Monte Linzone e Monte Tesoro

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Roncola San Bernardo (BG)
Quota partenza 858 Mt. Quota di arrivo 1392 Mt. il Linzone
1431 Mt. il Tesoro
Dislivello totale 800 Mt. con i saliscendi
Data di uscita 19/12/2020
Ore di salita 2 h. 30' Ore di discesa 2 h. 30'
Sentieri utilizzati n. 571 Giudizio sull'escursione Sufficiente
Sass Balòss presenti Omar Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri

Sentieri ben segnalati e tenuti. Pomeriggio uggioso che ha alternato pioggerella e nebbiolina. Neve dai 1200 metri di quota, con manto che ha raggiunto i 20 cm. sulla cima del Tesoro. L'intero tratto innevato, molto frequentato, era comunque ben battuto.

Eventuali pericoli
Nessuno
Presenza di acqua
Al Passo di Valcava, circa dopo 1 ora e 45 minuti di cammino, generalmente si trova un furgoncino che vende salumi, formaggi e qualche cosa da bere.
Punti di appoggio
Lungo l'intero percorso vi imbatterete in cascine, cascinali, roccoli di cacciatori, ruderi e altre strutture che possono offrirvi riparo in caso di necessità. Sulla vetta del Monte Tesoro troverete un sacrario che garantisce ampio riparo, nonché un bel bivacco privato chiuso.
Materiale necessario oltre al tradizionale
In caso di forte innevamento il tracciato ben si presta ad una bella ciaspolata. Una pila frontale se decidete di affrontare la camminata partendo dopo le ore 13 nel periodo invernale.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Semplice e frequentatissima camminata che regala forti emozioni per il bellissimo ed ampio panorama che offre per quasi tutto il suo sviluppo. Ideale con la neve, anche abbondante, in quanto si trova al riparo da zone esposte, essendo quasi sempre il sentiero su un ampio crinale. Il dislivello medio e la pendenza mai eccessiva la rendono adatta anche a persone non allenatissime. L'escursione può anche terminare sulla cima del Monte Linzone, più che dimezzandone la lunghezza, ma godendone comunque appieno il panorama.
Descrizione percorso
Giunti al cartello d'ingresso del paese di Roncola San Bernardo, troverete sulla destra una chiesa e pochi metri dopo, sulla sinistra una ripida strada asfaltata che porta al cimitero. Qui parcheggiate nei pressi di un parco giochi per bambini, ed iniziate a camminare passando dietro al muro del cimitero. Pochi metri e incrociate una strada asfaltata che sale da sinistra, seguitela pochissimi metri e immettetevi in un sentiero stretto tra due recinzioni in metallo. Una palina vi indicherà il sentiero 571. Il sentiero è fatto da gradini irregolari che in seguito lasciano il posto ad un ripido sentierino che in pochi minuti vi conduce ad un piccolo prato, qui tenete la sinistra e meno ripidamente iniziate a camminare all'ombra di un boschetto. Superate una piccola cavità alla vostra destra. Il tracciato procede in maniera ondulata e mai faticosa. Costeggiate una bella fascia rocciosa sulla vostra destra e uscite dal bosco per trovarvi in una zona prativa con numerosi cespugli di ginepro. Poco dopo arriverete ad una bella cascina circondata da un prato. Sul vostro lato sinistro troverete un grande e ripido prato: si tratta di una zona di partenza per parapendii. In breve supererete una piccola casetta ed una costruzione in cemento, proseguite verso destra, lasciate un rudere alla vostra sinistra e poi un paio di ripidi tornanti vi riporteranno a sinistra. Qualche centinaio di metri e rientrate nel bosco lungo un sentiero che se coperto di neve dura potrebbe risultare piuttosto scivoloso. Superate sulla vostra destra un bel faggio solitario. Arrivati ad una fascia rocciosa sulla vostra sinistra, il sentiero tende ad andare a destra, mentre voi proseguite dritti entrando in un valloncello detritico piuttosto ripido e fiancheggiato a sinistra da una alta parete rocciosa. Salite il ghiaione con percorso libero, facendo attenzione nella parte mediana alla forte presenza di buchi tra i massi in caso di neve. Usciti dal ghiaione vi troverete sul sentiero che avete abbandonato poco prima. Seguitelo verso sinistra, in breve vi troverete sul versante che guarda verso Ovest della montagna. Con un tratto in mezzacosta in leggera salita in mezzo ai prati arriverete nei pressi di un rudere e ad un tavolino di legno sul crinale del monte. Da qui potrete scegliere se proseguire lungo il crinale o rimanere a destra di quest'ultimo, poco sotto di esso. Giunti ad una ampia sella erbosa, dove è presente un secondo rudere, in lontananza vedrete il tratto finale, sempre su prati, un poco più ripido che, dopo aver superato una pozza d'acqua e una bella cascina circondata da una recinzione, vi porterà alla croce del Monte Linzone. Ai piedi di quest'ultimo tratto si trova, poco discosta dal sentiero una piccola chiesetta di pietra: si tratta della Chiesetta della Sacra Famiglia di Nazaret, dove si tengono alcune funzioni religiose nelle notti di Natale. Saliamo poi il ripido pendio finale che in 10 minuti ci porta alla prima vetta della giornata a 1392 Mt. Una istruttiva placca di metallo illustra le montagne visibili, fin verso il Monte Rosa, il Cervino e l'intero arco delle Orobie. Un attimo di pausa per godervi il panorama e poi proseguite lungo il crinale in leggerissima discesa. Giunti ad una casa, riprendete la dolce salita ai margini di un boschetto di faggi. Al termine della salita vi trovate su un dosso erboso, qui continuate verso sinistra in discesa e poi con alcuni saliscendi tra prati e boschetti fino ad una selletta dalla quale, risalendo si arriva alle enormi antenne e ai ripetitori di Valcava. Da qui si scende fino al passo di Valcava. Sbucati sull'asfalto della strada del passo, la si attraversa e si rientra nei prati in corrispondenza di un evidente cartello indicatore e di alcune paline. Si cammina ora in un prato ai margini di un bosco di faggi. Un tratto in lieve discesa porta ad incrociare un sentiero proveniente da destra; lo si segue verso sinistra e si ricomincia a salire ripidamente con tornantini in un prato. Giunti sulla sommità del prato ci troviamo un paletto con il nome di Pizzo (1400 Mt.; 20 minuti dal Passo di Valcava). Una breve discesa per prati e poi di nuovo dentro il bosco, sempre camminando in discesa. Giunti ad un gruppo di rocce, il sentiero si divide in due per riunirsi a valle delle rocce: potete scegliere se andare a sinistra aggirandole, oppure a destra scendendo tra di esse. Continuando nel bosco, alternate tratti in pianura a brevi discese fino ad uscire nuovamente dal bosco ed affrontare l'ultimo lungo tratto in salita tra prati e bosco alla vostra destra. Gli ultimi minuti di camminata sono i più faticosi. Qui il sentiero serpeggia tra alcuni sassi nel prato fino agli ultimi metri pianeggianti che conducono alla croce di vetta con il sacrario e il bivacco privato. Bello il panorama sui laghi della zona lecchese.

Discesa
Percorrere a ritroso il tragitto di salita.

Note
Poco sotto la vetta del Tesoro si nota fuoriuscire dal suolo un vapore tiepido dalla neve sciolta: si tratta dell'ingresso, chiuso da una grata, di una grotta profonda 11 Mt. Anche in altre zone abbiamo rinvenuto simili fenomeni. Per altre foto della zona, date un'occhiata alla relazione del medesimo giro fatta il 04/02/2012 da due ben più giovani e prestanti Guglielmo ed Omar.
Commenti vari
Dopo una mattinata di lavoro, visto il pomeriggio libero, ho deciso di fare questa semplice camminata che ben conosco. Partito alle 13 passate, completamente fuori forma, essendo fermo da oltre un mese e mezzo, praticamente a digiuno dalla mattina alle 7, ho iniziato ad avere una bella crisi ipoglicemica durante il ritorno. Teoricamente, usando il buon senso, avrei dovuto fermarmi al Monte Linzone, ma la voglia di camminare mi ha tirato un brutto scherzo. Ho così imprudentemente deciso di proseguire fino al Monte Tesoro, forzando di molto l'andatura. Durante il ritorno, purtroppo, ho praticamente finito la benzina; costretto a procedere a rilento e facendo qualche inutile pausa che non mi dava nessun conforto, sono arrivato all'auto quasi strisciando, ben oltre l'orario che avevo previsto ed in pieno buio della sera. Ho impiegato più tempo per il ritorno in discesa che per l'andata in salita! Fortunatamente avevo con me la pila frontale che mi ha consentito di non peggiorare la poco piacevole situazione in cui mi ero cacciato.
   

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Le enormi antenne di Valcava

Il Monte Tesoro con, a destra, la Grignetta ed il Resegone

   

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Prime foschie della sera

Omar al Monte Tesoro

   

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Ultima luce del sole sulle Orobie

Il Linzone al ritorno

   

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La chiesetta sotto la sommità del Monte Linzone

Le luci della pianura poco sotto il Monte Linzone