Descrizione generale
Sulle prime carte topografiche questa vetta compariva con il nome di "Sasso di Pietra". Il Sass de Stria fu occupato dagli Austriaci fin dall'inizio della guerra ma il 5 giugno del 1915 il battaglione Chisone conquistò la postazione che però riperse 3 giorni dopo. Un disperato tentativo di riconquista venne fatto il 18 ottobre 1915 dal sottotenente Fusetti che però cadde colpito da una pallottola in fronte. Gli Austriaci costruirono una galleria di 500 metri che utilizzarono come osservatorio e come riparo.
La via aperta da A. Cobertaldo e L. Pezzotti nel 1939 vince l'ardito spigolo sud sbucando in vetta.
Arrampicata varia abbastanza semplice adatta come approccio alle
dolomiti.
Attacco, descrizione della via
Dal Passo Falzarego, guardando a sinistra del Passo di Valparola, è facilmente identificabile il Sass de Stria con il suo evidente pigolo sud. Continuare in auto in direzione del Passo di Valparola fino ad un grande masso, sulla sinistra della strada, dove si posteggia (pochissimi posti). Scendere nel valloncello sottostante ed imboccare il sentiero che sale repentinamente verso sinistra (viso a monte) costeggiando la parete sud-est. Giunti in prossimità dello spigolo si abbandona il sentiero e si segue una traccia piuttosto marcata che sale in direzione dello stesso (qualche piccolo risalto roccioso da superare) alla cui base si trova l'attacco (al nostro passaggio era presente un chiodo).
1° tiro:
salire per una decina di metri lungo il canale a destra dello spigolo indi rimontarlo sino a raggiungere un diedro fessurato. Vincerlo e proseguire lungo il filo dello spigolo sino a raggiungere la sosta
(chiodo cementato) che si trova alla base di un muretto verticale.
40 Mt., II, III, IV, IV-, 3 chiodi, 1 sosta intermedia (chiodo
cementato).
2° tiro:
salire il muretto verticale e spostarsi a sinistra, poi ritornare sul filo dello spigolo sino a raggiungere la sosta
(chiodo cementato).
20 Mt., IV, III, 2 chiodi.
3° tiro:
proseguire lungo il filo dello spigolo fino ad un doppio diedro.
Alzarsi su quello sinistro con un
passo iniziale strapiombante (roccia gialla) e riportarsi sul filo dello spigolo sino a raggiungere la sosta
(chiodo cementato) posta pochi metri a sinistra dell'evidente camino.
20 Mt., IV, IV-, III, 1 chiodo, 1 anello
cementato.
4° tiro:
traversare a destra e salire il camino sino al suo termine. Superare un tratto di rocce facili obliquando, appena possibile, verso sinistra raggiungendo un ampio terrazzo
dove si sosta (chiodo cementato).
25 Mt., IV, IV-, III+, 1 anello cementato.
5° tiro:
si prosegue per rocce verticali sino a quando è possibile entrare in un camino
verso destra. Seguire il camino fino a superare un foro
oltre il quale si sosta (chiodo cementato). 35 Mt., IV-, IV, IV-,
1 chiodo, 1 friend
incastrato.
6° tiro:
seguire la cengia che costeggia la parete sino a raggiungere uno stretto passaggio ostruito da un masso oltre il quale si sosta
(chiodo cementato).
25 Mt., I, IV.
7° tiro:
salire la fessura/diedro fino al suo termine e poi continuare per facili
rocce puntando alla croce di vetta.
40 Mt., IV, III, I, 1 chiodo, 3 anelli cementati.
In alternativa è possibile seguire il semplice canale a destra
della sosta sino alla vetta (40 Mt., passi di III).
Discesa
Dalla vetta scendere verso nord seguendo i numerosi bolli rossi
ed ometti della via Normale. La discesa attraversa trincee di guerra e due tratti sono attrezzati con brevi scale. Raggiunto il forte "Intra i sass", situato in corrispondenza del Passo di Valparola, si segue la strada principale che riporta al parcheggio. |