Valle Cavallina e Pontogna |
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Zona montuosa |
Prealpi Bresciane |
Località
di partenza |
Pezzaze (BS) |
Quota
partenza |
550 Mt. |
Quota di
arrivo |
1330 Mt. |
Dislivello
totale |
+900 Mt. circa |
Data di
uscita |
18/02/2012 |
Ore di
salita |
3 h. |
Ore di
discesa |
2 h. 30' |
Sentieri utilizzati |
n. 329, 327, 325 |
Giudizio sull'escursione |
Discreta |
Sass Balòss
presenti |
Omar, Gölem |
Difficoltà |
E |
Condizioni
climatiche e dei sentieri |
Giornata fresca e soleggiata. Sentiero 329 in Val Cavallina ghiacciato nei tratti sul torrente, non sempre facilmente identificabile. Neve su tutto il percorso basso nella valle, e sui pascoli tra malga Vivazzo e la Pontogna.
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Eventuali pericoli |
Nessuno. |
Presenza di acqua |
C'è una sorgente all'inizio della Val Cavallina, nei pressi del sentiero didattico. Durante la discesa inoltre si transita dal rif. Valtrompia (gestito dal CAI), in località Pontogna. |
Punti di appoggio |
Malga Vivazzo, malga Mattoni, rifugio Valtrompia. |
Materiale necessario oltre al tradizionale |
Nessuno. |
Caratteristiche dell'escursione |
Descrizione Generale
Bel percorso circolare, che percorso d'inverno risulta particolarmente interessante e poco battuto. La prima parte si svolge seguendo il fondo di una valle ricca d'acqua e corsi d'acqua, la parte centrale su pascoli di media montagna (splendide le fioriture in primavera), poi la discesa tra i prati i faggi della Pontogna fino a Pezzoro.
Descrizione Percorso
Si parte da Pezzaze, paese raggiungibile dalla Valtrompia, svoltando a sinistra subito dopo Lavone e tenendo la sinistra al bivio per il paese di Pezzaze (seguire la direzione Pezzoro). Parcheggiare appena pochi metri dopo che sulla sinistra si stacca la strada per Pezzoro (che da qui sale a tornanti, e sarà la nostra via di discesa), in località Ponte Frera.
Si prosegue dritti sulla strada che segue il torrente, che diventa ben presto sterrata, passando vicino a numerose caratteristiche cascine. Dopo un po' una tabella segnaletica porta con un ponticello sulla sinistra del torrente lungo un breve sentiero didattico, piacevole e sempre vicino allo spumeggiante torrente e nei paraggi di acqua sorgiva che sgorga dalla montagna, poi si riattraversa il torrente e si torna a seguire la strada sterrata, lasciandoci alle spalle le ultime cascine.
Il sentiero ora (in condizioni invernali) è a tratti difficile da interpretare, tende a proseguire seguendo ora al di qua, ora al di là il torrente, e lo risale tra noccioli e ontani fino a quando, alla confluenza con un torrentello minore si sale a destra iniziando a guadagnare nettamente quota.
Il sentiero prosegue in salita ora in un bosco fitto, poi piega a sinistra e inizia a salire a mezzacosta attraversando numerosi piccoli torrentelli che scendono in Val Cavallina. Un tratto pianeggiante tra dei bei faggi conduce al Dosso del Corno (925 Mt.), punto panoramico che si affaccia su un cascata e sulla vallata sottostante. Poco più avanti si inizia a salire a zig zag tra abeti e faggi verso malga Vivazzo (indicazioni), con un percorso a tratti un po' faticoso, alla fine si esce dal bosco raggiungendo gli ampi pascoli che circondano la malga, sbucando nei pressi di un roccolo di caccia circondato da enormi faggi (1230 Mt.).
Dalla malga, posta a nord della testata del monte Guglielmo, è possibile in poco più di mezzora raggiungere il Colle di San Zeno (con il rifugio Piardi) e svallare verso al Valle Camonica. Noi invece proseguiamo seguendo il sentiero 327 a sinistra che scende di qualche decina di metri di quota tra bellissimi abeti fino ad attraversare la Valle delle Selle, poi riprende subito a salire dolcemente raggiungendo la malga Mattoni (1270 Mt.), e uscendo poi di nuovo sugli ampissimi pascoli che già si affacciano sulla Pontogna, che si raggiungono dopo avere raggiunto la quota massima del percorso (1330 Mt.), e giungendo quindi ad una marcata ampia sella. Da qui, in una decina di minuti si scende al comodo rifugio Valtrompia (detto della Pontogna), dove è possibile rifocillarsi.
Dal rifugio si segue in discesa la strada sterrata (sentiero 325) che scende al paesino di Pezzoro, tra faggi secolari. In una mezzoretta dal rifugio Pezzoro è raggiunto, da qui si discende a Ponte Frera seguendo i 4 Km. di strada asfaltata, in altri 50 minuti. |
Note |
Interessante il breve sentiero didattico dei Carbonai, che in poche centinaia di metri illustra l'antico e faticoso mestiere del carbonaio, attività assai comune un tempo nelle nostre valli. |
Commenti vari |
Portare delle comode scarpe da ginnastica per il tratto in discesa da Pezzoro, su strada asfaltata.
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Omar sul torrente all'inizio del sentiero dei Carbonai |
Il sentiero non è sempre facilmente identificabile... |
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Sosta al Dosso Corno |
Pausa pranzo nei pressi di Malga Vivazzo |
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Sotto il versante nord del Monte Guglielmo |
I bei pascoli sopra la Malga Vivazzo |
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Ultimi metri di salita |
I prati della Pontogna, ultima tappa prima della discesa |
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Rilievi GPS |
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