Sergent - Via Yoghi

 
Zona montuosa

Alpi Graie - Sottogruppo del Gran Paradiso

Località di partenza Loc. Meinerio - Ceresole Reale (TO)
Quota partenza 1445 Mt. circa Quota di arrivo 1870 Mt. circa
Dislivello totale +100 Mt. per l'attacco
+325 Mt. la via (385 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita

20' per l'attacco
4 h. la via

Ore di discesa 1 h. 15' le doppie
15' il sentiero fino al parcheggio
Esposizione

Sud

Giudizio sull'ascensione Discreta
Data di uscita 06/09/2020 Difficoltà 5c
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti

Marco "Bibi".

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Il tempo durante tutta la giornata è stato splendido. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente. La roccia è ottima.

Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Il campeggio "La Peschera" alla base della parete, il rifugio Fonti Minerali oppure le altre possibilità di alloggio nel paese di Ceresole Reale e nelle frazioni vicine.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Solito da arrampicata. Un assortimento di friends fino al 2 o 3 Camalot può tornare utile ma non è per forza indispensabile.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Sul Sergent si trovano alcune delle vie più impegnative e ripetute della Valle dell'Orco: vie storiche dove è richiesta una buona esperienza alpinistica e vie moderne a fix che risalgono le grandi placconate. Fino al decennio scorso, in questa seconda categoria, bisognava masticare almeno il 6a con protezioni non vicinissime.
Dal 2013 al 2020 sono stati aperti alcuni itinerari che offrono delle alternative entry-level per prendere confidenza con la Valle dell'Orco o, semplicemente, per chi cerca una giornata "plaisir".
La via Yoghi è stata aperta nel 2013 da Andrea Plat e Claudio Prot. L'itinerario venne originariamente salito in 9 tiri di corda lunghi ma, a causa degli attriti, sono state recentemente attrezzate soste intermedie. Arrampicata prevalentemente in placca ma con un assaggio di muretti verticali, un diedro/camino e delle fessure. Molto bella ed estetica la "Fessura dove l'acqua scompare": si trova nella parte alta ed è già ben visibile dai pressi del campeggio. Si tratta di una fessura ad arco che taglia una liscia placca: la parte alta è di colore nero perché percorsa dalle colate d'acqua dopo le piogge; la parte sottostante invece è di colore grigio chiaro poiché non viene raggiunta da queste colate in quanto l'acqua viene "inghiottita" dalla fessura. Questa fessura era già stata percorsa da Antonio Pasquali in solitaria negli anni '80. Il 10 agosto 2019 Gianni Lanza, Patry Agnani, Lucia De Caroli, Dafne Munaretto e Massimo Ciarletti aprono una variate "Dove la corda scompare", correndo parallela all'originale per una lunghezza e mezza di corda, porta alla base della "Fessura dove l'acqua scompare" su terreno leggermente più impegnativo.
Attacco, descrizione della via
La Valle dell'Orco è una valle lunga circa una quarantina di chilometri ed è percorsa dalla strada statale n. 460 che attraversa gli abitati di Pont Canavese, Locana e Noasca. Oltrepassato quest'ultimo paese si percorre una galleria di circa 3,5 Km. al termine della quale si svolta a sinistra. Si supera un masso inciso dalla famosa "Fessura Kosterliz" e si parcheggia poco oltre, di fronte al campeggio La Peschera.
Imboccare la strada sterrata  sulla  sinistra e seguirla pochi metri fino ad identificare degli ometti che si inoltrano nel bosco. Seguire l'evidente traccia (ometti e qualche bollo rosso) fino un canalino con corda fissa. Lo si risale e poi si traversa a destra, abbassandosi pochi metri, raggiungendo la base delle placche  dove attacca la via Yoghi (targhetta metallica).
1° tiro:
salire la placca nera fino ad un breve, ma ripido, risalto che si supera sulla destra. Ignorare la sosta appena sopra e proseguire per placca appoggiata spostandosi leggermente verso destra per raggiungere la sosta (3 fix+catena+anello calata).
45 Mt., 4a, 4c, 3c, 5 fix, 1 sosta intermedia (2 fix).

2° tiro:
salire verso sinistra in placca e poi dritti per fessure più facili. Obliquare decisamente a destra puntando ad un muretto. Lo si supera e si continua brevemente in placca per raggiungere la sosta (2 fix+cordino). 30 Mt., 5a, 4c, 5a, 4 fix.

3° tiro:
salire per facile placca fino al muro verticale che si supera con l'aiuto di ottimi appigli per le mani. Al suo termine si sosta (3 fix+catena+anello calata). 25 Mt., 4a, 5b, 5 fix.

4° tiro:
salire delle zolle erbose e poi superare una placchetta. Obliquare verso sinistra e poi su dritti fino alla sosta (2 fix+cordini+maglia rapida).
25 Mt., 4c, 2 fix.

5° tiro:
obliquare decisamente verso destra superando una placchetta nera. Dopo un risalto piegare verso sinistra raggiungendo al sosta (3 fix+catena+anello calata) sulla placca. 30 Mt., 3a, 4a, 2 fix. Non unire questo tiro a quello successivo!

6° tiro:
salire la facile placchetta verso sinistra raggiungendo il muro successivo. Lo si supera con traverso delicato verso destra. Raggiunti i grossi massi incastrati si sale più facilmente alcuni metri e poi si piega a destra alla sosta (2 fix+cordone) alla base del diedro-camino.
25 Mt., 5b, 4 fix.

7° tiro:
salire il diedro-camino obliquo verso sinistra uscendo poi su una placchetta che si risale fino alla sosta (2 fix+catena+anello calata).
25 Mt., 5b, 3 fix.

8° tiro:
spostarsi a destra e rimontare i grossi massi. Camminare facilmente fino alla parete successiva. La via originale segue lo spigolo articolato. Sulla placca a destra si vedono i fix della variante "Dove la corda scompare" (5b) che si ricongiunge all'originale pochi metri sopra. Ignorare una prima sosta e continuare per risalti erbosi fino alla sosta successiva (2 fix+catena+anello calata).
55 Mt., 4c, 3a, 5-6 fix, 1 sosta intermedia (2 fix).

9° tiro:
la via originale sale dritta su rocce rotte e un po' erbose fino alla base della "Fessura dove l'acqua scompare".
Noi abbiamo seguito la variante "Dove la corda scompare" che sale leggermente più a destra con difficoltà superiori.
Salire per placchetta ed erba spostandosi a destra alla base della fessura (sosta a fix); salirla ed al suo termine proseguire alcuni metri su ripida placca fino a prendere una fessurina che sale obliquando verso sinistra fino alla sosta (2 fix).
35 Mt., 4a, 5c, 5b, 6-7 fix, 1 sosta intermedia (2 fix+cordino).

10° tiro:
con uno spostamento verso sinistra si torna sull'itinerario originale. Si sale in verticale fino all'inizio della bella fessura ad arco bianca e nera che si segue fino alla sosta (2 fix+catena+anello calata). 30 Mt., 4c, 4 fix, 1 sosta intermedia (2 fix+catena+anello calata).

11° tiro:
salire la placca nera seguendo i fix. Ignorare la prima sosta e continuare fino alla sosta successiva (3 fix+catena+anello calata).
40 Mt., 5c, 7-8 fix, 1 sosta intermedia (2 fix).

12° tiro:
salire il muretto fessurato soprastante e poi per placche via via più facili si raggiunge la sosta (2 fix+cordone+maglia rapida).
20 Mt., 4c, 1 fix, 1 sosta intermedia (2 fix).
Discesa
La discesa avviene in corda doppia sulla via. Noi abbiamo effettuato le calate come segue:
1a. calata: 55 Mt. dalla S12 alla S10;
2a. calata: 55 Mt. dalla S10 alla S8;
3a. calata: 50 Mt. dalla S8 alla S7;
4a. calata: 35 Mt. dalla S7 alla S5;
5a. calata: 45 Mt. dalla S5 alla S3;
6a. calata: 45 Mt. dalla S3 alla S1;
7a. calata: 40 Mt. dalla S1 a terra.
Da qui, mediante il sentiero percorso durante l'avvicinamento, tornare alla macchina.

Note
Attenzione a ripetere la via dopo abbondanti piogge: le placche nere impiegano alcuni giorni per asciugare bene.
Commenti vari

Dall'ultima sosta, guardando verso sinistra, se ne vede un'altra (2 fix +cordino) e più sopra un fix luccicante. Non siamo stati in grado di reperire informazioni certe sulla via di appartenenza di queste ulteriori due lunghezze. Una relazione in rete le dà come proseguo della via Yoghi. Dovrebbero essere due lunghezze per circa 100 Mt., 4a, alcuni fix.

   

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La prima lunghezza della via

Bibi all'inizio del traverso sul secondo tiro

   

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Superando il muro della terza lunghezza

Il diedro-camino del settimo tiro

   

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L9. Bibi sulla variante "Dove la corda scompare". Sulle rocce erbose una cordata sta seguendo l'itinerario originale

   

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A sx Luca, e a dx Bibi, sulla bella "Fessura dove l'acqua scompare" dal caratteristico colore bianco e nero

   
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La placca nera dell'undicesima lunghezza Dettaglio del Sergent col tracciato della via Yoghi