Descrizione generale
Itinerario
aperto da Heinz Grill e Franz Heiss nell'aprile del 2008. La via è molto ripetuta (come tutte le vie di Grill del resto) anche se la parete di Padaro risulta più selettiva rispetto
alla parete San Paolo. La via sale lungo una linea logica di camini, diedri, fessure e placche regalando un'arrampicata decisamente varia. Il nome della via è da attribuirsi ad una
dea greca in grado di proteggere i cacciatori.
Tutte le soste (tranne la prima) sono attrezzate.
Attacco, descrizione della via
Da Arco
di Trento imboccare la strada che sale verso gli abitati di Padaro e San Giovanni. Superato Padaro
proseguire per circa 500 Mt. sino a giungere sotto la parete dove, in corrispondenza di un tornante, parte il sentiero che conduce agli attacchi delle vie (indicazioni lungo il percorso). E' possibile parcheggiare sia prima che dopo il tornante in piccoli spiazzi a bordo strada. La via sale lungo il settore centrale della parete, a destra delle calate in corda doppia; una scritta azzurra vi darà la certezza del giusto attacco.
1° tiro:
salire mediante la fessura, spostarsi un metro a destra e
proseguire sino alla cengia dove si sosta su di un albero (sosta da attrezzare). E' possibile concatenare questa lunghezza con la successiva ma occorre allungare bene le protezioni.
25 Mt., V, V+, II, 1 clessidra con cordone, 1 fix con anello.
2° tiro:
spostarsi sulla cengia verso sinistra in direzione di una lama staccata.
Salirla sino al suo termine, poi si prosegue su placca sino a raggiungere la sosta (2 clessidre con cordoni).
25 Mt., V-, IV-, 2 fix con anello.
3° tiro:
traversare a sinistra in leggera discesa sino alla successiva sosta (1 fix con anello).
20 Mt., I, V-, 2 clessidre con cordini, 1 fix con anello.
4° tiro:
superare atleticamente il muretto sopra la sosta e continuare lungo il camino sino al suo termine.
Spostarsi a sinistra abbassandosi leggermente fino a raggiungere una
grossa lama che si risale sino alla sosta (1 fix+1 fix con anello).
45 Mt., VI- oppure V+ e A0, IV-, I, IV+, 1 fix con anello, 2 clessidre con cordino.
5° tiro:
salire la paretina a sinistra della sosta obliquando leggermente a destra. Superare una pancia e proseguire per placca più adagiata sino alla sosta (2
fix collegati da un cordino). 25 Mt., V+, V, 5 clessidre con cordone, 1 fix con anello.
6° tiro:
la prima parte del tiro presenta roccia delicata. Salire verticalmente per circa 15 Mt. indi oltrepassare lo spigolo
a destra. Continuare in obliquo verso destra sino a raggiungere un
piccolo terrazzino con pianta dove è possibile sostare su delle clessidre.
25 Mt., VI- oppure V+ e A0, 3 fix con anello, 4 clessidre con cordino, 1 chiodo.
7° tiro:
salire la bella placca traversando, negli ultimi metri, verso destra in direzione dello spigolo. Ignorare la sosta su clessidre e continuare per terreno privo di difficoltà sino
alla larga cengia sotto un salto strapiombante dove si sosta (1
fix+1 clessidra con cordino).
55 Mt., VI- oppure V+ e A0, IV, II, 4 clessidre con cordoni, 1 fix con anello.
8° tiro:
superare con decisione lo strapiombo sfruttando la spaccatura a sinistra della sosta. Traversare poi verso destra e continuare verticalmente per terreno più semplice sino al bosco sommitale dove si attrezza una sosta su pianta.
30 Mt., VI oppure V+ e A0, V, III, 4 clessidre con cordoni, 3 fix con anello.
Discesa
A- In corrispondenza del termine della via si trova una cassetta metallica con il libro di via (posizionata il 20 febbraio 2018 in sostituzioine di quella precedente di legno). Pochi metri più in basso dell'ultima sosta, spostandosi un poco a sinistra (viso a monte), si trova il primo ancoraggio per la calata in corda doppia. Cliccando qui è possibile vedere una fotografia con il tracciato della discesa.
1a. calata: 20 Mt., raggiunta la cengia seguirla verso sinistra (viso a
monte) e abbassarsi sino a raggiungere un secondo ancoraggio (necessario qualche piccolo passo d'arrampicata).
2a. calata: 40 Mt. sino una piccola terrazza dove, sulla
sinistra (viso a monte), si trova una pianta con cordoni e anello di
calata.
3a. calata: 50 Mt. sino un avancorpo staccato dalla parete.
ATTENZIONE: quest'ultima calata di svolge quasi completamente nel vuoto ed occorre pendolarsi
leggermente per raggiungere la sommità dell'avancorpo. Da qui per facile sentiero si ritorna in breve alla macchina.
B- In alternativa, dal termine della via, è possibile percorrere il sentiero verso sinistra (alcuni bolli azzurri) fino all'abitato di Padaro. Sarà poi necessario seguire la strada in salita fino alla macchina
(per questa opzione calcolare circa 1 h. 30'). |