+500 Mt. circa

Dopo circa 20 minuti di cammino si incontrano 2 belle baite poco sopra il sentiero. Altro punto di appoggio lo offre Ca' Donadoni a circa 1200 Mt. e poco dopo, al Forcellino, una specie di grotta offre un minimo riparo.

Descrizione generale
Escursione che, se fatta in assenza di neve, dovrebbe risultare poco faticosa (salvo il ripido tratto sotto l'anticima) e di breve durata, ma nelle condizioni in cui è stata fatta oggi, è da considerarsi piuttosto faticosa ma molto piacevole e remunerativa sotto il punto di vista panoramico.
Descrizione percorso
Poco dopo Zogno, lungo la statale della Val Brembana, prendete la deviazione per Bracca e Serina. Percorrete la bella strada che passa sotto ad alte pareti rocciose che in inverno sono ricoperte da enormi colate di ghiaccio. Dopo Bracca seguite la prima deviazione per Aviatico e Selvino. In circa 12 Km. arriverete a Selvino e poi ad Aviatico, superate la zona degli impianti di risalita, prendete a sinistra la strada che conduce alla chiesa, al primo bivio seguite la strada in ripida salita, ignorando la stradina che porta proprio alla chiesa. La strada diviene molto ripida e stretta e termina a fondo chiuso con un comodo parcheggio nei pressi di alcuni tavolini in legno. Parcheggiate ed iniziate la camminata seguendo la stradina coperta di cemento dalla notevole pendenza. Superate una santella e proseguite dritti. La pendenza cala rapidamente. Giunti alla Forcella di Aviatico troverete una pozza d'abbeverata. Una freccia poco sopra il sentiero vi inviterà a procedere verso destra. Con alcuni ripidi tornantini entrate nel bosco e guadagnate un poco di quota. In breve il sentiero diviene meno ripido per poi procedere in mezzacosta per un lungo tratto. Superate due belle baite collocate in alto sulla sinistra del sentiero. Ora camminate sotto ad alcune belle formazioni rocciose che formano una cresta. Il sentiero inizia a perdere sempre più pendenza fino a procedere in leggera discesa. Giunti ad un cartello giallo "ingoiato" dalla crescita di due piante, la discesa si fa più accentuata fino ad una freccia su un tronco che indica il sentiero 519 e vi condurrà a destra in forte discesa. Arrivati a Cà Donadoni, un bell'edificio con tanto di portico affacciato sulla valle, proseguite verso sinistra come indicato da una palina e ritornate a salire fino al Forcellino. Da qui andate a destra per pochi metri fino ad una freccia sul tronco di un faggio. Deviate ancora a destra e iniziate il lungo tratto di cresta. Affrontate un primo balzo e un successivo pezzo in falsopiano, un secondo tratto in ripida salita e successiva discesa ed arrivate in prossimità della Baita Suchello. Da qui, passate sotto ad un bel faggio e camminate lungo l'ultimo e faticoso tratto di cresta che conduce all'anticima del Suchello. Salendo cercate di rimanere più vicini possibile al filo di cresta che alterna punti comodi ad altri in cui verso destra vi troverete un bel salto. Giunti sull'anticima scendete per una cinquantina di metri. Arrivati alla selletta, riprendete la salita finale fino alla panoramica croce di vetta, sempre rimanendo vicini alla cresta.
Discesa
Percorrere a ritroso l'itinerario di salita.