Descrizione
generale
Bella salita dalla linea logica e su roccia nel complesso ottima aperta da Renato Bellotto, Giorgio Roncolato e Arturo Franco Castagna il 18 maggio 1996. Percorrendo la Variante dei ciclamini si evita il tratto più duro della salita, che è poi seguito da un altro tratto più facile e infastidito dai mughi, con due belle lunghezze in placca più continue ed omogenee. Il tratto nel camino della seconda lunghezza non è da sottovalutare: obbliga a dei movimenti non banali e, in condizioni di bagnato, può dare molto filo da torcere. Fortunatamente è abbondantemente chiodato.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere il passo del Pian delle Fugazze (1162 Mt.) che collega le province di Vicenza e Trento ed imboccare la strada che conduce all'Ossario Militare. Poco dopo aver superato la Malga Cornetto (segnalata da un cartello in legno) parcheggiare sulla sinistra (a pagamento; sul lato opposto è presente una lapide datata 1918 in memoria al reparto del "Genio" dell'esercito).
Oltrepassare la strada e salire lungo prati obliquando verso destra. La traccia all'inizio non è marcata e richiede di essere cercata ma, una volta entrati nel bosco, diviene più evidente e segnalata (presenti indicazioni per il Vajo Stretto - sentiero n. 44 e 150). Giunti alla base della parete costeggiarla verso sinistra fino al canale detritico con i massi della grossa frana avvenuta il 2 dicembre 2012. Sulla parete è evidentissima, fin dal parcheggio, la grande fascia strapiombante di colore giallo che questa frana ha lasciato. L'attacco è situato un poco più a destra di questo distacco, alla base della rampa/canale che sale, inizialmente, obliqua verso destra.
1° tiro:
salire il canale fino a dove si chiude. Qui risalire la paretina di sinistra fino alla sosta (4 chiodi+cordoni+maglia rapida) poco sopra.
35 Mt., II, V, 6 chiodi.
2° tiro:
superare il camino e poi spostarsi a destra. Per roccette più semplici raggiungere una terrazza (possibile sosta). Continuare sulla placca molto fessurata, appena a sinistra di un canalino erboso, fino alla sosta (1 chiodo+2 clessidre+cordone+maglia rapida).
35 Mt., V+, II, III, 12 chiodi, 1 sosta intermedia (2 chiodi+pianta+cordone+maglia rapida).
3° tiro "Variante dei ciclamini":
la via originale a questo punto attraversa a destra superando il canalino e risalendo poi il muro compatto soprastante (visibili chiodi e cordini VI+ o A0). Noi abbiamo seguito la "variante dei ciclamini" che corre, per due lunghezze, parallela all'originale ed evita il primo tratto duro, e poi uno eccessivamente facile ed infastidito da mughi.
In verticale su bella placchetta fino uno strapiombino con grandi prese. Lo si supera e si continua ancora per placchetta e poi un vago spigoletto fino al pilastrino sul quale si sosta (2 fix+cordone+maglia rapida). 40 Mt., V, V+, III, 7 chiodi, 3 clessidre con cordone.
4° tiro "Variante dei ciclamini":
obliquare decisamente a sinistra e poi su in verticale, ritornando leggermente a destra, su rocce via via più semplici. Si continua fino a raggiungere un caminetto alla base del quale si sosta (2 chiodi+cordone).
40 Mt., V-, IV+, III, 8 clessidre con cordone, 1 sosta intermedia (2 clessidre+cordone).
5° tiro:
superare il camino e, al suo termine, spostarsi a destra superando una facile paretina. Giunti sotto una sporgenza aggirarla sulla sinistra e riportarsi a destra sullo spigolo arrotondato che si segue fino alla terrazza con sosta (1 chiodo+3 clessidre+cordone+maglia rapida, libro di via). 45 Mt., III, IV, IV+, III, 2 chiodi, 5 clessidre con cordone.
6° tiro:
non stare nel canale ma sulle roccette appena a sinistra. Continuare fino un grosso spuntone sul quale si sosta (1 chiodo+spuntone+cordone+maglia rapida). 30 Mt., II, III, II, 2 clessidre con cordone.
7° tiro:
seguire la traccia che porta in cima al pilastro e sostare (2 clessidre+cordone).
45 Mt., II, I
Discesa
Seguire la traccia verso sud (sinistra, viso a monte) fino a raggiungere un foro che si attraversa con un po' di fatica. Sosta di calata subito fuori dal foro (clessidra+cordoni+maglia rapida) oppure abbassarsi pochi metri al terrazzino sottostante dove si trova un'altra sosta (2 fix+cordone+maglia rapida). Con una breve calata raggiungere la forcella dalla quale si prosegue verso destra (viso verso la calata) aggirando un pinnacolo (II, esposto). Proseguire ora per facile traccia sino ad un'altra sosta per la calata (grosso spuntone/clessidra+cordoni+maglia rapida). Con una doppia di 15 Mt. si raggiunge il sentiero del Vajo Stretto.
Da qui esistono due possibilità:
1- (soluzione da noi adottata) risalire il canale detritico fino alla forcella dell'Emmele (1675 Mt.) dalla quale si scende alla
Strada del Re mediante il sentiero dell'Emmele (n. 175). Raggiunta la strada la si segue verso sinistra fino al parcheggio. Questa soluzione, forse leggermente più lunga, è notevolmente la più comoda. Il vajo è sovente umido e scivoloso;
2- discesa lungo il Vajo Stretto (qualche tratto con catena e una scala metallica). Ci hanno segnalato che momentaneamente (2017-18) la ferrata del Vajo Stretto è stata smantellata. Pertanto non sono più presenti le catene e la scala; il salto può essere superato mediante una calata in corda doppia (presente una sosta 3 fix+cordone).
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