Descrizione
generale
La Tognazza è la prima cima orientale della Catena del Lagorai. Il versante nord è interessato da numerose piste da sci ed impianti di risalita, ma il versante est e sud-est invece è caratterizzato da un'imponente lavagna di porfido che guarda il gruppo delle Pale di San Martino.
I primi itinerari alpinistici risalgono agli anni '60 ma gran parte dello sviluppo di questa parete lo si deve alla Scuola Alpina delle Fiamme Gialle e al forte arrampicatore Maurizio Zanolla (Manolo).
Questo itinerario è stato salito dal basso nel 1980 da G. Corona, F. De Nardin, M. Petronio, Ruggero Daniele e corre lungo un sistema di diedri e fessure. Lungo l'itinerario di trovano alcuni chiodi ma le soste sono state attrezzate a fix.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere passo Rolle e parcheggiare in corrispondenza dell'albergo Vezzana. Dietro l'albergo parte un piccolo sentiero che in breve conduce alla falesia delle Fiamme Gialle, struttura normalmente molto frequentata. Sulla sinistra della falesia si stacca una piccola traccia, talvolta disturbata dalla vegetazione, che con diversi sali/scendi e qualche piccolo passo d'arrampicata conduce all'imponente parete della Tognazza.
La via del Vento è la prima linea che s'incontra (scritta alla base); poco oltre si trova la via Baby Jan e circa 50 metri più a sinistra di questa (viso a monte) la via Danilo Busin. Poco a destra della via del Vento corre la via La Resinata (55 Mt., 3L, 6a - visibili diversi fittoni).
1° tiro:
salire il diedro e le successive facili rocce. Spostarsi a sinistra e guadagnare la sosta (2 fix con anelli). 30 Mt., IV, IV+, IV, III, 3 chiodi.
2° tiro:
proseguire in verticale per facili risalti sino a raggiungere un diedro canale dov'è presente una sosta intermedia (2 chiodi+cordini). Continuare spostandosi sulle facili rocce di sinistra e raggiunto un tettino guadagnare a sinistra la sosta (2 fix+anelli) posta alla base di un diedro erboso. 30 Mt., III+,
1 chiodo, 1 sosta intermedia (2 chiodi+cordini).
3° tiro:
salire il diedro e al suo termine uscire a destra. Qui sostare (2 fix+anelli). 35 Mt., IV, V, V+, 5 chiodi.
4° tiro:
in verticale rimontando le facili rocce e il successivo diedrino. Spostarsi poi a sinistra, ignorare una sosta intermedia (fix+anello) e proseguire lungo terreno semplice sino alla sosta (fix+anello), posta sulla sinistra in corrispondenza di un grande mugo e un albero secco. Qui un masso forma una specie di spaccatura/intaglio. 40 Mt., IV, III, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (fix+anello).
5° tiro:
con passo atletico rimontare lo spigolo sopra la sosta e proseguire lungo il diedro verso destra. Per facili rocce guadagnare la sosta (3 fix di cui 2 collegati da un cordino e moschettone), posta alla base di una placconata.
40 Mt., V, IV, III, 1 spit, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (fix+anello).
6° tiro:
spostarsi pochi metri a destra e salire la bellissima fessura/diedro. Dopo aver superato un tettino proseguire stando sullo spigolo destro del diedro. La sosta (2 fix+cordone+moschettone) si trova in corrispondenza di un comodo ripiano.
40 Mt., V+, VI, VI+ oppure VI e A0, 1 clessidra con cordino, 1 friend incastrato, 3 fix, 6 chiodi.
7° tiro:
salire la spaccatura e per facili rocce verso destra raggiungere la sommità e sostare (2 fix+cordone+maglia rapida). Ignorare i fix che portano verso sinistra. 25 Mt., V, IV, III,
3 chiodi, 1 fix.
Discesa
Seguendo deboli tracce attraversare i prati sino a raggiungere le piste da sci. Da qui scendere comodamente a Passo Rolle e all'albergo Vezzana. |