Descrizione
generale
Itinerario molto logico aperto da Silvio Campagnola e Massimo Bursi il 22 marzo del 1987
dopo un precedente tentativo di Campagnola con Davide Tomelleri.
Durante la prima salita, giunti sotto gli strapiombi finali nei
pressi di S6, i due escono dalla parete "strisciando" verso
sinistra. Alcuni anni dopo torneranno a ripetere il loro itinerario
ed apriranno l'uscita, attualmente in uso, verso destra. La via venne salita con l'utilizzo di soli
7 chiodi poi, nel 1999, venne riattrezzata a fix evitando i tratti meno interessanti.
Le lunghezze che si percorrono oggi sono tutte molto belle e regalano un'arrampicata di soddisfazione
prevalentemente in placca.
E' tra gli itinerari più semplici del Monte Cimo.
Attacco, descrizione della via
Da Affi seguire le indicazioni per Brentino; oltrepassare l'abitato di Tessari e il successivo Santuario del Cristo della Strada. Circa 100 Mt. dopo la strada piega a sinistra e passa sotto l'autostrada; subito dopo si è alla piccola località di Turan. Qui, sulla sinistra, in corrispondenza della curva si trova una piccola fabbrica. Parcheggiare evitando di oltrepassare la sbarra che segna il confine di proprietà.
Incamminarsi brevemente verso la fabbrica e individuare sulla destra un largo sentiero chiuso da una sbarra. Seguirlo sino
a quando (prestare attenzione), sulla sinistra, si stacca una traccia che sale in direzione della parete (targhetta metallica "S6").
Lungo il percorso s'incontra qualche raro bollo sbiadito. Ad un certo punto è presente una deviazione a sinistra (placchetta metallica "S6" poco visibile, bollo e freccia sbiaditi). Imboccarla e seguirla sino a raggiungere la base della parete (cartello in legno con la scritta "Davide Tomelleri"). Qui, si è nei pressi dell'attacco della via "Va' dove ti porta il cuore". Salire leggermente verso destra sino all'attacco di "31 agosto" (scritta e bollo alla base) posto nei pressi di una cengia che si sviluppa, per alcune decine di metri, verso sinistra. Circa 500 Mt. più a destra corre la via Nato sotto a un cavolo.
1° tiro:
alzarsi e, raggiunto il primo fix, spostarsi a destra. Proseguire in verticale lungo il diedrino,
poi obliquare a sinistra fino a raggiungere la sosta (3 fix+catena+maglia rapida) posta nei pressi di una nicchia con pianta. 40 Mt., 6b oppure A0, 5b, 6a oppure A0, 5a, 16 fix.
2° tiro:
traversare a sinistra, aggirare uno spigoletto e proseguire lungo la placca in leggero obliquo a sinistra sino alla sosta (3 fix+catena+anello). La sosta è in comune con la via "Va' dove ti porta il cuore". 25 Mt., 4c, III+, 5 fix, 1 clessidra con cordone.
3° tiro:
salire la placca seguendo l'andamento del diedro. Sostare (3 fix+catena+maglia rapida) sotto al tetto.
35 Mt., 3a, 5b, 6a oppure A0, 12 fix.
4° tiro:
traversare a sinistra fino alla sosta (2 fix+catena+maglia rapida). All'inizio è necessario abbassarsi leggermente. 15 Mt., 5c, 5b, 6 fix.
5° tiro:
salire una successione di placchette a lame e buchi, tendendo verso sinistra, sino alla sosta (3 fix).
25 Mt., 4c, 5c oppure A0, 8 fix.
6° tiro:
spostarsi a sinistra e superare la placca sfruttando,
all'inizio, buoni buchi e poi con un'arrampicata più tecnica. Raggiunta la cengia spostarsi a destra e sostare (1 fix+1 clessidra con cordoni). 25 Mt., 5b, 6a oppure A0, 5 fix, 1 clessidra con cordone.
7° tiro:
traversare verso destra fino alla sosta (2 fix+catena+anello). 15 Mt., 4c, 2 fix.
A metà traverso è possibile seguire dei fix che si alzano verso
destra e raggiungono direttamente la fessura finale. Si salta S7 e
si prosegue direttamente fino al temine della via (35 Mt., 4c, 6b
(A0?), 6a+ oppure A0).
8° tiro:
salire a destra della sosta e, mediante una spaccatura e lame superficiali, raggiungere la sosta (2 fix+catena+anello).
25 Mt., 5b, 6a+ oppure A0, 9 fix.
Discesa
E' possibile scendere in corda doppia:
1a. calata: dalla S8 alla S7;
2a. calata: dalla S7 alla S4;
3a. calata: dalla
S4 a una cengia all'altezza di S2;
Da qui spostarsi verso destra (viso a monte) sino alla S2 (30 Mt., 3c, 3 fix);
4a. calata: dalla S2 a
terra (a metà calata è presente la S1 della via "Va' dove ti porta il cuore").
E' tuttavia consigliabile scendere a piedi. Dal termine della via alzarsi,
inizialmente verso sinistra e poi nel boschetto, fino a raggiungere la strada
carrozzabile. Seguirla verso sinistra sino a quando, sulla sinistra, si stacca una traccia (ometto e targhetta metallica un po' inglobata nella pianta).
Seguirla prendendo poi un'altra deviazione sulla sinistra (ometto). Dopo la prima corda fissa
fare attenzione a non abbassarsi troppo
ma imboccare la cengia che costeggia tutta la base della parete (tratti esposti, alcune corde fisse).
Ci si riallaccia al sentiero di avvicinamento nei pressi del cartello "Davide Tomelleri" (fin qui 30').
Rientrare all'auto percorrendo a ritroso il sentiero di avvicinamento. |