Monte Avaro e Monte Valletto

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Piani dell'Avaro - Cusio (BG)
Quota partenza 1700 Mt. circa Quota di arrivo 2080 Mt. (M. Avaro) - 2371 (M. Valletto)
Dislivello totale

+800 Mt. circa

Data di uscita 31/08/2013
Ore di salita 1 h. per il M. Avaro
1 h. 40' dal M. Avaro al M. Valletto
Ore di discesa 1 h. 45'
Sentieri utilizzati n. 109, 109a, 101 Giudizio sull'escursione Bella
Sass Balòss presenti Omar Difficoltà E fino al M. Avaro, EE fino al M. Valletto
Condizioni climatiche e dei sentieri
Fresca giornata di fine estate. Luminosa e limpida durante le prime ore del mattino. Più tardi una fitta coltre di nuvole basse ha nascosto panorama e vette, come spesso accade in questa zona. Sentieri ben segnalati ed evidenti fino all'Avaro e scendendo nella Valle del Valletto. Dalla zona dei grandi massi, salendo verso il Valletto, il sentiero diviene traccia poco visibile ed i bolli spariscono quasi del tutto; sono comunque presenti alcuni ometti. Ometti che diventano numerosi nell'ultima parte della salita quando la traccia diviene sempre più esigua.
Eventuali pericoli
Attenzione solamente all'ultima parte della salita al Valletto in caso di pioggia o terreno bagnato in quanto potrebbe esserci qualche problema sulla traccia scivolosa ed un poco esposta.
Presenza di acqua
Acqua nel parcheggio prima del rifugio Piani dell'Avaro ed al vicino rifugio stesso. Troverete poi numerosi corsi d'acqua, ma vista l'elevata concentrazione di animali al pascolo, sconsiglio fortemente di bere da tali fonti.
Punti di appoggio

A parte alcune baite in zona Piani dell'Avaro ed il ristorante-rifugio omonimo, non troviamo nulla fino alla cima del Monte Avaro. Scendendo da quest'ultima verso la Valle del Valletto sotto il Valletto stesso, possiamo cercare rifugio tra enormi massi sotto i quali sono stati creati dei ripari di fortuna in caso di maltempo, poi più nulla.

Materiale necessario oltre al tradizionale
Nessuno.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Escursione divisibile in due parti: la salita al monte Avaro e quella al monte Valletto. Facile, breve e adatta a tutti (anche a famiglie con bambini) la prima che porta sulla erbosa cima del Monte Avaro dalla quale si può godere senza troppa fatica un panorama ampissimo e molto bello, specialmente sulla zona del rifugio Benigni. Più impegnativa e per escursionisti esperti la seconda che con alcuni passaggi un poco esposti e un tortuoso percorso finale su terreno sdrucciolevole permette di salire sulla poco frequentata vetta del Monte Valletto, panoramica e di sicura gratificazione. Le difficoltà sono comunque contenute e limitate alla parte finale della salita.
Descrizione percorso
In alta Val Brembana, si raggiunge il paese di Cusio e da qui si seguono le indicazioni per i Piani dell'Avaro che si raggiungono dopo circa 6 km di tornanti. Qui arrivati si parcheggia l'auto in un ampio parcheggio poco prima del rifugio-albergo dell'Avaro. Si cammina ora sull'ampia strada sterrata che porta proprio al rifugio che si raggiunge in circa 200 Mt. di passeggiata. Dal rifugio si scende verso destra (cartello indicatore del sentiero 109) sempre su ampia sterrata compiendo un giro da destra verso sinistra (è possibile tagliare per i pascoli se non sono presenti i recinti provvisori delle mandrie in alpeggio). Il percorso è facile e comodo tra pascoli e belle baite o casere. In 20 minuti arriverete al bivio per i laghi di Ponteranica verso destra. Noi proseguiamo invece verso sinistra (sentiero 109 A e incrocio sentiero 101). Dopo pochi metri superiamo un acquedotto e dopo altri 100 Mt. abbandoniamo l'ampio sentiero sterrato deviando a destra (sempre sentiero 109 A) su un serpeggiante sentierino in mezzo ai prati che in poco tempo ci fa guadagnare quota verso il colle del Monte Avaro al quale arriviamo in circa 25 minuti, passando poco prima per un recinto di pietra e costeggiando un gradone roccioso alla nostra sinistra. Poco prima del colletto, senza sentiero segnalato, parte la breve deviazione per la cima del Monte Avaro verso sinistra. La seguiamo su traccia tra l'erba e in circa 5 minuti e con un paio di saliscendi rilassanti sull'ampia dorsale, arriviamo al cospetto del grande ometto di pietre che segna la prima vetta ( 1h dal parcheggio). Il panorama è ampio e spettacolare. Torniamo ora al colletto, poco sotto il quale troviamo un piccola pozza d'acqua. Al colletto si prende il sentiero 101, verso sinistra, che inizia a scendere verso la valle del Valletto, per portarci in una bella conca racchiusa dalle pendici del Monte di Sopra e del Monte Valletto. Al centro della conca arriveremo dopo circa 5 minuti di discesa su sentierino facile e comodo. Qui ci imbattiamo in una serie di enormi massi caduti dall'alto sotto alcuni dei quali sono stati creati dei ripari di fortuna. E' possibile arrivare ai massi anche seguendo un traccetta che si stacca pochi metri dopo l'inizio della discesa lungo il 101. Prendendo questa traccetta , si rimane più alti ed in mezzacosta rispetto al sentiero originale, si cammina su un piccolo ghiaioncello e ci si ricongiunge al 101 poco prima dei massi. In ogni caso, superati i primi tre-quattro ciclopici massi, su di una roccia a destra si legge l'acronimo M.V. 25 con una freccia che ci indica di deviare verso destra, passare tra alcuni massi e iniziare una salita a tornantini su erba per portarci sulla cresta in alto sopra di noi. Il percorso è facile e logico, e punta alla suddetta cresta erbosa. Qui arrivati, la si segue verso destra ed in breve si arriva sulla cima del Monte di Sopra (2269 Mt.) da dove il panorama inizia a essere ampio ed affascinante: dalle Grigne fino al Disgrazia. Dalla erbosa cima del Monte di Sopra si scende lungo la cresta opposta a quella di salita e giunti ad una prima selletta , si comincia a risalire verso il Valletto. Dopo i primi metri con alcune facili roccette, si alternano tratti più o meno ripidi, sempre tra erba e pietre. La traccia è ben visibile anche se esile. Quando questa piega sotto la cresta verso destra rimanendo a mezzacosta, noi invece procediamo sempre sul suo filo camminando prima in salita e poi affrontando un bel tratto pianeggiante seguito da un saltino verso il basso che ci riporta alla traccia originale che proviene dalla nostra destra. Ora si sale brevemente verso la base di un grosso torrione tozzo che si aggira verso sinistra per portarsi poi di nuovo in cresta una volta superato questo ostacolo. Segue un breve tratto pianeggiante (dove sono presenti alcune placche inclinate da evitare in caso di pioggia) che conduce alla base della cima vera e propria. Si procede ora su terreno sdrucciolevole ma non esposto, tra facili roccette (evitabili, ma molto divertenti da affrontare), tornantini friabili e brevi salti rocciosi. Passati accanto ad un grande torrione che sale dal vallone sottostante, si continua verso sinistra e con altri due tornantini si perviene su una specie di spalletta dove è presente un bastone conficcato tra i sassi. Da qui si può proseguire sulla traccetta zigzagante (riccamente coperta da feci di capre…), oppure seguire l'ardita cresta a destra che consente con una certa esposizione ed un paio di passaggi delicati di arrivare al cospetto della piccola croce in ferro della cima. Da qui il panorama a strapiombo sui sottostanti laghetti di Ponteranica è emozionante, così come quello sui monti circostanti.
Discesa
Percorrere a ritroso l'itinerario di salita.

Note
Avendo un paio di ore in più a disposizione si potrebbe, durante il ritorno, al colletto dell'avaro, dirigersi verso i bellissimi laghetti di Ponteranica e da lì tornare all'auto lungo il 109. Per gli appassionati di sassismo, i grandi massi nella valle del Valletto potrebbero risultare interessanti e divertenti vista la loro dimensione (alcuni sono altri anche 5-6 Mt. ) e la loro tipologia di roccia ruvida e ben appigliata.
Commenti vari
Mi siano permesse ancora due parole sul Monte Valletto la cui vetta pare difficilmente raggiungibile per chi la guarda dal basso. Le sue ardite forme, ed il suo profilo costellato da torrioni e pilastri sembrano sbarrare la salita alla cima. Solo quando ci si trova sotto quest'ultima si intuisce la non difficile, anche se tutt'altro che banale, via di accesso alla piccola croce di vetta.
   
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Nebbia all'alba in Val Brembana
Cima del Monte Avaro
   
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Cima del Monte di Sopra e cresta per il Valletto
La parte finale verso il Valletto
   
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Omar sul monte Valletto
I laghetti di Ponteranica
   
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La zona dei grandi massi
   
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