Descrizione generale
Itinerario aperto da Marco Furlani e L. Pulatti il 21 febbraio 1980. Si tratta della prima via tracciata su questa grandiosa parete: quella del Primo Pilastro del Monte Casale. Il Primo Pilastro a sua volta si divide in Pilastro Giusti e Pilastro Cristina prendendo appunto il nome da questa via. Arrampicata prevalentemente in diedri e fessure con roccia nel complesso molto buona ma sempre da valutare e con chiodatura tradizionale.
Attacco, descrizione della via
Da Arco percorre la Valle del Sarca in direzione Trento. Raggiunta
la frazione di Pietramurata parcheggiare vicino alla cava sotto le
pareti del Monte Casale e poi imboccare il sentiero ben visibile
(indicazione per la ferrata "Che Guevara") che costeggia il fianco
sinistro della cava. Poi il
sentiero entra nel bosco ed inizia a salire verso sinistra. Alzati di quota si prosegue verso destra sotto le pareti (è comunque visibile una traccia). E' ben identificabile una lunga terrazza erbosa sul fianco sinistro del Primo Pilastro. Sul suo limite sinistro scende un colatoio. L'attacco è situato proprio alla sua base (bollo rosso).
1° tiro:
superare il muretto e poi proseguire nel colatoio. Gli ultimi metri, molto lisci e più verticali, si aggirano leggermente sulla destra raggiungendo così la terrazza dove si sosta (2 spit). 55 Mt., V+, III, IV-, 3 chiodi, 1 spit.
Percorrere tutta la terrazza verso destra fino alla base di un profondo camino dove si sosta (1 chiodo con cordone). Circa 200 Mt., I.
2° tiro:
salire nel fondo del camino. Dopo un tratto verticale il camino termina e si sosta (2 chiodi+cordone) leggermente sulla destra.
50 Mt.,
III, V+, 2 chiodi con cordone, 2 sassi incastrati con cordone, 1 radice con cordone.
3° tiro:
superare la terrazza detritica obliquando decisamente verso destra per poi tornare a sinistra sino alla sosta (2 chiodi+cordone) posta alla base di una placchetta e del successivo diedrino bianco. 35 Mt., II, III.
4° tiro:
superare la placchetta e poi spostarsi a destra nel bel diedrino bianco che si risale. Al suo termine per salti rocciosi sino alla base del camino dove si sosta (massi incastrati con cordoni). 30 Mt., VI-, III,
2 chiodi (1 dei quali con cordone), 1 spuntone con cordone.
5° tiro:
salire nel camino e dopo i primi metri uscirne a destra. Seguire la fessura sino alla selletta dove si sosta (1 spit).
25
Mt., V, 1 chiodo, 2 sassi incastrati con cordone, 1 spuntone con cordone.
6° tiro:
traversare a destra 6-7 metri sino alla base del diedro/camino. Risalirlo sino alla sosta (1 chiodo con cordone) posta su un piccolo terrazzino sulla destra. Noi abbiamo sbagliato ed abbiamo seguito la fessura gialla a destra della sosta fin sotto la zona strapiombante. Qui abbiamo traversato a destra sino alla sosta
corretta. 25 Mt., V, 1 chiodo sulla via corretta. La nostra variante V+ da proteggere.
7° tiro:
superare il diedrino, a sinistra della sosta, chiuso da un piccolo strapiombo e poi proseguire per fessura sino al suo termine dove si trova un terrazzino inclinato. Nel suo punto più alto si sosta (1 spit). 35 Mt., V+, 2 sassi incastrati con cordone, 1 cordone incastrato in fessura.
8° tiro:
salire la fessura sino un'evidente zona franata. Spostarsi a sinistra e salire per canalino sino una terrazza con piante. Nel suo punto più alto si trova un grosso spuntone sul quale sostare (cordino). 45 Mt., VI-, IV, II, 2 sassi incastrati con cordone.
9° tiro:
salire la fessura a sinistra della sosta. Dopo i primi metri molto verticali si obliqua a sinistra e poi per blocchi si raggiunge la terrazza con pianta dove si sosta (da attrezzare). 40 Mt., VI, V+, III, 1 chiodo, 1 sasso incastrato con cordone.
10° tiro:
alzarsi fin oltre la pianta cresciuta nel diedro. Da qui la via originale obliqua verso destra e poi segue la crestina verso sinistra sino al bosco sommitale ma la qualità della roccia non è delle migliori. Noi abbiamo seguito il diedro sino al suo termine dove si sosta su pianta (da attrezzare). 35 Mt., V-, V+, 1 chiodo, 3 sassi incastrati con cordone.
Discesa
Traversare nel bosco verso destra e abbassarsi un poco fino ad arrivare alla
strada forestale che si segue in direzione di Sarche (destra, viso a monte) sino ad un bivio con delle paline. Seguire le indicazioni per Sarche e, tramite sentiero che scende più ripidamente nel bosco, si raggiunge la strada asfaltata che porta a Madonna di Campiglio.
Da qui è consigliato l’autostop; in alternativa dovrebbe essere
presente un sentiero o strada forestale che evita di arrivare al
parcheggio della cava su strada asfaltata. 2 ore se fatta interamente
a piedi fino al parcheggio della cava.
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