Descrizione
generale
La via "Nato sotto a un cavolo" è stata aperta da Gigi Pinamonte, M. Tommasi e L. Pezzoli nel 1996. L'itinerario si snoda lungo il fianco destro dell'estesa bastionata del Boomerang e sale con una sequenza di traversi delle bellissime placche a gocce di calcare grigio.
Il primo tiro originale della via (diedrino sulla destra) è stato abbandonato a favore di una variante d'attacco boulderosa individuata da Beppo Zanini.
La via è, insieme alla 31 agosto, tra le più frequentate di questo settore.
Il nome dell'itinerario trova origine nel fatto che durante l'apertura il povero Pinamonte venne tartassato da Pezzoli con i racconti legati alla sua vita e alle numerose vicissitudini negative che lo avevano coinvolto.
Attacco, descrizione della via
Da Affi seguire le indicazioni per Brentino; oltrepassare l'abitato di Tessari e il successivo Santuario del Cristo della Strada. Circa 100 Mt. dopo la strada piega a sinistra e passa sotto l'autostrada; subito dopo si è alla piccola località di Turan. Qui, sulla sinistra, in corrispondenza della curva si trova una piccola fabbrica. Parcheggiare evitando di oltrepassare la sbarra che segna il confine di proprietà.
Incamminarsi brevemente verso la fabbrica e individuare sulla destra un largo sentiero chiuso da una sbarra. Seguirlo sino
a quando (prestare attenzione), sulla sinistra, si stacca una traccia che sale in direzione della parete (targhetta metallica "S6").
Lungo il percorso s'incontra qualche raro bollo sbiadito. Ad un certo punto è presente una deviazione a sinistra (placchetta metallica "S6" poco visibile, bollo e freccia sbiaditi). Imboccarla e seguirla sino a raggiungere la base della parete (cartello in legno con la scritta "Davide Tomelleri"). Qui, si è nei pressi dell'attacco della via "Va' dove ti porta il cuore". Percorrere lungamente il sentiero verso destra per circa 500 metri fino a identificare una traccia ripida che sale sulla sinistra e che conduce a un muretto attrezzato con una corda fissa, grazie alla quale si guadagna una cengia sotto la parete che si segue verso destra per circa 25 metri fino a raggiungere l'attacco, posto un poco a sinistra di un diedro inclinato verso sinistra (passo boulder iniziale - visibili i fix).
1° tiro:
superare l'ostico boulder iniziale e proseguire in obliquo verso sinistra fino a una placca verticale con roccia molto compatta. Salirla con arrampicata tecnica e, al suo termine, sostare (2 fix+maglia rapida+cordone). 30 Mt., 6a+ oppure 6a e A0, 12 fix.
2° tiro:
spostarsi a destra e salire in verticale entrando in un diedrino. Salirlo per alcuni metri e spostarsi a destra uscendo in placca. Proseguire in verticale sino alla sosta (2 fix+maglia rapida+cordone). 30 Mt., 5c, 7 fix, 2 clessidre con cordone.
3° tiro:
traversare verso destra sino a raggiungere la sosta (2 fix+cordone). A metà tiro un grosso fico ostacola la progressione. Lottate con fiducia perchè subito dopo si trova un fix non visibile. 30 Mt., 5c, 7 fix.
4° tiro:
traversare ancora verso destra per pochi metri e poi salire in verticale lungo la bella placca per circa 5 metri. Riprendere a traversare verso destra sino a raggiungere la sosta (2 fix+cordone). 25 Mt., 5c, 7 fix.
5° tiro:
alzarsi in verticale lungo la placca e, poco prima di raggiungere la fascia strapiombante, traversare verso destra. Abbassarsi leggermente sino a guadagnare una cengia, dove si trovano due soste. Utilizzare quella più a destra (viso a monte - 2 fix+catena+maglia rapida). Sopra la sosta, lungo la fascia strapiombante, è visibile il penultimo tiro della via Babilonia (chiodatura vetusta).
20 Mt., 6a, 4 fix, 1 sosta intermedia (2 fix+catena+maglia rapida).
Discesa
In corda doppia utilizzando una sosta fuori via:
1a. calata: 58 Mt. sino a una grossa pianta (albero+cordoni+anello);
2a. calata: 30 Mt. sino alla base della parete.
Percorrere la traccia verso sinistra (viso a monte) sino a recuperare quella percorsa durante l'avvicinamento e, mediante questa, rientrare all'auto. |