Descrizione
generale
Itinerario aperto nel 2003 da Donato Falcone e Massimiliano Santi. Quasi tutte le vie aperte lungo questa parete sono di Falcone che, nel corso del tempo, le ha valorizzate con un'ottima chiodatura e ripulendole da massi instabili. Dopo le prime due lunghezze si supera un muro verticale, a tratti strapiombante, che presenta numerosi passi in A0.
La via è ben protetta con molti fix ravvicinati.
Attacco, descrizione della via
Da Riva del Garda imboccare la strada che conduce nella Val di Ledro (strada statale 240). Poco prima di raggiungere Biacesa, e poco oltre il termine della lunga galleria, è possibile parcheggiare a bordo strada.
Da qui riportarsi all'uscita della
galleria ed imboccare sulla destra la vecchia strada statale. Oltrepassare la galleria e continuare lungo la strada asfaltata perdendo quota e superando due sbarre (ignorare sulla sinistra il sentiero di accesso alla falesia - palina CAI). Un centinaio di metri oltre la seconda sbarra imboccare una traccia sulla sinistra che si addentra nel bosco. Ignorare il successivo bivio (la traccia di sinistra sale in direzione della via Il Sole del Sud) e continuare lungo la traccia principale compiendo un lungo traverso e superando gli attacchi delle vie: Caino e Abele, Plaisir, Babilonia, Sol Minore, Sesto Senso.
Il sentiero scende lievemente, doppia uno spigolo e passa sotto una zona di roccia giallastra con un muretto a secco:
qui parte la via Fiori di Primavera e subito dopo la nostra. L'attacco
è facilmente riconoscibile per via di una placchetta metallica con il nome. Se, cercando l'attacco, si raggiunge una madonnina significa che lo si è già superato.
1° tiro:
salire il muretto verticale cercando buone prese e superare un leggero bombè. Raggiunta una zona più semplice spostarsi verso sinistra (a destra corre la via Follie d'Autunno) e mediante una lama raggiungere la sosta (2 fix+catena). 25 Mt., 6a+ oppure 6a e A0, 5c, 9 fix.
2° tiro:
spostarsi un metro a sinistra poi proseguire in verticale lungo la direttiva di una fessura erbosa fino a raggiungere la sosta (2 fix+catena).
20 Mt., 6a, 5c, 9 fix, 1 chiodo.
3° tiro:
salire appena a sinistra della sosta e superare un muro, a tratti strapiombante, sino a raggiungere il grande arco di roccia, che si segue verso
destra fino alla sosta (2 fix+catena), in comune con la via Follie d'Autunno.
30 Mt., 6a+ oppure 4c e A0, 6c/6c+ oppure A0, 6a. 19 fix.
4° tiro:
alzarsi leggermente e traversare verso destra sino alla sosta (2 fix+catena). 15 Mt., 6a, 6 fix.
5° tiro:
salire in verticale lungo la placca per poi spostarsi a destra sino a prendere una fessurina. Guadagnata una zona abbattuta proseguire in verticale sino a una placca a rigole oltre la quale termina la via (sosta da attrezzare su pianta).
55 Mt., 6a, 5c, 6a, 12 fix, 1 clessidra con cordone.
Discesa
Risalire la traccia verso destra sino a incontrare il sentiero CAI che, seguito verso sinistra, riconduce alla vecchia strada del Ponale. |