Val Braone, Forcellino di Mare

 
Zona montuosa Adamello/Presanella Località di partenza Case Scalassone - Ceto (BS)
Quota partenza 1000 Mt. Quota di arrivo 2191 Mt.
Dislivello totale +1300 Mt. compresi i saliscendi Data di uscita 21/11/2004
Ore di salita 3 h. 30' Ore di discesa 2 h. 30'
Sentieri utilizzati n. 38 Giudizio sull'escursione Bella
Sass Balòss presenti Omar, Gölem Difficoltà EE
Condizioni climatiche e dei sentieri

Giornata limpidissima e molto fredda, vento assente anche sul filo di cresta. Sentieri in buono stato, semicoperti dalla neve nella parte alta.

Eventuali pericoli
Nessuno.
Presenza di acqua
Acqua presente all'abitato di Ceto, all'inizio della strada che entra in Val Paghera, poi al parcheggio alle Baite Scalassone, poi numerosi corsi d'acqua lungo la Val Braone.
Punti di appoggio
Rifugio Franco Prandini (privato, incustodito), rifugio Gheza (privato).
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nessuno.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione Generale
Piacevole e solitaria escursione lungo la pochissimo battuta Val Braone, che nei mesi invernali rimane abbandonata alla sua natura selvaggia.

Si tratta di una valle, la Val Braone, tipicamente adamellina, con ripidi costèr che precipitano levigati dal ghiacciaio fino al fondovalle, ricco di corsi d'acqua, e in questo caso di interessanti ambienti palustri di medio/alta quota.

Molto bello anche il colpo d'occhio che si gode dal Forcellino di Mare, valico che mette in comunicazione la Val Braone con la sottostante Conca del Listino, posta alla testata della Val Paghera.
Descrizione Percorso
Giunti a Breno, in media Val Camonica, proseguire per pochi chilometri verso Edolo fino alle indicazioni a destra per Ceto. Pochi tornanti e il paesello è raggiunto, proprio nei pressi delle prime case si stacca a destra una stradina con un tornante a gomito (cartelli di strada chiusa, si può comunque transitare in auto) che si addentra, con percorso molto ardito (strada a tratti dissestata) nella verdissima e profonda Val Paghera. Dopo circa 4-5 chilometri si giunge ad un bivio a quota 1.000 metri, nei pressi delle Case Scalassone, qui nello slargo si può parcheggiare.

Si segue per qualche centinaio di metri la strada che si stacca sulla destra, pianeggiante nel bosco fitto, poi una curva stretta a sinistra e la strada diviene sentiero e prende a salire, costeggiando dapprima le belle casette Scalassone (fontana), poste in una radura sotto la bellissima mole del Pizzo Badile Camuno.

Si prosegue lungo il sentiero che sale ripido a tornanti nel bosco di conifere (più sopra larici) ignorando ad un certo punto una traccia che si stacca in prossimità di un tornante verso sinistra. Il percorso è indicato da evidenti bolli, e porta piacevolmente fuori dal bosco più fitto portandosi sul fianco sinistro (orografico) della Val Braone, che da qui si apre alla vista, regalando notevoli scorci sulla Concarena e sul Pizzo Badile.

Si supera il torrente con un primo ponte in legno, poi si riprende a salire, ora meno ripidamente.

Usciti dal bosco si giunge all'inizio di una spianata contornata da larici, qui si trova un altro ponte in legno sul torrente, e una cappelletta con madonnina sulla destra. Si percorre il sentiero che si addentra nella spianata, gli alberi finiscono e la spianata si presenta di fronte, ampia e paludosa; in fondo, sotto a delle rocce, si trova la malga Foppe di Sotto (1700 Mt., 2 h.). Il sentiero giunge quasi alla malga, ma poco prima piega a destra  e si riprende a salire tra rocce e radi larici, raggiungendo su uno sbalzo dominante la piana la malga Foppe di Sopra (1950 Mt., 2 h. 45'). In un suo locale al piano terra è ricavato il rifugio Prandini, ricovero di emergenza, che noi abbiamo rinvenuto aperto e rifornito di legna.

Dopo la malga Foppe di Sopra il sentiero prosegue tra ripiani erbosi e placche di roccia salendo poco ripidamente, ben presto ci si appresta ad un altra zona pianeggiante attraversata dal torrente, poco oltre è già visibile il rifugio Gheza (2.087 Mt., 3 h 15'), posto in una bella posizione sotto la testata della valle, lo si raggiunge dopo avere attraversato il torrente.

Dal rifugio seguire la mulattiera militare che sale in diagonale verso sinistra, raggiungendo, tagliando a mezzacosta gli ampi pascoli, il Forcellino di Mare (2191 Mt., 3 h. 30'), valico da cui è possibile svallare nella Conca del Listino e nella Val Paghera. E' visibile quasi un centinaio di metri sotto il passo il minuscolo Laghetto di Mare (2.122 Mt.), proprio sul margine della conca che scende ripidissima verso il fondovalle.

Discesa
Dal Forcellino di Mare è possibile ridiscendere per il medesimo percorso fatto all'andata (come nel nostro caso), oppure scendere in Val Paghera dalla Conca del Listino (sentiero già visibile dall'alto del passo, taglia la conca in diagonale) e poi dalla località Valpaghera ripercorrere la strada in discesa fino al bivio Scalassone dove si è parcheggiato.

Note

Era nostra intenzione compiere una escursione circolare scendendo dalla Val Paghera, ma una volta scesi non senza fatica (neve abbondante) al laghetto di Mare abbiamo rinunciato non rinvenendo la prima parte del sentiero che scende, il rischio sarebbe stato il vagare per ore tra i massi innevati della Conca del Listino cercando il sentiero in basso.

Non ci è rimasto altro da fare che risalircene stanchissimi al Forcellino di Mare per ridiscendere da dove eravamo saliti. Peccato.

Commenti vari
Il percorso è valutabile con difficoltà E, noi lo classifichiamo come EE per la sua notevole lunghezza, e soprattutto perchè la parte alta era coperta da neve abbondante e parecchio faticosa.
   
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Nei pressi della spianata, vicino alla santella
Malga Foppe di Sopra, rifugio Prandini
   
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Risalendo faticosamente senza il sentiero
Poco sotto il Forcellino di Mare
   
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Eccoci al Forcellino di Mare
Il Pizzo Badile Camuno baciato dal tramonto
   
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