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I fianchi dirupati del Monte Secco

Omar in vetta al Secco

 

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