Trekking delle Pale di San Martino - Cima Rosetta |
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Zona montuosa |
Dolomiti Occidentali - Gruppo Pale di S. Martino |
Località di partenza |
San Martino di Castrozza
(TN) |
Quota partenza |
1450 Mt. |
Quota di arrivo |
2743 Mt. |
Dislivello totale |
+1000 Mt. 1° giorno
+ 500 Mt. 2° giorno |
Data di uscita |
Ottobre 2001 |
Ore di salita |
4 h. il 1° giorno
6 h. il 2° giorno |
Ore di discesa |
1 h. |
Sentieri utilizzati |
n. 702, 715, 709, 707, 701 |
Giudizio sull'escursione |
Ottima |
Sass Balòss
presenti |
Omar, Gölem |
Difficoltà |
EE |
Condizioni climatiche
e dei sentieri |
Nuvolo e
lieve pioggia il primo giorno, Poco nuvoloso il secondo. Sentieri
in buono stato, abbiamo incontrato una quantità consistente di neve
sull'altopiano. |
Eventuali
pericoli |
Nessuno. |
Presenza
di acqua |
Acqua
rinvenibile alla partenza e presso i rifugi (se aperti). |
Punti
di appoggio |
Rifugio
Pradidali, Rifugio Pedrotti alla Rosetta. |
Caratteristiche
dell'escursione |
Bel giro circolare nel gruppo
delle Pale di san Martino, con partenza e arrivo dall'abitato di
San Martino di Castrozza (TN).
Non presenta particolari difficoltà tecniche, e vista la
lunghezza è preferibile spezzare l'escursione in 2 giorni,
pernottando al rif. Pradidali (dispone di locale invernale).
E' un giro da farsi preferibilmente in autunno o primavera, da
evitare l'estate per gustare al meglio la bellissima solitudine
che queste dolomiti possono regalare. |
Descrizione |
Dalla
parte alta di S. Martino di Castrozza si imbocca la strada forestale
che porta verso sud verso la Val di Roda. Si segue la strada, quasi
pianeggiante, poi si prende a sinistra il sentiero che comincia
a salire di quota, compie alcuni tornanti uscendo dal bosco e poi
piega a destra calando di pendenza, passa in una breve galleria
e riprende a salire con degli altri tornanti (ripidi). In breve
si giunge ai ruderi del Col dei Becchi (2048 Mt.), poggio panoramico
dopo il quale la traccia prosegue a salire con altri tornanti ancora,
giungendo ad un'intersezione a "T" con un sentiero che
taglia trasversalmente il pendio, lo si prende verso destra dirigendosi
verso il passo di Ball.
Qui la vallata è bellissima, un vallone dolomitico racchiuso da
altissime pareti rocciose, con ghiaioni alla base.
Si transita da un breve e facile tratto attrezzato con dei cavi
metallici e dopo non molto si raggiunge il passo di Ball (2443 Mt.).
Da qui in non più di 10 minuti si scende al sottostante rif. Pradidali
(2270 Mt.).
La seconda tappa inizia dal rifugio, predendo il sentiero che in
piano va verso l'adiacente laghetto Pradidali, e mantenendosi più
alto entra nella valle che porterà poi al passo di Pradidali.
Questa vallata è molto suggestiva e isolata, e nella parte centrale
ha un'area pianeggiante, molto larga, tra le pareti a picco, un
vero spettacolo. Il sentiero la percorre salendo e raggiungendo
con un ultimo tratto un po' più ripido il passo di Pradidali (2658
Mt.), da cui ci si affaccia sul maestoso e desolato altipiano delle
Pale di S. Martino.
Dal passo il sentiero rimane quasi sempre pianeggiante, e andando
verso Nord/Ovest tocca dei punti dolomitici di incomparabile bellezza,
conducendo (quasi a malincuore) al rifugio Pedrotti alla Rosetta
(2581 Mt.), che si trova nei pressi (10 minuti) della stazione di
arrivo della funivia che sale da sopra S. Martino (eventualmente
utilizzabile per la discesa). Giunti alla stazione della funivia
la si lascia sulla destra iniziando a seguire le tracce di passaggio
(su detriti e facili roccette) che risalgono il ripido costone verso
la sommità di Cima Rosetta, senza percorso obbligato. In circa 20
minuti dalla stazione della funivia si giunge facilmente sulla accuminata
e panoramicissima vetta, che sormonta San Martino come un nido d'aquila,
offrendo anche una bella vista sul passo Rolle e sulle impressionanti
pareti delle Pale. Ridiscesi alla funivia si prende il sentiero
che comincia a scendere a tornanti, sempre in vista dei cavi della
funivia. Si passa sotto i cavi 2 volte, poi il sentiero si fa più
rettilineo e si giunge alla stazione intermedia della funivia (Col
Verde, 1965 Mt.).
A questo punto in poco più di mezz'ora, il sentiero conduce giù
a S. Martino. |
Note |
Abbiamo
pensato di percorrere l'itinerario fuori stagione, in ottobre, per
avere queste bellissime montagne tutte per noi, non avendo però
l'accortezza di portarci scorte di acqua a sufficienza. Dopo poco
il nostro litro e mezzo era già finito, e nel locale invernale del
rifugio Pradidali di acqua nemmeno l'ombra. Abbiamo trascorso il
secondo giorno alla disperata ricerca d'acqua ma l'ambiente ghiacciato
non ci ha aiutato un granché, fino a quando, assetatissimi, siamo
riusciti a leccare dei candelotti di ghiaccio su una parete...
L'idea era di fare la celebre
ferrata del Velo, ma viste le pessime condizioni meteo del primo
giorno (pioggia leggera), abbiamo preferito rinunciare andando subito
al rifugio Pradidali, da dove abbiamo goduto di uno stupendo mare
di nubi che saliva dal fondovalle. |
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