Torri del Vajolet/Torre Stabeler - Via Diedro Fehrmann

 
Zona montuosa Dolomiti - Gruppo del Catinaccio Località di partenza Rifugio Gardeccia - Pera di Fassa (TN)
Quota partenza 1949 Mt. Quota di arrivo 2805 Mt.
Dislivello totale +736 Mt. per l'attacco (da Gardeccia)
+120 Mt. la via (150 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati n. 546, 541, 542
Ore di salita 2 h. 15' per l’attacco
2 h. 15' la via
Ore di discesa 40' le doppie
1 h. 30' il sentiero
Esposizione Sud-ovest Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 05/07/2009 Difficoltà IV+ (V con le varianti)
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata bella con poche nuvole nel cielo. I sentieri che si percorrono sono evidenti e ben segnalati. Tra i rifugi Vajolet e Re Alberto sono presenti alcuni brevi tratti attrezzati con cavi metallici. La roccia è generalmente ottima.

Eventuali pericoli
In caso di brutto tempo è altissimo il rischio di caduta fulmini.
Presenza di acqua
Ai vari rifugi che s'incontrano.
Punti di appoggio
Rifugio Gardeccia (raggiungibile con un servizio di minibus da Pera di Fassa), rifugi Preuss e Vajolet (dopo circa 1 ora di cammino), infine il rifugio Re Alberto nei pressi dell’attacco.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Solito da arrampicata. Utili cordini e friend per integrare.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Itinerario aperto da Rudolph Fehrmann e Oliver Perry-Smith il 19 agosto 1908 è divenuto una salita classica del gruppo. Anche se meno esposta di altre offre una bella arrampica prevalentemente in diedro su roccia ottima. Volendo è possibile percorrere due varianti di Vinatzer che rendono più omogenee le difficoltà. Alcune soste sono state attrezzate con fittoni resinati, la chiodatura sui tiri fortunatamente è ancora di tipo tradizionale.
Attacco, descrizione della via
I sentieri per l'avvicinamento partono dalla piccola contrada Gardeccia situata sopra Pera di Fassa. Purtroppo non è possibile raggiungere la frazione mediante macchina in quanto vige un divieto di circolazione durante tutto l'anno. E' possibile usufruire del servizio navetta
(€ 7 A/R) per evitare una lunga camminata su strada asfaltata.
La navetta parte a Pera di Fassa in corrispondenza di un parcheggio che si incontra sulla destra salendo verso Canazei. C'è una seggiovia e un grosso cartello "Bus per Gardeccia". Le corse sono abbastanza frequenti.
La navetta vi lascerà in corrispondenza del rifugio Gardeccia. Da qui camminare lungo la strada sterrata (sentiero n. 546) che sale al rifugio Vajolet costeggiando l'imponente parete Est del Catinaccio. Arrivati al rifugio imboccare il sentiero n. 542 che sale verso il rifugio Re Alberto (qualche breve tratto attrezzato). Ci si porta poi alla base delle torri risalendo le facili roccette iniziali.
L'attacco è situato sulla destra del canale che divide la torre Delago dalla Stabeler, in corrispondenza di una nicchia con una lapide (sosta su clessidra da attrezzare).

1° tiro:
l’itinerario originale parte più a sinistra e sale in obliquo verso destra (difficoltà di III e III+). Noi abbiamo seguito la variante d’attacco Vinatzer. Seguire la fessura interrotta da piccoli strapiombi sino alla sosta (2 chiodi). 35 m., V.

2° tiro:
obliquare a sinistra fino al diedro/canale che si segue sino a quando uno strapiombo obbliga ad spostarsi leggermente a destra. Seguire il breve diedrino che termina su una cengia dove si trova la sosta (2 fittoni+catena+anello calata). 30 m., IV-, III.

3° tiro:
raggiungere il diedro a sinistra della sosta e seguirlo. Al suo termine un canalino conduce ad una cengia sovrastata da una grossa nicchia. Spostarsi un poco a destra e sostare (2 fittoni). 25 m., IV+, IV.

4° tiro:
è possibile salire direttamente sopra la nicchia seguendo la fessura sulla sinistra (variante Vinatzer, V). La via originale aggira a destra lo strapiombo formato dalla nicchia per poi traversare a sinistra. Al termine del traverso abbassarsi due metri raggiungendo il diedro che si segue brevemente sino alla sosta (2 chiodi). 20 m., IV-, III.

5° tiro:
per diedro e canale sino alla forcella. Poi per cresta si raggiunge la cima della Torre Stabeler dove si sosta (chiodo cementato). 40 m., IV, III, IV-.
Discesa
La discesa avviene mediante delle calate in corda doppia seguendo l’itinerario della via Emmerich. Spostarsi verso il bordo della torre in direzione della Torre Delago ed individuare il primo ancoraggio (2 spit con catena):
1a. calata: 20 m. nel camino sottostante sino alla sosta (spit) alla sua base. Usare una sola corda perché il nodo tende a incastrarsi facilmente.
2a. calata: 50 m. in verticale sino all’ancoraggio successivo (fittoni resinati con catena e anello di calata). E' possibile dividere la calata in 3 sfruttando le soste di salita della via Emmerich.
3a. calata: 20 m., sino alla base della parete.
Da qui si torna al rifugio Gardeccia percorrendo a ritroso i sentieri d'avvicinamento.
Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti nord-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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Sulla variante Vinatzer della prima lunghezza

Verso la fine del secondo tiro

   

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A sinistra Luca all'inizio della terza lunghezza, a destra Claudia sugli ultimi metri dello stesso tiro

   

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Quarto tiro

Luca e Claudia in vetta alla torre Stabeler

   

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Vista del rifugio Re Alberto dalla cima della torre

Le Torri del Vajolet con i tracciati delle vie:
Spigolo Piaz, Emmerich e Fehrmann

   

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