Coste dell'Anglone/Cà del Liscio - Via del Mario

Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Localitą di partenza Località Oltra - Dro (TN)
Quota partenza 130 Mt. circa Quota di arrivo

425 Mt. circa

Dislivello totale

+95 Mt. circa per l'attacco
+200 Mt. la via (300 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 425 (sentiero delle cavre)
Ore di salita 30' per l'attacco
4 h. la via
Ore di discesa 45'

Esposizione

Sud-est Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 08/02/2020 Difficoltà 6c/6a, A0
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Alessandro, Anita.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata soleggiata con un leggero venticello pomeridiano. Il sentieri che si percorrono sono evidenti; quello di discesa presenta dei tratti attrezzati con fune metallica. La roccia in via è buona ma in alcuni punti un po' sporca e ricoperta da lichene.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Portare 12 rinvii.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Le Coste dell'Anglone sono una fascia rocciosa che si snoda sopra gli abitati di Dro e Ceniga. La via del Mario è stata aperta da Mario Brighente, in solitaria, nel 2012 e, come le vie vicine, supera dapprima una sequenza di placche e poi dei muri gialli.

La via è ottimamente attrezzata con fix 10 mm, clessidre con cordone e qualche chiodo.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca. Superare Ceniga ed entrare in Dro, poi raggiungere il campo sportivo in località Oltra e parcheggiare. Incamminarsi lungo l'evidente strada forestale ed in breve raggiungere un bivio al quale si svolta a sinistra in direzione di Arco. Poco dopo, in corrispondenza di una cappelletta, prendere a destra il sentiero delle cavre (segnavia n. 425, palina in loco). Seguirlo sino all'inizio del bosco quando, sulla sinistra, si stacca una traccia piuttosto evidente (ometto). Camminare ora in quota sino ad incrociare due tracce che salgono a destra (ometti - indicazioni per le vie "Rudania" e "Heli"). Ignorarle e proseguire sino ad un terzo bivio (ometti). Qui salire in direzione della placconata superando alcuni tratti attrezzati con delle corde fisse. Raggiunta la base della placconata identificare facilmente l'attacco grazie alla scritta rossa "via del Mario". Poco più a sinistra corre la via "Di tutto un po'" e più a destra, al centro della placca, la via "Sguarauunda".

1° tiro:
salire in verticale sfruttando la fessura e proseguire per placche tendendo infine a sinistra. Raggiunta la cengia si sosta (2 fix di cui 1 con anello+cordone). Pochi metri pił a sinistra si trova la sosta della via "Di tutto un po'". 30 Mt., 4a, 2 fix, 1 clessidra con cordone.

2° tiro:
salire in verticale sfruttando la fessura e poi spostarsi a destra. Proseguire nuovamente in verticale per qualche metro e riportarsi a sinistra superando una sequenza di passi delicati. Proseguire dritti fino alla sosta (2 fix di cui 1 con anello+cordone).
25 Mt., 5c, 6a, 3 fix, 2 clessidre con cordone, 1 chiodo.

3° tiro:
salire in obliquo verso destra sino a delle rocce nere. Superare il muretto e spostarsi a sinistra sino a guadagnare la sosta (2 fix con anello+cordone). 30 Mt., 5c, 6c oppure 5c e A0, 7 fix, 2 chiodi.

4° tiro:
seguire la rampa verso destra e, al suo termine, proseguire in verticale lungo la placca e il successivo pilastrino oltre il quale si sosta (2 fix di cui 1 con anello+corodne). 40 Mt., 5b, 6a, 3 fix, 4 clessidre con cordone, 1 chiodo

5° tiro:
lunghezza di collegamento. Spostarsi a destra e rimontare delle rocce rotte. Proseguire in obliquo verso destra sino a identificare un vago corridoio tra le piante che conduce alla base della successiva parete rossa. Qui sostare (2 fix di cui 1 con anello+cordino).
30 Mt., 4a, II, 1 fix, 1 clessidra con cordone, 1 sasso incastrato con cordone.

6° tiro:
salire a destra della sosta superando un passo strapiombante; un bel diedro consente di guadagnare la sosta (2 fix di cui 1 con anello).
15 Mt., 5a, 3 fix.

7° tiro:
alzarsi e traversare a sinistra sotto al grande tetto ad arco. Una facile rampa conduce alla sosta. 25 Mt., 6a, 5c, 6 fix.

8° tiro:
salire in verticale a sinistra della sosta superando della balze rocciose. Un impegnativo muro precede la sosta (2 fix di cui 1 con anello+cordone). 35 Mt., 5c, 6a+ oppure 6a e A0, 9 fix, 1 chiodo

9° tiro:
spostarsi a sinistra per circa 10 Mt. e sostare (2 fix con anello). 10 Mt., I, 1 clessidra con cordone.

10° tiro:
rimontare la parete e, raggiunta una fascia strapiombante, traversare a sinistra. Qui sostare comodamente (2 fix di cui 1 con anello+cordone+libro di via). 30 Mt., A0, 6a, 10 fix, 1 chiodo.

11° tiro:
salire il corridoio a sinistra della sosta. Un muretto precede il bosco sommitale dove si sosta (albero+cordini)
.
30 Mt., 4c, 1 pianta con cordone.
Discesa
Seguire la traccia di sentiero verso destra (viso a monte) perdendo via via quota sino a raggiungere il sentiero n. 425 (sentiero delle cavre) che si segue verso valle (qualche tratto attrezzato).

Note
Data la bassa quota la via è percorribile quasi tutto l'anno. E' però opportuno evitare il periodo estivo per il caldo e sfruttare invece le mezze stagioni.
Commenti vari

Il sentiero delle cavre fu scolpito dallo scarpellino Sartorelli Stefano. Su un punto del tracciato ci sono le sue iniziali scolpite nella roccia e, a fianco, una targa posta dal nipote in memoria dello zio.

 

 

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Ale sui primi metri della via

Anita a pochi metri dalla S1

   
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Alessandro sulla seconda lunghezza
   

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La placca delicata del terzo tiro

Matteo alla S6

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Ale sul sesto tiro

Will sul traverso di L7

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Anita e Ale alla S6

Dettaglio della parete con i tracciati delle vie:
Di tutto un po', del Mario e Sguarauunda