Descrizione generale
Punto di maggior interesse di questa escursione risulta essere il panorama: spettacolare in alcuni punti, specialmente verso il lago. Il percorso si sviluppa inizialmente nella stretta e ripida Valle Meria, per poi sfruttare alcune crestine e facili salti rocciosi e portarsi con un sentiero attrezzato piuttosto discontinuo sulla sommità dello Zucco Sileggio. Da qui si prosegue per boschi e pratoni verso il poco frequentato Monte Palagia dal quale godere di altri bellissimi scorci, oltre che sul lago, anche sul vicino Sasso Cavallo. Lunga e con vari saliscendi sarà anche la discesa.
Descrizione percorso
Oltrepassato Lecco, per chi proviene da sud, si arriva a Mandello Lario. Da qui si sale verso Somana e poi Sonvico dove termina la strada. Lasciata l'auto nei pressi di alcune evidenti indicazioni di sentieri della zona (attenzione ai parcheggi riservati ai residenti!!), si prende il sentiero n. 15 per il rifugio Bietti. Questo, dopo essere passato tra le ultime case dell'abitato ed essere salito tra cascinette ed orti, entra in un bosco misto. Lungo il percorso si trovano le stazioni di una lunga Via Crucis che termina nei pressi della panoramica Chiesa di Santa Maria. Prima di arrivare alla chiesa, ci imbattiamo in una bella santella a circa 600 Mt. di quota dove il panorama si apre sulla vallata davanti a noi. Superata la chiesa, il sentiero si spiana. Ad una palina poco distante, deviamo verso sinistra lungo il sentiero 17B per lo Zucco di Sileggio. Saliamo ripidamente tra erba e cespugli fino ad una teleferica. Proseguiamo su terreno ripido e ricco di noccioli, seguendo alcuni evidenti paletti metallici azzurri. Un breve tratto gradinato ci conduce agli ampi prati soprastanti, puntinati di cespugli e rari abeti. Nei pressi di uno di questi abeti, iniziano le prime facili rocce gradinate, dove in alcuni punti sono poste delle catene di scarsa utilità. Le rocce gradinate si alternano a facili placchette appoggiate. Dopo un breve tratto nel bosco, affrontiamo un traversino a sinistra su traccia resa scivolosa dalle foglie. Passiamo poco sotto ad una cavità rocciosa che possiamo brevemente visitare. Torniamo sul sottostante sentierino e subito ci troviamo di fronte un bel traverso roccioso che sale in diagonale. Qui termina il primo tratto attrezzato. Ora arranchiamo su ripida traccia tra bosco e prati fino ad una prima sommità dalla quale godere di un bel panorama sul lago di Lecco. Siamo ora sullo Zucco di Tura. Da qui scendiamo su traccia di sentiero erboso fino ad una ampia sella pratosa con una palina in ferro. Da qui si risale fino ad un breve tratto di crestina pianeggiante, sempre su erba. Arriviamo ora ai piedi di un bel saltino roccioso, attrezzato e divertente. Due o tre rapidi passi su roccia ed usciamo nuovamente su erba. Procediamo verso l'evidente pizzo davanti a noi: il Sileggio. Arrivati sotto la sua parte finale, dobbiamo risalire due scale metalliche (la prima perfettamente verticale, raccordata alla seconda, che è un po' più appoggiata, in un camino appena accennato) alte nel complesso circa 40 metri in tutto. Le scale permettono di vincere artificialmente la verticale paretina che termina a poche decine di metri dalla croce di vetta. Usciti dalla seconda scala, infatti, percorriamo il breve tratto di sentiero serpeggiante tra cespugli e piante. Dalla croce il panorama si apre verso tutte le direzioni. Continuiamo ora lungo la facile cresta per andare verso il Monte Palagia. Scendiamo tra faggi fino al vicino bivacco Sforza e da qui sempre in discesa verso una evidente sella, posta decisamente più in basso. Il sentiero è ripido e scivoloso. Giunti alla sella, troviamo una palina metallica. Seguiamo le indicazioni per la bocchetta di Calivazzo (sentiero 17A), risalendo un ripido tratto di sentiero tra bellissime betulle e ampie viste sulle montagne nella zona del Sasso Cavallo. Successivamente il sentiero diviene pianeggiante e procede in mezzacosta tra ripidi prati puntinati di rare piante. In lontananza, dinanzi a noi, si vede anche il Pizzo Eghen. Arriviamo in breve ad una ampia e luminosa sella dove troviamo una bacheca con varie descrizioni ed informazioni riguardanti la zona. Da qui deviamo decisamente verso sinistra e su labilissima traccia quasi non visibile, rimontiamo un fitto bosco misto. Il percorso è logico e rimane molto vicino al baratro alla nostra sinistra. Il circa 20 minuti di salita arriviamo sulla cima del Monte Palagia, circondata dal fitto bosco di faggi, dove una minuscola croce altra circa 20 cm ci attende, assieme ad un bellissimo e rilassante panorama verso la Punta di Bellagio. In lontananza è anche ben visibile lo Zucco Sileggio e l'itinerario percorso da lì fino al Palagia.
Discesa
Tornati alla sella con la bacheca in legno, prendiamo il sentiero centrale che scende leggermente, ignorando quello di sinistra che porta all'Eghen e quello di destra che torna al Sileggio (fatto in precedenza). Scendiamo comodamente tra prati e piante. Bella la vista su Sasso Cavallo. Entrati in un valloncello boscoso, lo discendiamo tra faggi e sassi affioranti. fino ad una cascina posta all'inizio di una ampia radura erbosa nella quale si trovano altre belle cascine. Nei pressi della costruzione ristrutturata più in basso, prendiamo il sentiero che sale verso destra ed in breve ci riporta nel bosco. Continuiamo ora seguendo l'evidente sentiero che con svariati saliscendi ci riporta verso Sonvico, da qui ancora piuttosto lontano. Il sentiero alterna tratti boscosi ad altri più aperti, tratti in salita ed altri in falsopiano; superiamo svariate cascine e baite nonché piccoli agglomerati di rustici. Alcune paline ci confortano sulla correttezza del percorso ed indicano come direzione da seguire Somana. Superato un tratto di sentiero con parapetto in metallo, attraversiamo anche una microscopica pietraia ed un successivo tratto con protezione in metallo. Poco dopo eccoci di nuovo al cospetto della chiesa di Santa Maria. Da qui ridiscendiamo il sentiero fatto in salita con le stazioni della Via Crucis per giungere in beve all'auto. |