Descrizione generale
Itinerario alpinistico aperto da Federico Canova, Marco Canova e Matthias Stefani il 1 novembre del 2016 che sale lungo lo spigolo nord del Crestone dei Sassi, una slanciata cresta che si snoda tra la guglia Cesareo e la guglia Berti incastonata tra il vajo Dal Cengio e quello delle Frane. Questa struttura rocciosa fu dedicata all'alpinista Ruggero Dal Cengio.
Le difficoltà sono contenute e la via è varia: camini si alternano a spigoli e diedri. Tutte le soste sono attrezzate e lungo i tiri sono presenti numerose protezioni. Terminata la salita è possibile (anzi consigliabile) proseguire lungo la via "D'Altri Tempi" al Sasso delle Frane realizzando così un interessante concatenamento che porta il nome di "Concatenamento d'Altri Tempi".
Attacco, descrizione della via
Raggiungere il passo di Campogrosso (da Recoaro, superato il centro cittadino, si prende a destra la strada che, attraversando il paese di Merendaore, sale al
passo) e l'omonimo rifugio. Lasciare l'auto in corrispondenza di uno spiazzo sulla destra e incamminarsi lungo la strada verso l'Alpe di Campogrosso (in direzione del Trentino Alto Adige). Poco dopo imboccare sulla sinistra il sentiero n. 157 (indicazioni per il rif. Carega) che inizialmente per prati e poi per tracce più ripide conduce alla sella del Rotolon (1575 Mt.). Poco dopo abbandonare il sentiero 157 e salire una traccia evidente (sentiero n. 195) che fra mughi e vecchi camminamenti guadagna quota e conduce ad un anfiteatro di guglie che porta il nome di "Piazzale SUCAI". Il sentiero si porta verso destra e si appresta ad attraversare una piccola sella alla cui sinistra sorge la guglia GEI e a destra un piccolo torrione che porta il nome de "Il Milite".
A questo punto il sentiero attraversa il Giaron della Scala e inizia a guadagnare quota; sopra di noi l'imponente guglia Cesareo e a sorreggerla un avancorpo alla cui base si trova un ometto che indica una traccia verso destra. Imboccarla e attraversare il vajo Dal Cengio. Il Crestone dei Sassi è ormai ben evidente; raggiungere la base del suo spigolo e attaccare nei pressi di una fessura (clessidra con cordone) alla sinistra di un camino. A destra di questo camino si trova la sosta di partenza (2 golfari) della via "Luisa" (Francesco Busato e Franco Spanevello - 13 settembre 1994 - max V+).
1° tiro:
salire la fessura e poco prima del suo termine uscire a destra. Salire la paretina e il successivo diedrino al termine del quale si traversa verso destra sino a raggiungere l'uscita del grande camino dove si sosta (3 chiodi+cordone+maglia rapida).
30 Mt., III, IV, III, IV+, III, 5 chiodi, 3 clessidre con cordoni.
2° tiro:
salire il caminetto e al termine spostarsi a destra. Superare un breve strapiombino e proseguire lungo la placca. Ignorare la sosta intermedia (via "Luisa") e sostare poco dopo sulla sinistra (chiodo con anello+clessidra con cordone). 40 Mt., III+, IV, IV-, 8 chiodi.
3° tiro:
salire il facile diedro e proseguire per cresta lungo un percorso evidente sino a raggiungere la sosta (mugo+cordone).
25 Mt., III-, I, 1 clessidra con cordone.
4° tiro:
rimontare le facili balze e portarsi in corrispondenza della spaccatura. Prendere verso sinistra passando sotto il tetto e proseguendo per la successiva fessura. Poco oltre si trova la sosta, in comune con la via "Luisa" (4 fix di cui 1 con anelli+libro della via Luisa).
30 Mt., IV-, IV+, 2 chiodi, 2 cunei con cordone.
5° tiro:
la via "Luisa" prosegue verso destra. Salire la sequenza di diedri lungo lo spigolo fino a raggiungere uno strapiombino; qui tenere la destra e superarlo. Dopo pochi metri di cresta si raggiunge la sosta (2 fix+cordone+maglia rapida+libro via).
NOTA: da questa sosta è possibile interrompere la salita calandosi per 60 Mt. nel vajo delle Frane (destra - viso a monte). Chi non intende compiere il "Concatenamento d'Altri Tempi" conviene che interrompa qui la salita.
35 Mt., IV, IV-, 5 chiodi, 1 clessidra con cordone.
6° tiro:
proseguire lungo l'aerea cresta prestando particolare attenzione alla qualità della roccia. Raggiunta una spaccatura arrampicare in discesa per circa 2 Mt. raggiungendo così la sosta (3 chiodi+cordone) in comune con la via "dell'Osso". 25 Mt., I, II, IV.
7° tiro:
proseguire ancora lungo il filo di cresta, nuovamente riabbassarsi e sostare
(grosso mugo+cordone).
35 Mt., III-, I, IV+, 3 chiodi di cui 1 con cordone, 1 clessidra con cordone.
8° tiro:
spostarsi facilmente verso sinistra (viso a monte) e rimontare la parete. Superare una placca ed uscire in cresta; risalirla e sostare poco dopo (mugo+cordone). 30 Mt., I, III+, 1 chiodo.
Discesa per la "Concatenamento d'Altri Tempi"
Abbassarsi sul fianco destro (viso a monte) mediante un prato ripido fino a raggiungere il vajo
delle Frane. Attraversarlo e puntare all'evidente cengia che taglia
la parete del Sasso delle Frane e che conduce all'attacco della via D'Altri Tempi (clessidra+cordino) posto circa 3 metri a sinistra dell'attacco posto alla base di un'evidente fessura/camino.
Discesa
Abbassarsi sul fianco destro (viso a monte) mediante un prato ripido e portarsi in corrispondenza della forcella, oltrepassarla e seguire le tracce che attraversano il vajo del Cengio e che conducono alla base della guglia Cesareo. Sempre per tracce si perde quota e ci allaccia al sentiero n. 195. Ridiscenderlo sino al punto in cui lo si aveva abbandonato e mediante il percorso d'avvicinamento rientrare al passo Campogrosso. |