Zona montuosa |
Prealpi Trentine - Valle del Sarca |
Località di partenza |
Riva del Garda (TN) |
Quota partenza |
83 Mt. |
Quota di arrivo |
1276 Mt. (vetta Cima SAT) |
Dislivello totale |
+477 Mt. per la Capanna S. Barbara
+136 Mt. dalla Capanna all'attacco
+580 Mt. la ferrata |
Sentieri utilizzati |
n. 402, 404, 404B, 418 |
Ore di salita |
1 h. 50' per la Capanna S. Barbara
15' dalla Capanna all'attacco
2 h. la ferrata |
Ore di discesa |
2 h. 30' dalla vetta al parcheggio |
Esposizione |
Est |
Giudizio sull'escursione |
Bella |
Data di uscita |
15/12/2013 |
Difficoltà |
EEA |
Sass Balòss presenti |
Bertoldo. |
Amici presenti |
Diego Filippi. |
Condizioni climatiche,
dei sentieri e delle ferrate |
Giornata bella con temperature ideali. I sentieri che si percorrono sono evidenti e la possibilità di perdersi è assai remota. La ferrata presenta un'attrezzatura vetusta ma in buono stato. Le scale presenti non sono in grado di sopportare contemporaneamente più di tre persone. Il sentiero di discesa è comodo ma molto lungo.
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Eventuali
pericoli |
In ferrata è assolutamente vietato cadere... le conseguenze potrebbero essere fatali per via del fattore di caduta molto alto. La ferrata ha un'unica via di fuga ma questa si trova oltre le difficoltà. Qualora si decida di affrontare il percorso a stagione avanzata è utile informarsi sulle condizioni del sentiero di discesa; quest'ultimo potrebbe presentare tratti ghiacciati o innevati. |
Presenza
di acqua |
No. |
Punti
di appoggio |
Capanna di Santa Barbara (560 Mt.).
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Materiale
necessario oltre al tradizionale |
Caschetto, imbracatura e set da ferrata completo di dissipatore. Se si percorre la ferrata d'estate portare molta acqua. |
Caratteristiche
dell'escursione |
Descrizione
generale
La ferrata dell'Amicizia è una delle prime ferrate attrezzate nel basso trentino. La sua costruzione avvenne nel 1970 per opera del gruppo Rocciatori della sezione della SAT di Riva del Garda. La ferrata fu realizzata in occasione del centesimo compleanno della sezione e per questo fu battezzata "Ferrata del Centenario". Durante la costruzione furono coinvolte numerose persone (sia per il lavoro di trasporto del materiale che per la messa in opera dello stesso). I soci dimostrarono un forte spirito collaborativo e per questo motivo venne, dopo poco tempo, soprannominata "Ferrata dell'Amicizia". Questo toponimo surclassò il precedente ed è tuttora quello in uso.
All'attacco del percorso attrezzato, una targa (con le seguenti parole: "Gli amici del Gruppo Rocciatori SAT Riva ti ricordano sulla tua via") rende memoria all'alpinista Renzo Tonelli morto tragicamente in un incidente stradale nel 1973. Tonelli fu uno degli ideatori e uno dei soci più attivi nella costruzione dell'itinerario.
La ferrata non presenta elevate difficoltà tecniche ma non deve essere sottovalutata; notevole è infatti il dislivello complessivo. Scale esposte, lunghe e faticose nonché una discesa 'interminabile' richiedono all'escursionista un particolare impegno.
Attacco della ferrata
Gran parte dei parcheggi di Riva del Garda sono a pagamento. E' possibile lasciare la macchina gratuitamente e senza vincoli di orario in via Luigi Negrelli, proprio di fronte alla chiesa.
Da qui seguire la via Trento in direzione di Brescia (Strada Statale 45Bis) che dopo poco diviene Viale Giuseppe Canella e in seguito via Monte Oro. Raggiunta una rotonda (presente una galleria) imboccare la via al Bastione (cartello turistico "Passeggiata al Bastione").
Lungo questa strada lastricata che sale repentinamente a zig-zag corre il sentiero n. 402 che in breve porta al Bastione (211 Mt.). Pochi metri prima di raggiungerlo sulla destra si stacca
il sentiero n. 404 che sale in direzione della chiesetta di Santa Barbara e all'omonimo rifugio posto poco sotto la stessa (560 Mt.).
Oltrepassato il rifugio e poco prima di raggiungere la chiesetta prendere il sentiero a destra che conduce all'attacco della ferrata (n. 404B).
Descrizione della ferrata
Superare dei brevi salti rocciosi (due tratti protetti con cavi metallici). Per circa 200 metri seguire una traccia (ometti) che risale un'ampia terrazza con alberi. Raggiunta la parete, superarla sfruttando le due scale (a metà è presente un terrazzino per poter riposare - le scale non sono in grado di reggere più di tre persone contemporaneamente).
Una successiva terrazza consente di portarsi agevolmente verso una successione di scale molto lunghe (e faticose) posizionate lungo una sequenza di diedri che terminano in corrispondenza di un'altra terrazza. Mediante un sentierino raggiungere il filo di cresta che consente di portarsi verso un evidente pilastro (ultimo salto roccioso della ferrata). Qui è possibile abbandonare l'itinerario seguendo una traccia di sentiero che sale verso sinistra. Occorre però tenere presente che le maggiori difficoltà sono già state superate. Una successione di tre brevi scale conduce alla vetta della cima SAT (bandiera metallica e libro di via).
Discesa
Dalla vetta abbassarsi sul il versante opposto (presenti dei cavi metallici) sino a raggiungere una sella (piazzola dell'elicottero)
dalla quale si segue il sentiero in salita sino ad un bivio.
Prendere a destra (viso a monte - sentiero dei Crazidei n. 418) che inizia a perdere repentinamente quota e che conduce ad una strada sterrata (sentiero della Pinza - n. 402). Costeggiare le pareti (verso destra) sino a raggiungere il sentiero percorso durante l'avvicinamento e mediante quest'ultimo rientrare al parcheggio. |
Note |
La ferrata era già stata percorsa da Omar e Guglielmo nel settembre 2001. |
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Salendo si ha un'ottima visuale del lago di Garda |
Diego lungo la prima scala |
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Giochi d'ombra lungo le ripide scale |
Diego sulla cresta che conduce all'ultimo salto |
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Il tracciato della ferrata sull'imponente parete est del Monte Rocchetta |
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