Monte Pallotto, Monte Vesta

 
Zona montuosa Prealpi Bresciane, Alto Garda Località di partenza Bollone di Valvestino (BS)
Quota partenza 750 Mt. Quota di arrivo 1.397 Mt.
Dislivello totale

+900 Mt. circa (con i saliscendi)

Data di uscita 13/04/2013
Ore di salita 2 h. 30' (fino al Monte Pallotto) Ore di discesa 2 h. 30'
Sentieri utilizzati n. 72, 73, 474   Giudizio sull'escursione Discreta
Sass Balòss presenti Omar, Gölem Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri
Giornata tersa e limpida, tipicamente primaverile. Presenza di neve a partire dai 1.000 Mt. di quota, ma non in quantità tali da rendere faticosa l'escursione. I sentieri del versante verso la Val di Vesta, dalla selletta poco sotto il Monte Pallotto, sono poco segnati e vanno un po' “interpretati”.
Eventuali pericoli
Nessuno.
Presenza di acqua
C'è una fonte d'acqua fresca sul sentiero che porta alla cascina Val Fassane.
Punti di appoggio

Dopo 50 minuti di cammino da Bollone si giunge alla cascina Val Fassane (gestita dall'Ersaf Lombardia, e usata per scopi didattici e di ricerca e monitoraggio della fauna rara), noi la abbiamo trovata aperta. Al piano terreno offre un'ampia sala con cucina a gas, suppellettili, camino con griglie, legna, tavolo, sedie, bagno con doccia. Al piano superiore due camerate con letti a castello per una ventina di posti letto totali. Poco sotto la cima del Monte Vesta, dopo 3 h. 30' di cammino, c'è la malga Vesta di Cima (privata), che grazie alla sua tettoia offre riparo dalle interperie.

Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Piacevole e poco faticosa escursione sui monti e sulle dorsali che un tempo facevano da confine tra la Repubblica di San Marco e l'impero Austro-Ungarico. Lungo il percorso si perviene a numerosi cippi (un tempo posizionati sulla linea di confine) datati 1753 (anno in cui i cartografi di Venezia da una parte, e Austria-Ungheria dall'altra, stabilirono i confini dei rispettivi territori) con una numerazione progressiva alfabetica. Interessanti gli scorci paesaggistici-naturalistici sulla Valle di Vesta e sui fiordi del Lago di Valvestino.
Descrizione percorso
Salendo da Gargnano, sul Lago di Garda, si prende la deviazione per il Lago d'Idro e Valvestino, una volta passato il lago artificiale si svolta a sinistra per Bollone, appena dopo una trattoria, in località Molino di Bollone. Poco prima di raggiungere il piccolo borgo di Bollone, in prossimità dell'ultimo tornante verso destra si stacca una stradina sterrata da cui arte il percorso; è possibile parcheggiare comodamente poche centinaia di metri più avanti. La strada sterrata (sentiero 72, ma non abbiamo visto alcun numero) perviene quasi subito ad un bivio: occorre tenere la strada bassa e pianeggiante, che passa sotto a una casa isolata e accanto a una panchina posta in posizione panoramica sul paesino di Bollone, poi inizia a compiere - rimanendo quasi sempre pianeggiante - un giro attorno ai versanti Nord, Est e poi Sud del Monte Pinel. Si transita da una sorgente d'acqua con annesso serbatoio, poi, oramai entrati nella Val Fassane, in prossimità di una curva verso destra (a 50' di cammino) è possibile scorgere al di sotto del sentiero la cascina Val Fassane, attrezzata per il pernottamento e di proprietà dell'Ersaf Lombardia. Dopo la cascina, la strada prosegue ancora un po' pianeggiante, fino ad attraversare lo zampillante torrente della Val Fassane, per poi iniziare nettamente ad aumentare di pendenza. Ora la strada è diventata una ripido sentierino che sale zigzagando mantenendo sempre una direzione Est-Ovest. Dopo un po' si dovrebbe sbucare sul sentiero 73 e seguirlo verso sinistra: ma anche qui, non abbiamo trovato sentieri evidenti pervenire dalla nostra destra. Dopo circa 2 h. 15' dalla partenza si giunge ad una selletta, delle indicazioni su un tronco suggeriscono di seguire la traccia a sinistra per la cima del Monte Pallotto. a qui infatti, in meno di 10' di facile cresta erbosa si giunge sulla cima (1365 Mt.), piccola, e molto panoramica sui monti dell'alto Garda e sulla Valvestino.
Discesa
Dalla Cima del Monte Pallotto avevamo in mente di discendere nella Val di Vesta rapidamente, senza passare dalla vicina e malga Vesta di Cima. Ritornati alla selletta sotto la cima ci è parso di riconoscere un labile traccia di passaggio nel bosco di abeti direttamente sotto la selletta: abbiamo quindi abbandonato il comodo sentiero pianeggiante che portava alla malga Vesta di Cima (il n. 73) e siamo scesi in verticale nel bosco con direzione Sud. Perdendo rapidamente quota, e non rinvenendo (dopo 3 h. dalla partenza) il sentiero che prometteva la nostra carta Kompass, ci siamo domandati se non stessimo finendo fuori strada portandoci su zone impervie da cui non fosse possibile raggiungere il fondovalle. Da un costone sporgente dal bosco poco distante abbiamo avvistato, poco sotto, la malga Vesta di Mezzo con i suoi prati: a quel punto abbiamo iniziato una traversata a mezzacosta in un bosco rado verso Ovest, ritrovandoci ben presto in un altro grande e ombroso bosco di conifere che abbiamo percorso per un po senza sbucare alla malga. Qui abbiamo cambiato definitivamente itinerario, puntando alla cima del Monte Vesta. Tenendo un percorso rettilineo verso Nord siamo presto usciti dal fitto del bosco, arrivando agli ampi pascoli attorno alla malga Vesta di Cima
(1280 Mt.), che abbiamo raggiunto dopo 3 h. 30' di cammino. La malga, posta proprio sull'antico confine, è stata edificata nei pressi dei ruderi (visibili) della vecchia dogana. Di fianco alla malga si trova l'ennesimo cippo di confine datato 1753, e poco sotto, nei prati c'è una piccola pozza che un tempo, nei mesi estivi, si tingeva di rosso grazie a un fenomeno analogo a quello del più famoso lago di Tovel. Dalla malga si segue l'evidente strada sterrata verso Nord-Ovest, abbandonandola per salire sulla sommità arrotondata vel Monte Vesta (1397 Mt., poco più di 15' dalla malga), dove campeggia l'ormai immancabile cippo di confine. Dalla cima del monte si scende a Nord-Ovest fino al vicinissimo Passo di Vesta (1359 Mt.), dove una evidentissima segnaletica indica di proseguire a destra, tramite sentiero 474, in discesa per Bollone. 5 minuti dopo avere imboccato questo sentiero occorre svoltare nuovamente a destra per iniziare una rapida discesa nei boschi fino al serbatoio di acqua di Bollone, per sbucare poco dopo sulla strada asfaltata prima del paese, non lontano da dove si era parcheggiato.

Note
L'idea era - dalla cima del Monte Pallotto - di scendere alla malga Vesta di Mezzo per poi andare a visitare la caratteristica grotta “Cuel Sant”, e soprattutto percorrere la selvaggia e scenografica Valle di Vesta, percorrendo poi tutta l'articolata sponda occidentale del frastagliato lago di Valvestino fino a raggiungere Molino di Bollone. Purtroppo abbiamo perso parecchio tempo a girovagare nei boschi sotto la cima del Monte Pallotto, così abbiamo mestamente ripiegato sulla vicina cresta che da lì conduce al Monte Vesta. Peccato, ma torneremo presto per visitare (come merita) la Valle di Vesta.
Commenti vari
La Valle di Vesta, occupata per oltre un chilometro da uno dei fiordi del lago di Valvestino, è stata insignita (prima area in Lombardia) nel 1998 del titolo poco comune di “Area Wilderness”, in quanto ritenuta una delle zone più isolate e selvagge, e come tale da tutelare. Presenta una flora e una fauna di primissimo interesse, ma la cosa che più colpisce è la quasi totale mancanza di tracce di antropizzazione: fatta salvo qualche vecchia cascina isolata, non si trova nulla che possa richiamare alla mente la presenza umana; anche i sentieri, almeno nella parte più elevata (dove abbiamo girovagato noi) sono poco o nulla segnati, e per quanto abbiamo potuto constatare, ci pare che anche la mappa escursionistica Kompass palesi delle grosse lacune sui loro percorsi reali.
La lunghezza totale del percorso è di 11,4 Km. La nostra velocità media (comprese le soste) è stata di 2,20 Km/h.

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Omar sul sentiero pianeggiante verso la cascina Val Fassane
Salti d'acqua poco dopo la cascina Val Fassane
   
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Sulla cima del Monte Pallotto
Dalla Cima del Monte Pallotto, verso i rami del lago di Valvestino
   
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Scendendo dal Monte Pallotto Omar sui pascoli prima della malga Vesta di Cima


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Omar alla malga Vesta di Cima
In cima al Monte Vesta, con l'antico cippo di confine
   
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Rilievi GPS
   
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