Rocca Penna - Via Centrale

 
Zona montuosa Alpi Cozie Località di partenza Borgone (TO)
Quota partenza 580 Mt. circa Quota di arrivo 840 Mt. circa
Dislivello totale

+150 Mt. per l'attacco
+110 Mt. la via (120 lo sviluppo
)

Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 25' per l'attacco
2 h. la via
Ore di discesa 30' le doppie
15' dall'attacco al parcheggio
Esposizione Sud Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 07/12/2010 Difficoltà 6b+/5c, A0
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Raffo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Le previsioni meteo assegnavano brutto in tutto il nord Italia... tranne che in Val di Susa! In alcuni momenti della giornata oltre al sole abbiamo incontrato temperature gradevoli. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente. La roccia è ottima lungo tutto il percorso.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. E' sufficiente una corda intera da 70 Mt.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
La "Rocca Penna" o la "Parete di Gneiss" (come l'aveva soprannominata Gian Carlo Grassi) è una bella lavagna che sorge alle spalle dell'abitato di Borgone in bassa val di Susa. Il primo alpinista a mettere le mani su questa struttura fu Isidoro Meneghin che negli anni 70 vi tracciò alcuni itinerari che mescolavamo l'arrampicata libera con l'arrampicata artificiale. Le fessure e i diedri invece furono saliti da Gian Carlo Grassi che piantò anche i primi spit della parete.
A far conoscere questa struttura al di fuori della cerchia piemontese fu Alessandro Gogna che inserì la via "Centrale" nella sua pubblicazione più famosa... ovvero "Cento Nuovi Mattini". Secondo Gogna la via fu aperta da alcuni alpinisti di Bussoleno.
Recentemente il comune di Borgone ha riattrezzato l'intera struttura.
Attacco, descrizione della via
Da Torino raggiungere il centro abitato di Borgone in bassa Val di Susa. Entrati in paese seguire le indicazioni per la Palestra di Roccia e dopo aver imboccato una strada lastricata, in corrispondenza di una fontana, svoltare a destra (la strada diviene nuovamente asfaltata - Via Chiantusello); superare un paio di tornanti e raggiungere la Torre di Borgone. Parcheggiare poco dopo a fianco della strada.
Proseguire sulla sinistra lungo una stradina stretta in salita che successivamente diviene sentiero e che conduce alla base della parete.
Lungo il diedro più evidente di tutta la struttura (presente una pianta a circa 35 Mt. da terra) corre la via "Diedro della Dulfer". L'attacco della via "Centrale" è posto a circa 10 Mt. a destra di quest'ultima, sotto la verticale di un tetto molto pronunciato.
Alla base della parete è presente una palina con lo schizzo delle vie.

1° tiro:
salire la placca sino a raggiungere una lama che consente di arrivare sotto l'evidente tetto. Traversare a sinistra aggirandolo. Sostare poco oltre. 30 Mt., 6b+ oppure 5c, A0, 9 fittoni.

2° tiro:
obliquare verso destra sino a raggiungere un diedro aperto. Continuare in verticale e superare un muretto oltre il quale si sosta.
30 Mt., 4c, 6/7 fittoni.

3° tiro:
superare il muretto e poi continuare lungo la placca sino a raggiungere la sosta. 35 Mt., 6a oppure 5c e A0, 7 fittoni.

4° tiro:
salire la paretina sovrastante sfruttando la fessura obliqua verso destra. Questo tiro è una variante aperta da Danilo Galante.
25 Mt., 5b, 5c, 5 fittoni.
Discesa
E' possibile scendere sfruttando il sentiero che passa a sinistra della struttura oppure effettuando delle calate in corda doppia. Tutte le soste sono provviste di anello di calata e sono poste mediamente a 30 Mt. l'una dall'altra.

Note

La parete ha esposizione a sud per cui è possibile arrampicare tranquillamente nelle mezze stagioni e nelle soleggiate giornate invernali.
La guida "Passaggio a Nord Ovest" di Maurizio Oviglia e Fiorenzo Michelin riporta uno schizzo della parete ormai obsoleto in quanto realizzato precedentemente ai lavori di riattrezzatura.

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Raffo sfida il 6b+

Bertoldo attacca la prima lunghezza

   

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Secondo tiro

Ultima lunghezza della via - la foto in bianco e nero è tratta
dal libro di Alessandro Gogna - Cento Nuovi Mattini

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Rocca Penna con i tracciati delle vie: in blu Diedro della Dulfer, in rosso Centrale

 
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