Descrizione generale
Piacevolissima escursione ad anello su un monte molto panoramico, lungo una bella cresta che sebbene mediamente facile, presenta alcuni passaggi non proprio banali. La zona, brulla e senza vegetazione, è caratterizzata anche da alcuni bei laghetti incastonati tra solitarie vallette. A rovinare un poco il tutto ci pensano gli impianti di risalita delle piste da sci che, durante la prima ora di cammino, ci tengono sgradita compagnia. Dal Lago Moro in poi tornano i panorami naturali senza interferenze umane.
Descrizione percorso
Giunti a Foppolo, in Val Brembana, si parcheggia presso il piazzale dinanzi all'albergo K2. Da qui si sale lungo la pista da sci che porta alla Baita Montebello. Il percorso è libero, molto ripido, e può svilupparsi lungo i piloni della seggiovia oppure lungo una linea libera che mantenga comunque come obiettivo finale le stazioni degli impianti. Dopo la prima stazione intermedia, si arriva a quella successiva dove si trova la Baita Montebello. Possiamo arrivare fin qui, anche lungo la strada sterrata ai lati della pista (sentiero 205). In ogni caso, qui giunti, si prosegue lungo la sterrata che porta al Lago Moro (30' scarsi dalla baita). La zona attorno al lago è molto bella e rilassante. Da qui, nei pressi di una santella, seguiamo il sentiero che sale al Passo di Valcervia lungo una bella traccia tra prati. Alla nostra destra si vede bene il Corno Stella. Arrivati al passo proseguiamo verso sinistra lungo la dorsale erbosa che divide la Val Brembana dalla Valtellina. Dopo pochi minuti ci imbattiamo in una palina. Scendiamo a destra seguendo l'indicazione per il Lago delle Trote. Scesi poche decine di metri arriviamo ad una bocchetta. Qui prendiamo l'evidente cresta sud-est a destra, dove un sbiadita scritta "Toro" su di un masso ed alcune piccole frecce bianche ci invitano a procedere. Ignoriamo quindi il sentiero che scende al Lago delle Trote e iniziamo il bel percorso di cresta. Lo sviluppo della prima parte della cresta è ben visibile. Saliamo sul filo di cresta, facile ma piuttosto sottile, senza incontrare nessuna difficoltà. Giunti sulla sommità di una prima cima, scendiamo qualche metro con maggior attenzione fino alla successiva sella (Passo del Monte Toro), con alcuni passaggi un poco esposti. Risaliamo una seconda sommità per ridiscendere nuovamente ad una sella. Qui arrivati proseguiamo verso l'ultima, più bella e più impegnativa parte della salita in cresta. Saliamo tra facili roccette e grossi massi. La roccia è abbastanza solida e sicura. Arrivati davanti ad un salto verticale, possiamo deviare a destra o sinistra. Io sono andato a destra, affrontando direttamente il bel diedro verticale che blocca il percorso. Lo si sale direttamente con una certa esposizione e difficoltà molto prossime ad un II grado. Una volta usciti da questo punto, le difficoltà spariscono e dopo pochi minuti di ripida salita, arriviamo alla strana croce di vetta dove uno splendido ed ampio panorama ci attende.
Discesa
Prendiamo il labile sentierino a ridosso della croce che ci porta a scendere la cresta sud-ovest. Attenzione a non spostarvi dalla croce e scendere la cresta nord-ovest che porterebbe fuori strada. Subito il percorso appare molto ripido e un poco sdrucciolevole, con stretti tornantini erbosi, al limite del filo di cresta, leggermente alla nostra sinistra. Dopo i primi minuti ripidi ma facili, ci imbattiamo in un primo salto roccioso che non oppone particolari difficoltà, salvo una certa esposizione. Maggior attenzione richiede invece il secondo risalto roccioso che presenta passi di I grado esposto. Un poco di cura e attenzione ed anche questa decina di delicati metri rocciosi sono superati. Procediamo ora fedeli al filo di cresta erbosa con un paio di saliscendi. Osservando sotto di noi, alla nostra sinistra, si vede una bella conca al cui centro si trovano dei laghetti. Con percorso non obbligato si scende a questi laghetti abbandonando il filo di cresta. Da questi laghetti, scendiamo ulteriormente fino al Lago delle Trote e da qui, nei pressi di una santella prendiamo il bel sentierino che ci riporta con scarsa pendenza alla Baita di Montebello e da qui al parcheggio a Foppolo. |