Descrizione generale
Il Monte Pellegrino si innalza solitario nella piana in cui sorge la città di Palermo ed arriva a toccare i 600 metri di quota. Il versante Ovest è rivolto verso la città mentre quelli Nord ed Est sono rivolti verso il mare e sovrastano il paese di Mondello e le borgate dell'Addaura, di Vergine Maria e dell'Arenella. A Sud non troviamo una parete compatta ma delle fasce rocciose ed un bosco attraverso cui salgono i tornanti della strada che conduce sulla sommità del monte.
Le pareti di Valdesi costituiscono l'estremità settentrionale di
Monte Pellegrino. Si presentano come una lunga fascia rocciosa alta
70 Mt. circa che separa l'abitato di Mondello da quello dell'Addaura.
Questo itinerario si svolge sulla Parete Ovest dove è presente
la falesia principale di Palermo.
La via è stata aperta da Marco Bonamini, Roby Manfrè Scuderi l'11
aprile 1981 e rappresenta un itinerario su buona roccia che evita
abilmente i tetti con un'esposta traversata verso destra.
Attualmente la prima lunghezza è utilizzata come monotiro.
Attacco, descrizione della via
Da Palermo dirigersi verso il paese di Mondello seguendo la via
alberata del viale Diana che poi diventa viale Margherita di Savoia. Prima di raggiungere l'abitato, arrivati allo svincolo con semaforo che incrocia viale dell'Olimpo,
prendere la strada a destra che va verso l'Addaura (via Monte Ercta, indicazione per
il Santuario di Santa Rosalia). Da qui è ben
visibile a destra lo Spigolo Valdesi (con alla base la struttura in
cemento denominata bunker); a sinistra dello spigolo la parete
prosegue e poi piega a sinistra verso il mare, formando la Parete
Ovest. Parcheggiare al bordo della strada e raggiungere in breve
l'attacco posto sotto le grandi grotte, scritta alla base in rosso "cless".
Circa 30 metri più a sinistra attacca la via Papa Superstar.
1° tiro:
salire in verticale fin sotto uno strapiombino giallo che si aggira
a destra, raggiungendo una nicchia nella quale si sosta (grossa
clessidra da attrezzare). 25 Mt., V+, IV+, 1 chiodo, 1 clessidra con cordone,
7 fittoni.
2° tiro:
proseguire sul pilastrino a sinistra della sosta poi su roccia
gialla compatta puntare alla grotta dove si sosta (clessidra con
cordoni e moschettone). 20 Mt., IV+, V, 1
clessidra con cordone.
3° tiro:
traversare in leggera ascesa verso destra fino ad un diedro che si
risale sino alla piazzola di sosta (2 spit).
20 Mt., V+, V, 1 chiodo, 1 clessidra con cordone, 1 spit.
4° tiro:
obbliquare a sinistra circa 3 Mt. poi salire in verticale (è
possibile passare nel buco con minori difficoltà) fino una prima cengia
erbosa. Obliquare verso sinistra sino alla grande cengia erbosa sommitale. Qui traversare brevemente a sinistra sino alla sosta (2 spit+cordini +maglia rapida).
35 Mt., V+, V-, II, 1 spit, 1 clessidra con cordone.
Discesa
E' possibile traversare verso destra (viso a monte) tutta la cengia erbosa fino al suo termine dove si imbocca un canalone che in breve riporta alla base della parete, oppure più velocemente con un'unica corda doppia da 60 metri che è anche possibile smezzare utilizzando una delle soste presenti sia sopra che sotto al tettino. |