Descrizione generale
Si tratta con molta probabilità di una delle vie più conosciute e più ripetute di tutta la valle dell'Orco. Si trova sulla struttura denominata "Sergent", nota ai più grandi alpinisti per la "Fessura della Disperazione" salita il 19 maggio del 1974 da Danilo Galante.
Il Nautilus venne aperto da Andrea Giorda, Roberto Perucca e Mario Ogliengo
nel 1982. Si snoda sulla parte destra del Sergent, dove una grande cengia
alberata divide la parete. Caratteristico è il camino del terzo tiro.
Noi, per un problema di rientro anticipato, abbiamo percorso solo le prime
lunghezze fino alla grande cengia alberata.
Attacco, descrizione della via
La Valle dell'Orco è una valle lunga circa una quarantina di chilometri ed è
percorsa dalla strada statale n. 460 che attraversa gli abitati
di Pont Canavese, Locana e Noasca. Oltrepassato quest'ultimo paese si percorre una galleria
di circa 3,5 Km. al termine della quale si svolta a sinistra. Si
supera un masso inciso dalla famosa "Fessura Kosterliz" e si
percorre la vecchia strada per circa 300 metri fino a posteggiare in corrispondenza del
divieto d'accesso. Proseguire a piedi lungo la vecchia strada
per poche decine di metri, quindi salire a sinistra seguendo degli ometti. Si supera una pietraia con grossi massi tendendo sempre verso destra fino a giungere in prossimità della parete del Sergent. Portarsi alla base di una fessura alta una decina di metri dalla quale si stacca un'ottima lama per le mani.
E' anche possibile raggiungere l'attacco seguendo il sentiero che parte in corrispondenza del parcheggio e che conduce al settore centrale (dove c'è la Fessura della
disperazione) e da qui verso destra perdendo quota.
1° tiro:
salire la fessura/lama sino al suo termine. Camminare lungo la cengia sino a raggiungere la sosta (2 fix+maglia rapida).
25 Mt., V+, VI-, I, 1 cordone su masso incastrato.
2° tiro:
superare i salti rocciosi sopra la sosta poi spostarsi a destra in direzione dell'evidente diedro fessurato che si risale sino alla sosta (2 fix+maglia rapida). 30 Mt., IV+, V-, 1 chiodo.
3° tiro:
traversare in placca verso sinistra sino ad entrare nel camino. Strisciare all'interno per circa 5 metri indi risalirlo sino a raggiungere dei massi incastrati, traversare su di una piccola cengia verso destra sino a
tornare sul bordo. Con dei passi delicati si raggiunge il sovrastante terrazzino di sosta (2 fix+maglia rapida). Il camino è
pressoché improteggibile. 35 Mt., V+, V-, 1 fix.
In alternativa è possibile salire lungo l'arco fessurato sopra
la sosta e, poco prima del suo termine, traversare 1 metro a
sinistra in placca raggiungendo il bordo destro del camino. Con
dei passi delicati sul bordo del camino si raggiunge la sosta (2
fix+maglia rapida) posta un pochino più destra. 25 Mt., VI-, 2
chiodi.
4° tiro:
proseguire a destra per facili rampe solcate da una fessura. Raggiunto il larice al termine della rampa si sosta (da attrezzare).
25 Mt., IV, V-.
Discesa
Dalla pianta salire qualche metro sulla grande cengia alberata
andando verso sinistra. Camminare per circa 15 metri fino a
raggiungere il bordo di un largo camino dove sono presenti diverse soste per la calata. Con una doppia di 35 Mt. si raggiunge la base della parete. Seguendo la traccia che scende costeggiando la parete si ritorna nei pressi dell'attacco. Da qui, mediante il sentiero percorso durante l'avvicinamento, tornare alla macchina.
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