Torre Venezia - Via Castiglioni/Kahn

 
Zona Montuosa Civetta Località di partenza Listolade di Agordo (BL)
Quota Partenza 1137 Mt. Quota di arrivo 2337 Mt.
Dislivello totale +579 Mt. per il rifugio Vazzoler
+330 Mt. dal rifugio all'attacco
+241 Mt. la via (305 lo sviluppo +50 di roccette)
Sentieri utilizzati n. 560
Ore di salita 1 h. 10' per il Rifugio Vazzoler
45' per l'attacco
4 h. la via
Ore di discesa 1 h. 45' fino al rifugio
40' dal rifugio al parcheggio
Esposizione Ovest Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 10/07/2015 Difficoltà IV+, V-
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Antonio.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata soleggiata e calda. I sentieri che si percorrono (prima per il rifugio e poi per l'attacco) sono evidenti. La roccia in via è ottima. Non ripetere la via dopo recenti piogge per via del camino dell'ottavo tiro che può risultare umido.

Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
Al rifugio Vazzoler c'è una fontana.
Punti di appoggio
Rifugio Vazzoler (1714 Mt.).
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale dotazione alpinistica. Portare friend per integrare.
Descrizione dell'arrampicata

Descrizione generale
Itinerario aperto da Ettore Castiglioni e Giorgio Kahn il 12 luglio del 1929 che sale la parete ovest dell'imponente Torre Venezia. La via presenta un andamento un po' tortuoso ma molto logico e di soddisfazione. Il camino dell'ottavo tiro, nonostante presenti difficoltà contenute è abbastanza impegnativo, specie se bagnato.
Attacco, descrizione della via
Da Agordo imboccare la strada statale n. 203 in direzione di Cencenighe. Raggiunta la frazione Listolade seguire le indicazioni che si incontrano sulla destra che indicano il rifugio Vazzoler e la Val Corpassa. Parcheggiare in corrispondenza della Capanna Trieste. Da qui proseguire a piedi lungo la strada sterrata seguendo le indicazioni per il rifugio Vazzoler. Oltrepassato quest'ultimo, si segue il sentiero n. 560 che porta al rifugio Tissi. Ad un certo punto il sentiero lascia la strada carrozzabile e inizia a guadagnare lentamente quota sino a raggiungere un ampio spiazzo, il Pian di Pelsa, situato completamente ad Ovest della Torre Venezia. Qui si abbandona il sentiero e si punta seguendo le piccole tracce alla base della Punta Agordo (situata a sinistra della Torre Venezia), raggiunta la quale si traversa verso destra seguendo una piccola traccia sino ad imboccare il canalone che divide le due strutture. Si risale il canalone sino alla cengia con mughi che divide la parete (già ben visibile dal Pian di Pelsa). Questa cengia permettere di raggiungere gli attacchi delle vie Andrich/Faè e Ratti/Panzeri. Non imboccarla ma alzarsi ancora per pochi metri nel canale sino alla base di un diedro inclinato.

1° tiro:
salire il diedro sino al suo termine e piegare a destra. Continuare lungo una rampa/diedro appoggiata sino alla sosta (2 chiodi+cordino) posta all'interno di una nicchia nera. A sinistra della nicchia attacca la via Livanos. 35 Mt., III+, III.

2° tiro:
traversare a destra in leggera salita. Superare una fessura e sostare (2 chiodi+cordone) poco dopo aver doppiato uno spigolino.
30 Mt., III, IV-, IV, 3 clessidre di cui 1 con cordone.

3° tiro:
spostarsi a destra e risalire un diedrino. Raggiunta una vaga nicchia gialla, ignorare una sosta (3 chiodi+cordone - attacco della variante Soldà - 3 tiri, massimo V) e traversare a destra (esposto) sino alla sosta (1 chiodo+clessidra+cordone).
20 Mt., IV, III+, 3 clessidre di cui 1 con cordone, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (3 chiodi+cordone).

4° tiro:
dalla sosta alzarsi in verticale mediante rocce facili e sostare (2 chiodi+cordone) su di un comodo terrazzo alla base di un camino.
20 Mt., III+.

5° tiro:
salire il camino con un passo di difficile lettura all'inizio. Le difficoltà calano man mano si sale. Dopo circa 50 Mt., spostarsi sulla destra e seguire un canale fino ad un terrazzino dove si sosta (2 chiodi+cordone). E' possibile dividere la lunghezza sostando su una clessidra da attrezzare a circa 40 metri. 60 Mt., IV, III, 1 clessidra con cordone.

6° tiro:
salire il canale e poi il diedrino a destra. Al suo termine rocce rotte conducono facilmente alla sosta (3 chiodi+cordone+maglia rapida) posta a sinistra del camino. 40 Mt., III, IV, III.

7° tiro:
salire il camino passando sotto il masso incastrato. Dopo altri 10 metri uscire a sinistra in direzione dello spigolo dove si sosta sulla sinistra (3 chiodi+cordini). 25 Mt., III+, 2 chiodi, 1 clessidra.

8° tiro:
lunghezza chiave della via (spesso umida). Salire il camino molto stretto (conviene lasciare lo zaino al compagno) e al termine spostarsi a desta; salire rocce più semplici sino ad un comodo terrazzino dove si sosta (3 chiodi).
30 Mt., V-, 5 chiodi, 3 clessidre di cui 2 con cordone.

9° tiro:
alzarsi sopra la sosta e ignorare il diedro (chiodo visibile). Aggirare lo spigolo di destra e seguire la comoda cengia. Attrezzare una sosta poco prima del canale. 40 Mt., III, I, 1 chiodo.

10° tiro:
rimontare le rocce rotte e uscire sulla terrazza detritica che precede la vetta. 5 Mt., III+.

Si seguono ora la traccia di sentiero e gli ometti verso destra (viso a monte) che conducono facilmente in vetta.
Discesa
Dalla vetta scendere verso sud lungo una traccia di sentiero (ometti) che piega poi a nord aggirando così la sommità della Torre Venezia. Ad un certo punto sulla parete s'incontrano delle frecce rosse (anche ometto a terra) che indicano il punto in cui bisogna abbandonare il sentiero principale sulla cengia per seguire una piccola traccia che si abbassa sino ad incontrare il primo ancoraggio delle doppie (molto esposto - assicurarsi).
Effettuare poi le seguenti calate tutte (anche quelle intermedie da noi saltate) su anelli cementati:
1a. doppia: 55 Mt. (unione di 3 calate: 20 Mt. + 20 Mt. + 15 Mt.)
2a. doppia: 55 Mt. (unione di 3 calate: 20 Mt. + 20 Mt. + 15 Mt.)
Con questa calata si raggiunge un grande riquadro rosso. Da qui si segue la traccia di sentiero (bolli e ometti) che discende lungo il canale che divide la Torre Venezia dal Torrione delle Mede (II, passo di III) sino a raggiungere un muro verticale (V-) dal quale si effettua una calata di 5 metri. L'anello cementato si trova sulla destra scendendo. Proseguire poi lungo la traccia sino ad arrivare al Rifugio Vazzoler e da qui al parcheggio.

Commenti vari
Evitare di percorrere la via dopo recenti piogge.
   

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Prima lunghezza

Simona sul traverso del terzo tiro

   

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Antonio

Will inizia a salire l'ottavo tiro

   

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Antonio striscia nel camino seguito da Simona Antonio soddisfatto in vetta
   
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In vetta alla Torre Venezia

La Torre Venezia con i tracciati delle vie:
Andrich/Faè e Castiglioni/Kahn