Val Febbraro - Cascata del Borghetto

 
Zona montuosa Alpi Retiche Meridionali Località di partenza Isola - Località Cà Raseri (SO)
Quota partenza 1360 Mt. Quota di arrivo 1725 Mt. (termine cascata)
Dislivello totale +195 Mt. per l'attacco
+170 Mt. la cascata (220 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati n. C19
Ore di salita 40' per l'attacco
3 h.
Ore di discesa 40' le doppie
40' il rientro al parcheggio
Data di uscita 06/02/2021 Giudizio sull'ascensione Ottima
Sass Balòss presenti Bertoldo Difficoltà 3, passi di 4
Amici presenti
Paolo, Silvano e Tiziano.
Condizioni climatiche, dei sentieri e del ghiaccio

Giornata con cielo leggermente velato e temperature piuttosto alte.
L'avvicinamento corre per buona parte lungo una strada, sovente frequentata da scialpinisti e ciaspolatori. L'ultimo tratto, quello che attraversa il torrente e sale all'attacco della cascata è di solito ben tracciato. Ghiaccio plastico lungo tutta la salita; la parte centrale della cascata presentava finestre abbastanza grandi.

Eventuali pericoli
Soliti pericoli dovuti all'arrampicata su ghiaccio.
Presenza di acqua
Si trova una fontana al bivio, dove c'è l'abitato di Borghetto.
Punti di appoggio
Eventualmente il piccolo abitato di Borghetto, sempre che qualcuno ha la casa aperta in inverno. Comunque la cascata si raggiunge in meno di un'ora di cammino se il sentiero è tracciato.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Solito materiale per arrampicata su ghiaccio. 2 corde da 60 Mt. per la discesa in corda doppia.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
La Val Febbraro è una valle che si dirama dalla Valle Spluga e che ha il suo imbocco a Ovest/Sud-Ovest del comune di Isola. Le sue temperature decisamente fredde durante il periodo invernale consento la formazione di numerose colate di ghiaccio piuttosto duraturo (presenti su entrambi i versanti della valle).
La Cascata grande di Borghetto, questo l'esatto nome per indicare il ramo centrale (e principale) venne salita nell'inverno del 1982 da Egidio, Luciano e Pio Guanella e presenta un dislivello di circa 200 metri.
Si tratta di una cascata di flusso molto frequentata; alla sua base spesso sono presenti che corsi che operano in moulinette.
Attacco, descrizione della cascata
Imboccare la statale n. 36 che conduce al Passo dello Spluga. Oltrepassato Campodolcino (SO) svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per Isola. La strada perde leggermente quota e attraversa il fiume Liro. Alle porte di Isola in corrispondenza di un laghetto (che noi abbiamo trovato in parte ghiacciato) vi è un posteggio. Solitamente la strada è pulita e si può raggiungere in auto la località Mottaletta (dove termina anche la carrozzabile). Da qui imboccare la strada sulla sinistra (divieto d'accesso alle macchine nel periodo invernale) che sale dolcemente fino a un primo gruppo di case che formano la borgata di Canto. Continuare lungo la strada fino ad entrare nella borgata Cà Raseri. Poco dopo deviare a sinistra (cartello Cascata Val Febbrario in corrispondenza di una fontana). Oltrepassare il ponte e compiere, grazie a un tornante, una curva a destra. Seguire la strada ignorando, dopo alcune decine di metri una deviazione a sinistra (cartello di divieto d'accesso). Continuare dritti e costeggiare il fiume sino a superare un cartello con la scritta "Val Febbraro". Proseguire fino a raggiungere un ponte. Qui abbandonare la strada principale (sulla destra è già visibile la cascata del Borghetto) e traversare il pianoro a destra, superare una striscia di abeti, superare il torrente e risalire fino alla base della cascata.

1° tiro:
attaccare sul fianco destro del ramo principale della cascata e superare un primo muretto verticale, uno spostamento a sinistra permette di raggiungere una zona più adagiata. Continuare superando risalti meno impegnativi fino allo scivolo nevoso, oltre il quale si trova la sosta (albero+cordini+maglia rapida). 55 Mt., 3, 2.

2° tiro:
spostarsi a sinistra e risalire la terrazza fino a raggiungere la base del grande salto. Sostare sulla destra (viti). 55 Mt., 1.

3° tiro:
lunghezza chiave della salita. Salire in verticale a sinistra della sosta superando, prima del termine del muro, una sequenza impegnativa. Sostare poco dopo in corrispondenza di un comodo ripiano (albero+cordini+chiodo). 55 Mt., 3+, 4.

4° tiro:
salire a sinistra la breve colata di ghiaccio e raggiungere una zona pianeggiante. Attraversarla e portarsi sul versante idrografico destro. Rimontare il pendio nevoso sino a un comodo punto di sosta (albero). 55 Mt., 3, passo di 3+.
Discesa
Dalla sosta di fine via traversare verso sinistra sino a raggiungere una zona aperta. Continuare a traversare sino alla sosta di calata (albero+cordino+moschettone).
1a. calata: 55 Mt. tendendo leggermente a destra (viso a monte) sino a raggiungere la seconda sosta di calata (albero+cordino+maglia rapida);
2a. calata: 55 Mt. scendere leggermente verso sinistra (viso a monte) sino a una zona adagiata. Da qui una traccia verso sinistra (viso a valle - necessario abbassarsi) riporta alla base della cascata. Se si effettua la calata verso destra, sempre di circa 55 Mt., si raggiunge l'ampia terrazza che sovrasta la prima lunghezza. Attraversarla e raggiungere la S1 utilizzata durante la salita. Qui compiere un'ulteriore calata in corda doppia e raggiungere l'attacco.
Rientrare all'auto seguendo a ritroso il percorso dell'avvicinamento.

Altre ripetizioni
Bertoldo e Luca avevano già spiccozzato su questa cascata, con Alfio e Livio, il 4 dicembre 2005.
 
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Matteo e Paolo alla partenza Silvano sul primo tiro
   
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Silvano sul tiro chiave (L3)... ... seguito da Tiziano
   
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Paolo sul terzo tiro La linea di salita seguita