Croce di Bracca, Pizzo Rabbioso e Pizzo di Spino

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Loc. Pregaroldi - San Pellegrino (BG)
Quota partenza 472 Mt. circa Quota di arrivo 1151 Mt.
Dislivello totale 1400 Mt. circa con i saliscendi Data di uscita 07/03/2015
Ore di salita 1 h. per Croce di Bracca
1 h. dalla Croce di Bracca al Rabbioso
1 h. 30' dal Rabbioso al Pizzo di Spino
Ore di discesa 30' dal Pizzo di Spino al parcheggio
Sentieri utilizzati n. 597, 594 Giudizio sull'escursione Discreta
Sass Balòss presenti Omar Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri

Giornata serena con buone condizioni anche dei sentieri, ben segnalati ed evidenti, salvo alcuni brevi tratti in cui i bolli spariscono. L'intero anello non presenta difficoltà tranne alcuni previ punti lungo la cresta del Pizzo Rabbioso.

Eventuali pericoli
Nessuno. Un minimo di attenzione solo durante la salita della crestina del Rabbioso.
Presenza di acqua
Troverete una bella fontanella, dalla curiosa forma di serpente, sul muro di una casa, poco dopo il parcheggio.
Punti di appoggio
Vi imbatterete in numerosi caselli, baite, roccoli e quant'altro possa esservi utile in caso di maltempo.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nulla.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Piacevole camminata a bassa quota che porta, senza grossi sforzi, sulla cima di tre piccole montagne della bassa Val Brembana attraverso un bel percorso ad anello in grado di mostrarvi angoli poco frequentati ricchi di interessanti aspetti legati alla bassa montagna: roccoli di caccia, cascine in mezzo al bosco e panorami sulla bassa valle. Da sconsigliarsi in estate per il caldo.
Descrizione percorso
Poco dopo l'abitato di Zogno, in bassa Val Brembana, si prende il bivio per la Val Serina e subito dopo la deviazione verso sinistra per il piccolo centro abitato di Spino al Brembo. Una breve serie di tornanti e poco prima di arrivare al centro del paesello, nei pressi di un tornante, si lascia l'auto all'interno di un ampio parcheggio. Si sale a piedi lungo la strada asfaltata che conduce in paese passando accanto ad una santella dove una curiosa statua di Madonna con Bambino fa bella mostra di sé dietro una teca di vetro. Dopo una strettoia la strada si allarga e alla nostra sinistra si vede u ristorante (la Tavernetta). Davanti a noi, prima che la strada scenda in discesa, si trova un muretto di sassi sul quale si intravede un bollo sbiadito ed un sentierino che si inoltra in un prato, passando nei pressi di una casa. Camminiamo a ficnco di un muretto di sassi. Poche decine di metri ed entriamo in un bosco in salita. Proseguiamo fino ad un grosso roccione su cui si trova la scritta "Croce di Bracca". Andiamo verso la roccia, proseguiamo a sinistra e poi subito a destra. Saliamo ancora, ignorando tutti i sentierini e le deviazioni che incontriamo (da uno di questi alla nostra sinistra, scenderemo al ritorno dal Pizzo di Spino). Proseguiamo tenendo sempre la destra, tra cespugli e rare piante.
Giunti ad una palina, andiamo dritti lungo il sentiero 597 per la Croce di Bracca ed il Pizzo di Spino. Segue un lungo tratto rettilineo in salita durante il quale si trova ancora una scritta per la Croce di Bracca. Giunti ad una cascina sul cui muro c'è l'ennesima indicazione, andiamo oltre su percorso rilassante fino a spuntare ad una selletta dalla quale si vede alla nostra sinistra, poco lontano una bella baita ristrutturata (Rocol del Ciarek). Alla selletta andiamo a destra lungo un tratto in costa pianeggiante e poi in leggera discesa, Superiamo un capanno da caccia ed in breve siamo al cospetto della grande Croce di Bracca (meno di 1 h. dalla partenza). Torniamo alla selletta precedente, dove vediamo anche una panca in legno, saliamo alla vicina baita del Ciarek, le passiamo a fianco e proseguiamo oltre, salendo dietro la baita stessa senza un vero e proprio sentiero. Si sale ripidi nel bosco dietro la baita. Dopo essere usciti dal bosco, continuiamo a salire per prati fino alla sommità del pendio. Da qui seguiamo a destra la bella e divertente crestina con piacevole panorama verso San Pellegrino, la Corna Camoscera e la Corna Maria dalle ardite forme rocciose con ripide pareti strapiombanti. Con un minimo di attenzione rimaniamo sempre sul filo di cresta fino ad arrivare sopra ad una ampia sella, alla quale scendiamo per prati ripidi su comodo costone. Risaliamo ora il pendio erboso successivo al cui culmine si vede l'itera crestina fatta. Scendiamo poi verso un capanno da caccia, saliamo l'ennesimo ripidi pendio per poi ridiscendere ad una sella. Qui arrivati, in basso alla nostra destra, si trova una grande cascina (in località Fenii) dalla quale passeremo al ritorno. Per ora proseguiamo la salita davanti a noi tra cespugli e pini mughi, facendo attenzione alla traccia poco evidente. La pendenza è notevole e la ricca vegetazione ostacola il cammino. Arrivati alla sommità della salita si inizia il lungo tratto di cresta che ci porterà sulla cima del Pizzo Rabbioso. Il percorso è quasi sempre sul filo di cresta. Dove non è possibile passare, occorre abbassarsi ed aggirare i piccoli torrioncini rocciosi, facendo attenzione all'erba scivolosa ed alla discreta esposizione. Arrivati sulla sommità del Rabbioso, tra mughi e cespugli, non troveremo alcun segnale di vetta, semplicemente la salita termina. Si scende ora dolcemente su comodo sentiero tra pini mughi. Ignoriamo una deviazione alla nostra sinistra, poco dopo la quale giungeremo ad un capanno dai colori mimetici. Qui, un evidente sentiero piega a destra (cartello indicante Croce di Bracca e Pizzo di Spino). Lo seguiamo scendendo tra mughi. Incontriamo ora una serie di gradini ed arriviamo al cospetto di un bellissimo roccolo ristrutturato, poco oltre il quale ci imbattiamo in una freccia che ci indica di andare a destra verso Bracca e San Pellegrino. Dopo un primo momento nel bosco, il sentiero percorre una valletta ariosa cosparsa da numerosi torrioncini e guglie rocciose, tipiche di questa zona e che rappresentano il punto più caratteristico del Pizzo Rabbioso. Il tratto in mezzacosta è lungo e quasi pianeggiante. Lo seguiamo senza mai deviare. Arriviamo ad un capanno da caccia. Proseguiamo fino ad una panchina nel bosco posta ai bordi di una pozza d'acqua. Cinquanta minuti dopo, ad un bivio, teniamo la destra ed arriviamo alla grande cascina in località Fenii (quella vista dall'alto all'andata). Più avanti un cartello ci indica la direzione per il Pizzo di Spino (sentiero 594) e più in basso vediamo una baita in un prato. Poco dopo arriviamo ad una cascina nei pressi della quale si trova una curiosa pozza rotonda in pietra (Cà Fontana Grande). Proseguiamo in piano per poi affrontare una salita regolare che ci condurrà alla selletta nei pressi del Rocol del Ciarek già visto in precedenza. Da qui, seguiamo il cartello per il Pizzo di Spino: scendiamo per poche decine di metri per poi prendere un sentierino in salita a destra che ci condurrà sulla lunga e facile dorsale che porta al Pizzo di Spino. Il sentiero si trasforma poi in un'ampia strada taglia fuoco, caratterizzata da alcuni morbidi saliscendi, che termina alla base della sommità del Pizzo. Poco sotto la base si vede un capanno da caccia. Saliamo ora ripidamente verso la croce tramite uno stretto e faticoso sentierino che in pochi minuti ci conduce ai piedi della croce di vetta.
Discesa
Dalla croce si torna al capanno da caccia ed alla baita ai piedi dello strappo finale. Passando accanto alla baita si prende un sentierino poco evidente ma ben segnalato che con una lunga serie di tornantini ci conduce ad una pozza d'acqua. Da qui andiamo verso un incrocio al quale prendiamo il sentiero di destra ed in breve ci troviamo al roccione con la scritta "Croce di Bracca" incontrata all'inizio della camminata. Da qui si segue il sentiero che comodamente porta al paese e poi al parcheggio.

Commenti vari

In data 08.12.2012 avevo gia salito il solo Pizzo Rabbioso da un altro sentiero, ma la presente escursione è risultata più piacevole e remunerativa.

   

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La croce di Bracca

Omar sul Pizzo Rabbioso

   

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Guglie torrioncini del Pizzo Rabbioso

Dal Pizzo di Spino verso il Rabbioso

   

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Omar sulla cima del Pizzo di Spino

Dallo Spino panorama verso l'Alben

 

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