Monte delle Galline, Cima Papa Giovanni Paolo II, Monte del Tonale, Monte Spondone

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Baite di Mezzeno - Roncobello (BG)
Quota partenza 1591 Mt. Sentieri utilizzati n. 215
Quota di arrivo

2131 Mt. Monte delle Galline
2230 Mt. Cima Papa Giovanni Paolo II
2425 Mt. Monte Tonale
2445 Mt. Monte Spondone

Ore di salita 1 h. 30' per Monte delle Galline
2 h. per la Cima Papa Giovanni
3 h. per il Monte Tonale
3 h. 30' per il Monte Spondone
Dislivello totale +1300 Mt. compresi i saliscendi Ore di discesa 1 h. 30'
Data di uscita 03/08/2013 Giudizio sull'escursione Bella
Sass Balòss presenti Omar Difficoltà EE; passi di I
Condizioni climatiche e dei sentieri
Caldissima giornata estiva. Sentieri poco segnalati, o meglio tracce, lungo la cresta dal Passo di Marogella fino al Monte delle Galline, Cima Papa Giovanni Paolo II e da qui fino al Passo di Mezzeno. Ben tenuto e segnalato dal Passo fino al rifugio Laghi Gemelli; poi solo labili e poco chiare tracce fino al Tonale e allo Spondone. Così anche la discesa dallo Spondone fino al passo di Mezzeno. Da qui in poi è ben evidente il sentiero che riporta alle baite di Mazzoleni.
Eventuali pericoli
Attenzione al tratto di cresta dal Monte del Tonale fino alla cima del Monte Spondone in quanto la cresta è in alcuni punti affilatissima e molto esposta con un passaggio di I grado ed uno di II (quest'ultimo evitabile). Prestare attenzione lungo la discesa dallo Spondone verso il passo di Mezzeno poiché perdendo la labile traccia, si potrebbe finire sopra ad alcuni alti salti rocciosi che appaiono improvvisamente.
Presenza di acqua
Al parcheggio presso le Baite di Mezzeno troverete una bella fontanella. Altra acqua la trovate al rifugio Laghi Gemelli e poi lungo la salita al Tonale, nonché lungo la discesa dal Passo di Mezzeno.
Punti di appoggio

A parte il rifugio Laghi Gemelli, dopo circa 2 ore abbondanti di cammino, troverete una piccola baita pochi minuti prima del rifugio sulla vostra sinistra ed una poco oltre sulla vostra destra, quasi in riva ai Laghi Gemelli. Dal passo di Mezzeno, scendendo verso l'auto troverete una baitella privata con una piccola veranda de una baita con stalla più a valle.

Materiale necessario oltre al tradizionale
Nulla.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Camminata di un certo impegno fisico e che presenta alcuni passaggi un poco difficoltosi per i meno abituati all'esposizione e all'uso delle mani su roccia. Gran parte del percorso si svolge su terreno non segnalato e pochissimo frequentato. Le tracce spesso spariscono e ci si deve affidare all'istinto e alla capacità di orientarsi e trovare la via giusta di salita. Bellissimi i panorami dalle vette. Da evitarsi accuratamente in caso di cattiva visibilità in quanto verrebbero a mancare i punti di riferimento utili laddove mancano tracce e segnali.
Descrizione percorso
Da Roncobello, ameno paesello della Val Brembana, proseguire fino alla località Capovalle e da qui, su stradina asfaltata a pedaggio (2 euro il giornaliero) arrivate fino alla località Baite di Mezzeno a 1591 Mt. di quota. Parcheggiate e prendete la comoda stradina sterrata (indicazioni per il passo di Marogella ed il passo di Branchino) che scende ad attraversare un ponticello e poi devia a sinistra (indicazioni per il passo di Marogella) diventando un sentierino appena accennato per ripidi pascoli. Subito superate un piccolo manufatto con porta in acciaio. Risalite i pascoli puntando all'intaglio poco a sinistra di una evidente e piccola pietraia. In circa 30 minuti arriverete al passo (1873 Mt.) e da qui seguite il facile costone erboso verso sinistra. La traccia è labile ma comunque logica e ben evidente. Giunti ai piedi di un piccolo salto roccioso, al cui culmine si trova la cima del Monte delle Galline, proseguite in mezzacosta lasciando le rocce alla vostra destra fino ad incontrare un invisibile traccia che sale verso le rocce. Seguitela e cercate il percorso a voi più consono per rimontare le rocce e giungere sulla cima del primo monte di oggi (2131 Mt.; 1 h. 15' dalla partenza). Per la discesa, seguite la cresta verso il passo di Mezzeno e in breve e molto più comodamente tornerete sulla traccia che prosegue verso la cima successiva. Per prati e sassi affioranti arriverete ad una formazione rocciosa allungata lungo la cresta, potete ignorarla e passarle accanto lasciandola alla vostra destra, oppure salirla e rimanere sul suo filo di cresta (passaggi di I grado). Se l'avete salita, percorretela tutta fino al salto verticale finale che eviterete scendendo da un intaglio poco prima facendo molta attenzione (passo di II grado). Continuiamo ora verso la Cima Papa Giovanni Paolo II (una volta chiamata Cima di Mezzeno) con percorso più agevole e chiaro rimanendo comunque vicino al filo di cresta tra erba e pietraie. Giunti alla croce di vetta (1 h., 30' dalla partenza), scendete dal versante opposto sempre per balze erbose e traccia di sentiero fino ad una selletta poco sopra il Passo dei Laghi Gemelli. Da qui proseguite in cresta per salire la cimetta senza nome quotata 2226 Mt. per giungere sulla cui sommità appoggiate inizialmente sul versante verso i laghi e con alcuni passaggi su roccette ripide ma solide e facili, riportatevi in cresta fino alla cima e da qui per facile traccia lungo la cresta opposta scendete al Passo di Mezzeno (2142 Mt.; 2 h. dalla partenza). Dal passo scendete verso i laghi Gemelli e l'omonimo rifugio tramite il battutissimo sentiero 215 che in circa 15- 20 minuti vi porta al grande rifugio, passando prima per un paio di baitelle di cui una alla vostra sinistra dotata di una grande canna fumaria in metallo arrugginito (da cui pare partire il sentierino poco visibile che sale verso il passo del Tonale e, volendo, al laghetto della Paura) ed una alla vostra destra (con bandiera). Spalle alla porta del rifugio (1968 Mt.), scendete ad un casolare pochi metri sotto il rifugio stesso, abbandonate il 215 e attraversate uno spiazzo erboso sulla destra ai piedi di un pendio inizialmente erboso e poi coperto da fitta vegetazione cespugliosa. Salite lungo questo breve pendio (troverete un paio di bolli blu) attraverso una traccetta nell'erba. Al suo culmine, io sono andato verso sinistra e alzando lo sguardo si possono vedere benissimo le cime del Monte del Tonale (a destra) e dello Spondone (in realtà è l'anticima) divise da una ampia sella (che io credevo essere il passo del Tonale, ma mi sbagliavo, essendo questo alla destra del Monte del Tonale). Dalla sommità del pendio, si scende nel valloncello pietroso sottostante, dominato da una ampia fascia rocciosa che pare chiudere il percorso. Giunti sul fondo del valloncello io sono andato a destra arrivando in breve al laghetto della Paura (1973 Mt.), che, a discapito del nome, si trova in un luogo molto carino, proprio ai piedi di questa fascia di rocce. Dopo una breve visita del laghetto, sono tornato sui miei passi seguendo alcuni ometti che poi spariscono. Ho proseguito fino al limite sinistro della fascia rocciosa, dove una labile traccia pareva proseguire verso sinistra. In realtà dopo poco sparisce. Continuando senza sentiero in mezzacosta si arriva ad un punto posto qualche decina di metri sopra al sentiero che dal rifugio torna al passo di Mezzeno, in verticale sopra la prima piccola baita con comino incontrata scendendo dal passo verso il Gemelli. Da qui si continua fino ad aggirare completamente le rocce e poi si inizia a salire con percorso libero puntando alla evidentissima sella tra Tonale e Spondone. Si cammina su terreno molto ripido, tra balze erbose e lisce placche affioranti. Quando si incrocia una traccia di sentiero con alcuni ometti, la si segue verso sinistra in falsopiano su pietraie (dovrebbe portare al passo di Mezzeno). Giunti sotto la verticale della sella, si sale liberamente verso la base della sella. Arrivati alla base ci troviamo davanti una bella fascia rocciosa a placche. Io l'ho salita direttamente (II grado), ma forse è possibile rimanerne sul limite sinistro e salire un piccolo caminetto sfasciumato più facile. Salendola direttamente, dopo circa 5-6 Mt. si traversa verso destra e si ritorna a salire tra erba e roccette più facili fino a sbucare nel canale che scende diretto dalla sella. Si sale dritti nel canale su ripida erba e giunti alla sella (ometto in pietra) si prosegue verso destra su affilata e ripidissima cresta erbosa. Vi consiglio di rimanere lungo il filo di cresta anche se un poco esposta , evitando passaggi in mezzacosta. Dopo circa 50 mt di dislivello si perviene alla piccola croce in ferro del Monte del Tonale (2425 Mt.). Da qui il paesaggio è spettacolare. La discesa la si effettua ripercorrendo a ritroso la crestina erbosa fino alla sella. Si continua ora lungo la cresta per lo Spondone, sempre rimanendone il più possibile vicino al filo. Il percorso, sebbene esposto è agevole, su labile traccia sdrucciolevole fino all'anticima. Pochi metri pianeggianti e si scende con una certa attenzione ad uno stretto intaglio (camminare a cavalcioni dei massi di cresta). Ora abbiamo di fronte il punto più delicato della salita: un breve passo di I grado molto esposto che ci permette di risalire dal lato opposto dell'intaglio lungo la cresta. Pochi metri e un secondo ostico passaggio (aggirabile sulla sinistra) in cresta affilata su buona roccia e siamo fuori dalle difficoltà. Gli ultimi metri sono pianeggianti fino alla sommità del Monte Spondone con un grosso cumulo di pietre.
Discesa
Dalla cima dello Spondone scendere per ripidissimi prati puntando al sottostante passo di Mezzeno . Inizialmente si procede verso destra rispetto alla vetta, poi incrociata una labile traccia nell'erba, la si segue verso sinistra. Scendendo la traccia diviene più evidente fino a passare tra due strette rocce. Da qui puntare verso il passo facendo molta attenzione alla pendenza e a non finire sopra alti salti rocciosi, oppure proseguire verso sinistra in mezzacosta fino ad incrociare una seconda traccia indicata da ometti che poi riporta verso destra al passo di Mezzeno. Dal passo scendere lungo il ripido ma comodo sentiero 215 che con alcuni tornantini e terreno sdrucciolevole fa perdere rapidamente quota. Giunti ad un bel falsopiano erboso incontrerete una baitella. Poco dopo il percorso scende nuovamente fino ad una baita con stalla annessa. Ora il sentiero risale leggermente per poi tornare a scendere rapido verso la conca di Mezzeno . Ignoriamo il bivio per i Tre Pizzi e continuiamo tra prati e poi tra rare piantine la nostra discesa fino all'auto (1 h. 30' dalla cima dello Spondone).

Note
Da alcune relazioni lette dopo la camminata, credo che esistano due sentierini che, dal rifugio laghi Gemelli e dal passo di Mezzeno portino al vero passo del Tonale (con tanto di frecce e bolli rossi…) e da qui in vetta al Monte Tonale stesso lungo la cresta opposta a quella da me salita, senza sobbarcarsi la ravanata fatta dal sottoscritto per portarsi alla selletta tra Tonale e Spondone. La strada che da Capovalle sale alle baite di Mezzeno (lunga 6 Km.) è a pagame nto (2 euro per 1 giorno di parcheggio) ed il biglietto si ritira all'inizio della salita nella abetaia tramite un parchimetro automatico. Lungo questa strada, proprio sul margine, esiste la possibilità di vedere l'abete bianco più alto della provincia di Bergamo: il Pinetù che con i suoi 46 metri d'altezza e i 350 centimetri di circonferenza, svetta magnifico in questa bella abetaia.
Commenti vari
Durante la discesa verso il passo di Mezzeno dalla cima senza nome immediatamente a est del passo stesso, uno dei miei vetusti e gloriosi scarponi, ha pensato bene di sfasciarsi, lasciando sul terreno l'intera suola in Vibram. Con le stringhe di scorta sono riuscito a legare la suola allo scarpone e scendere fino a rifugio Laghi Gemelli. Poco prima del rifugio presso un baitello ho trovato del filo di ferro e un poco di spago e come Mc Gyver ho aggiustato alla meno peggio il povero stanco scarpone, riuscendo così a proseguire nella camminata.
   
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Il passo di Marogella
Omar sul monte delle Galline
   
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Cima Papa Giovanni Paolo II
Il lago della paura
   
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Percorso di salita verso la sella tra Tonale e Spondone
Cima del Monte Tonale con il Laghi Gemelli
   
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Omar in cima allo Spondone
In discesa sotto il passo di Mezzeno
   
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