Muzzerone/Parete delle Meraviglie - Via Excalibur

 
Zona montuosa Alpi Liguri Località di partenza Fraz. Le Grazie - Portovenere (SP)
Quota partenza 310 Mt. circa Quota di arrivo 310 Mt. circa
Dislivello Totale -200 Mt. per l'attacco
+175 Mt. la via (200 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita

15' per l'attacco
2 h. circa la via

Ore di discesa

15'

Esposizione Ovest Giudizio sull'ascensione Piacevole
Data di uscita 16/08/2008 Difficoltà 6a/5c, A0
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata praticamente splendida. Non si è vista una nuvola in tutto il giorno. Temperatura estiva. La roccia è ottima lungo tutto il percorso tranne il primo tratto dell'ultimo tiro dove occorre prestare un poco di attenzione. Il passaggio chiave (tratto obbligato) è unto.

Eventuali pericoli
Nessuno.
Presenza di acqua
A parte il mare? No.
Punti di appoggio
Nessuno, lungo la strada che sale al parcheggio con una piccola deviazione a piedi si può raggiungere in 10 minuti il rifugio Muzzerone (che è anche stazione di soccorso alpino).
Materiale necessario oltre al tradizionale

Data l'ottima chiodatura è sufficiente una corda intera da 60 metri. Portare almeno 10 rinvii. Qualche protezione veloce potrebbe far comodo sulle ultime lunghezze dove non ci sono fittoni.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Si tratta di una via piacevole, di difficoltà contenute, che sale lungo la parete sud-est del settore delle Meraviglie del Muzzerone. La via è stata aperta da Davide Battistella (personaggio chiave dell'arrampicata su queste pareti) e Roberto Vigani. La via è completamente attrezzata a fittoni resinati, tranne le lunghezze di cresta dove oltre alle soste s'incontra solo un chiodo.
Attacco, descrizione della via
Da La Spezia seguire la strada per Porto Venere. Raggiunto l'abitato di Le Grazie s'incontra sulla destra una strada che sale in direzione del Forte del Muzzerone (cartello "Palestra di Roccia" in loco). Superare una grossa cava che s'incontra sulla destra e tre tornanti dopo si arriva ad uno spiazzo dove è possibile lasciare l'auto. Da qui parte un sentierino che in circa 2 minuti scende alla Parete Centrale ovvero il settore più importante e frequentato dell'intera palestra. Proseguire poi lungo un largo sentiero che scende in direzione del mare. Raggiunto un piazzale dove si trova la "Cava degli Anelli" continuare seguendo una corda fissa che, scendendo, conduce alla base della parete. La via è la quarta a sinistra della via "Sara" (targhetta in loco).

1° tiro:
seguire i risalti rocciosi iniziali. Superare un simpatico tetto e, mediante una lama, raggiungere il piccolo terrazzino di sosta.
35 Mt., 5a, 5c.

2° tiro:
sopra la sosta, seguendo il bel diedro fessurato. 15 Mt., 5b.

3° tiro:
ancora in verticale puntando alla fascia strapiombante che si supera nel punto di minor resistenza (passo chiave). Mediante una fessurina a destra dello stesso portarsi sulla placca sovrastante e, con arrampicata delicata, proseguire sino alla sosta che si trova leggermente a destra su comodo terrazzino. 40 Mt., 5c, 6a oppure 5c e A0, 5c.

4° tiro:
sopra la sosta, dopo aver vinto con un passo leggermente atletico uno strapiombino. Proseguire poi seguendo una serie di spaccature sino ad arrivare alla sosta che si trova sulla cresta. 25 Mt., 5c, 5a.

5° tiro:
seguire la cresta sino a raggiungere la base di un pilastrino dove si trova la sosta. Lunghezza senza protezioni. 40 Mt., III.

6° tiro:
salire il caminetto a destra facendo attenzione a non smuovere i blocchi al suo interno. Portarsi poi in prossimità della placca e salirla. Sostare comodamente. 35 Mt., IV+, I, IV, 1 chiodo.
Discesa
La via è terminata. Proseguire per facile sentiero sino a raggiungere la sommità della parete. Da qui una traccia scende e conduce nuovamente al parcheggio.

Note
Inutile dire che la zona non sarebbe da prendere in considerazione d'estate per via del troppo caldo... ma quando ovunque il maltempo ha la meglio risulta essere una scelta ottimale.
Commenti vari
Il giorno seguente, durante l'avvicinamento alla via "Chi vuol essere lieto, sia" sul Pilastro del bunker, Bertoldo è stato colpito da un malore...
Le ore che abbiamo atteso inermi che si riprendesse sono state vane ed alla fine siamo stati costretti a chiamare il soccorso...
Determinante è stata la presenza alla centrale operativa di Davide Battistella, profondo conoscitore di questi luoghi.
   

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Claudia dopo il passaggio chiave del terzo tiro

Luca sulla placca dell'ultima lunghezza

   

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Immagini del paese di Porto Venere

   

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Altri scatti fotografici durante il giretto per Porto Venere

   

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Nei pressi dell'attacco della via "Chi vuol esser lieto, sia" sulla Pilastro del bunker il giorno 17 agosto

   

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Bertoldo in preda agli attacca di labirintite il 17 agosto

Ultima fase del soccorso...