Descrizione generale
Via
aperta da Heinz Grill con Dario Cabas, Franz Heiss e Pierangelo Masera il 22 ottobre del 2007. La via è molto ripetuta (come tutte le vie di Grill del resto) anche se la parete di Padaro risulta più selettiva rispetto alla vicina parete San Paolo. La via sale lungo una linea logica di camini, diedri, fessure e placche regalando un'arrampicata decisamente varia. Il nome della via è da attribuirsi ad un Dio greco in grado di curare ogni malattia. Nell'antica Grecia si pensava che bastasse dormire in un santuario consacrato ad Esculapio (o Asclepio) per guarire. In ogni tempio c'era almeno un serpente, in quanto si credeva che fossero animali sacri per le divinità. Esculapio viene raffigurato con in mano un bastone e dei serpenti e questo bastone oggi è il simbolo internazionale del soccorso medico. Tutte le soste sono ottimamente attrezzate.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento imboccare la strada che sale verso gli abitati di Padaro e San Giovanni. Superato Padaro proseguire per circa 500 Mt. sino a giungere sotto la parete dove, in corrispondenza di un tornante, parte il sentiero che conduce agli attacchi delle vie (indicazioni lungo il percorso). E' possibile parcheggiare sia prima che dopo il tornante in piccoli spiazzi a bordo strada. La via sale lungo il settore sinistro della parete; una scritta azzurra darà la certezza del giusto attacco. Se raggiungerete l'attacco della via Elision vuol dire che siete andati troppo a sinistra.
1° tiro:
seguire la fessura fino al suo termine poi spostarsi a sinistra e raggiungere la base dell'evidente camino dove si sosta (2 fix di cui 1 con anello). 25 Mt., V+, IV, 1 clessidra con cordone.
2° tiro:
salire il bellissimo camino sino al suo termine. Spostarsi a destra e sostare (2 fix di cui 1 con anello).
30 Mt., V+, 2 chiodi (di cui 1 con cordone), 2 fix con anello, 5 clessidre con cordone.
3° tiro:
salire la soprastante placca fessurata e poi proseguire per rocce più semplici sino a raggiungere la sosta (2 fix di cui 1 con anello+cordone) situata in corrispondenza di una nicchia. 25 Mt., V+, V-, 1 fix con anello, 5 clessidre con cordone.
4° tiro:
seguire il caminetto che poi diviene diedro obliquo verso sinistra. Poco prima del suo termine spostarsi a destra, alzarsi leggermente e traversare a sinistra. Superare il muretto e sostare (2 fix di cui 1 con anello+cordone).
35 Mt., V+, VI-, VI, 1 chiodo, 3 clessidre con cordone, 4 fix con anello.
5° tiro:
salire atleticamente in dulfer la bella fessurina obliqua verso destra. Continuare poi per terreno più semplice sino alla sosta (2 fix di cui 1 con anello). 15 Mt., V+, IV, 3 clessidre con cordone.
6° tiro:
superare la placca traversando inizialmente a destra e poi continuando in leggera diagonale verso sinistra sino a raggiungere un terrazzino dove si sosta (2 clessidre con cordoni). 40 Mt., V, 10 clessidre con cordoni.
7° tiro:
salire verticalmente sino a raggiungere una cengia dove si trova la sosta (2 fix di cui 1 con anello). E' possibile concatenare questa lunghezza con la successiva. 20 Mt., IV+, 2 clessidre con cordone.
8° tiro:
traversare verso destra fino alla sosta (1 fix+1 chiodo). 15 Mt., I, 1 clessidra con cordone.
9° tiro:
salire verso sinistra passando sotto un tettino; alzarsi 2 metri e obliquare a destra percorrendo un canalino. Superare i muretti successivi tendendo verso destra sino a raggiungere il bosco sommitale.
Sostare (pianta con cordone).
40 Mt., V+, V, 3 clessidre con cordone, 3 fix con anello, 1 chiodo con cordone.
Discesa
A- Dal termine della via seguire il sentiero verso destra che conduce ad un terrazzino dove si trova una cassetta
metallica con il libro di via (posizionata il 20 febbraio 2018 in sostituzioine di quella precedente di legno ed accanto all'ultima sosta della via Artemis;
di fronte si trova una scritta azzurra "padaro" con freccia). Abbassarsi sulle roccette
a destra della cassetta -viso a valle- fino al primo ancoraggio.
1a. calata: 20 Mt., raggiunta la cengia seguirla verso sinistra (viso a monte) e abbassarsi sino a raggiungere un secondo ancoraggio (necessario qualche piccolo passo d'arrampicata).
2a. calata: 40 Mt. sino una piccola terrazza dove sulla sinistra (viso a monte), si trova una pianta con cordoni e anello di calata.
3a. calata: 50 Mt. sino un avancorpo staccato dalla parete.
ATTENZIONE: quest'ultima calata di svolge quasi completamente nel vuoto ed occorre pendolarsi leggermente per raggiungere la sommità dell'avancorpo. Da qui per facile sentiero si ritorna in breve alla macchina.
B- In alternativa, dal termine della via, è possibile percorrere il sentero verso sinistra (alcuni bolli azzurri) fino all'abitato di Padaro. Sarà poi necessario seguire la strada in salita fino alla macchina
(per questa opzione calcolare circa 1 h. 30'). |