Monte Stino

 
Zona montuosa Prealpi Bresciane Località di partenza Località Paröle - Idro (BS)
Quota partenza 380 Mt. Quota massima 1466 Mt.
Dislivello totale

+1150 Mt. circa (con i saliscendi)

Data di uscita 25/05/2013
Ore di salita 3 h. Ore di discesa 2 h. 30'
Sentieri utilizzati n. 456, 455 Giudizio sull'escursione Bella
Sass Balòss presenti Omar, Gölem Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri
Giornata fredda, cupa e minacciosa di pioggia. Nelle giornate immediatamente precedenti (nonostante ci si trovasse a fine maggio) si erano verificate abbondantissime precipitazioni e nevicate a bassa quota; nella parte alta, infatti, abbiamo rinvenuto neve fresca e già fradicia, e siamo stati “baciati” da qualche fugace fiocco di neve. Sentieri in buonissimo stato e ottimamente segnalati.
Eventuali pericoli
Nessuno.
Presenza di acqua
Non abbiamo rinvenuto fontane, solo qualche piccolo corso d'acqua da cui non raccomanderemmo di rifornirsi.
Punti di appoggio

Poco sotto l'anticima del Monte Stino si trovano due gallerie (chiuse con un'inferriata) che offrono un minimo di riparo, e una casa con tettoia e tavoli. Un'altra casa poco oltre, dirigendosi verso la cima del Monte Stino.

Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Interessante itinerario a media quota, con un discreto dislivello, in una zona ingiustamente trascurata dagli escursionisti. Sono vari gli spunti interessanti: dai bellissimi scorci panoramici sul lago d'Idro e sulle montagne che gli fanno da contorno, alle tracce evidenti rimaste della Prima Guerra Mondiale, ancora visibili nelle gallerie scavate nella roccia e nei resti delle trincee e delle piazzole di tiro poste nei pressi della cima.
Descrizione percorso
Raggiunto da Brescia lungo la
Valle Sabbia il paese di Idro, prima di iniziare a vedere il lago, prestare attenzione alla svolta (poco evidente) a destra, tra le case, con indicazioni per “Spiaggia, Vesta, Capovalle, Lago di Garda”. Entrati nell'abitato di Idro si segue per “Vesta” iniziando a costeggiare la pittoresca riva orientale del lago d'Idro. Si transita dalla località Vantone (presenti un campeggio e un albergo) e si prosegue lungo la strada fino a parcheggiare l'auto poco prima del villaggio di Vesta, in uno slargo in località “Paröle”, in corrispondenza di una ripidissima stradina asfaltata che si stacca in salita, vicino alle paline che indicano i sentieri 454, 455 e 456. Si percorre al strada asfaltata che sale con pochi tornanti terminando di fronte a una casa rurale, e si segue a destra il sentierino che sale ripido zigzagando nel bel bosco di pini silvestri. La pendenza si manterrà sempre costantemente sostenuta fino all'anticima del Monte Stino. Ad una dozzina di minuti dalla partenza si giunge ad un bivio: ignorare il sentiero che sale a destra (sarà la via che percorreremo in discesa), e proseguire a sinistra la salita con numerosi tornanti alternati a tratti brevemente rettilinei. Si transita in un bel bosco di pini, costellato qua e la da numerosi torrioni calcarei che sbucano al di sopra degli alberi, offrendo dalla loro sommità delle viste bellissime su quasi tutta la lunghezza del sottostante lago d'Idro, sul monumentale complesso militare della Rocca d'Anfo (dall'altra sponda del lago) e sui paesini costieri sorti sulle piane alluvionali dovute ai torrenti immissari del lago. Dopo 1 h. 20' di cammino (quota 1040 Mt.) si perviene ad un bivio con un sentiero che si stacca a destra: lo imboccheremo dopo, durante al discesa. Si prosegue ora la salita con dei tratti in traverso lungo il pendio, portandoci gradualmente a percorrere la dorsale occidentale del Monte Stino, rimanendone poco sotto il filo di cresta. Ancora alcuni tornanti (si transita accanto ad una breve galleria scavata nella roccia) e si esce dal bosco con un ultimo strappetto ripido, giungendo sotto l'evidente anticima del Monte Stino. Qui si trova una galleria adibita a museo (vedi le note sotto) e dei cartelli invitano a raggiungere i resti delle postazioni militari poste sullo sperone sovrastante. La vista spazia lontano su tutte le prealpi bresciane, sui monti del Garda e sulle cime dell'Adamello meridionale. La cima vera e propria non è comunque questa: è visibile alle nostra spalle un dosso più elevato, ricoperto dalla vegetazione. Seguendo i resti dei trinceramenti lungo la breve cresta ci si porta nei pressi di una seconda galleria sbarrata e di una casetta con tettoia e tavoli, da qui seguire la stradina pianeggiante che conduce ai pascoli dell'altopiano di Capovalle, transitando da una seconda casetta posta in mezzo ai prati e affiancata da una piccola pozza di abbeveraggio per il bestiame. Qui sopra è evidente la sommità del Monte Stino che si raggiunge in pochi minuti scavalcando qua e la vecchie trincee ormai divorate dal tempo e dalla vegetazione, e i resti di antiche mulattiere di guerra. Capirete di essere in cima perché non c'è più nulla da salire.
Discesa
Dalla cima si ripercorre a ritroso il percorso fatto in salita, fino a quota 1040 Mt. (3 h. 50' dalla partenza), dove si svolta a sinistra
abbandonando il sentiero 456, e si segue una bella mulattiera pianeggiante e panoramica sul lago d'Idro, che attraversa a mezzacosta le testate delle valli Sassa e D'Abbioli, giungendo in 50' di cammino alla località Mandoàl (955 Mt.) dove, in vista di una bella casa rurale, poco sotto il sentiero, si nota una bella panchina in posizione panoramica sul lago. Qui sotto si stacca in sentiero 455, il quale, fin da subito ripidissimo, scende in diagonale (direzione Nord) nel folto del bosco, riattraversando le valli citate sopra, e portando in altri 50' al punto di partenza dell'escursione (5 h. 30' dalla partenza).

Note
Nonostante sulla panoramicissima anticima del Monte Stino sia stata posta una targa con l'indicazione "Monte Stino”, questa è solo uno sperone sottostante la cima vera e propria, sfruttato a causa della sua posizione dominante per delle postazioni militari durante al Grande Guerra. Anche la quota 1466 Mt. indicata è errata (è riferita alla cima), su questa anticima ci si trova in realtà ad una quarantina di metri in meno. Interessanti le trincee e le postazioni dei cannoni recuperate e bene indicate dalla cartellonistica. Nelle due gallerie sotto l'anticima è stato allestito un minimuseo permanente di reperti di guerra del '15-'18, anche se il grosso del materiale è stato trasferito in una apposita sede a Capovalle.
Commenti vari
Questa escursione è nata come ripiego, viste le pessime previsioni meteorologiche, anche se in realtà ne è comunque uscito un bel giretto. Siamo riusciti a rientrare alla macchina giusto qualche minuto prima che si scatenassero i temporali. La lunghezza totale del percorso è di 13,5 Km. La nostra velocità media (comprese le soste) è stata di 2,49 Km/h.

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Il sentiero inizia a salire ripido fin da subito...

Scorcio sui numerosi torrioncini dolomitici che dominano il lago

   

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Un momento di riposo lungo il sentiero

Un tratto in traverso prima di giungere sotto l'anticima
   

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Nei pressi di una galleria militare sotto l'anticima L'anticima del Monte Stino, in posizione dominante il lago


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Poco sotto la cima, il clima è ancora invernale

Vista sul lago durante la discesa

   

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Rilievi GPS

   

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