Sass Pordoi - Via Doctor Luis

 
Zona montuosa Dolomiti - Gruppo di Sella Località di partenza Passo Pordoi (TN)
Quota partenza 1890 Mt. Quota di arrivo 2650 Mt. circa (2950 Mt. la vetta)
Dislivello totale

+435 Mt. circa per l'attacco
+325 Mt. la via (355 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 647, 627
Ore di salita

30' per l'attacco
4 h. la via

Ore di discesa 1 h. 30' (fino a Passo Pordoi)
Esposizione Ovest Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 21/08/2020 Difficoltà VI, VI+
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti

Alessandro, Anna.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata con cielo sereno ma con temperature abbastanza rigide. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente e ben segnalato.
La roccia è ottima lungo tutto il percorso ma alcune prese necessitano di essere verificate.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente. Prestare molta attenzione ad alcune zone con detriti.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Rifugio Pian Schiavaneis (nei pressi del parcheggio) e il rifugio-albergo Col di Lana (al passo Pordoi).
Materiale necessario oltre al tradizionale

Tradizionale da arrampicata. Portare friend medio-piccoli e cordini per integrare.

Caratteristiche dell'arrampicata
Descrizione generale
Itinerario aperto da Roly Galvagni e Florian Lindler nel 2015 che sale lungo la grande parete grigia che si trova all'estrema sinistra del versante Ovest del Sass Pordoi. L'arrampicata si svolge su placche lavorate e qualche muretto; le protezioni sono buone, i passi più impegnativi sono protetti con dei fix mentre il resto con chiodi normali, a pressione o dei cordini in clessidra. Nei tratti più semplici le protezioni si allontanano e occorre avere un occhio alpinistico per identificare il percorso.
La via termina in corrispondenza della grande cengia che taglia la parete. Nel 2016, gli apritori e Diego Filippi hanno salito altre 9 lunghezze di corda raggiungendo la sommità del Pordoi; si tratta della logica prosecuzione della via. La maggioranza delle cordate percorre solo la parte bassa: la parte alta è più impegnativa.
Non commettere l'errore di catalogare questo itinerario come sportivo.
Attacco, descrizione della via
Percorrere la statale n. 48 che attraversa la Val di Fassa seguendo le indicazioni per il Passo Sella. A un certo punto la strada si divide; la statale n. 48 prosegue per il Passo Pordoi mentre la strada di sinistra (statale n. 242) conduce al Sella. Svoltare a sinistra e dopo un paio di curve raggiungere la località Pian Schiavaneis, dov'è presente un omonimo ristorante. Proseguire per pochi metri fino a quando sulla destra s'incontra un comodo parcheggio gratuito.
Da qui, proseguire a piedi lungo la strada fino a quando, sulla destra, si stacca una sterrata bianca (sbarra), che poi diviene il sentiero n. 647 che sale verso il Pordoi e s'infila nella Val Lasties.
Guadagnare quota stando in prossimità della parete e giunti al suo cospetto, portarsi a sinistra, quasi al centro della valle. In breve, si raggiunge un tratto pianeggiante; sulla destra una zona con grossi massi consente di accedere a un conoide di ghiaia (ometti) che termina in corrispondenza di una parete grigia; alla sua destra una muraglia compatta, verticale e con roccia giallastra e nera incute timore a chi la osserva.
L'attacco si trova circa una decina di metri a destra del vertice del conoide ed è facilmente riconoscibile grazie a una targhetta metallica con il nome della via.

1° tiro:
si sale fino a una nicchia, poi a destra, si traversa a sinistra e si prosegue in verticale per placche fino alla sosta (fix+clessidra con cordone+maglia rapida). 35 Mt., VI, VI-, IV, V, 1 chiodo, 2 chiodi a pressione, 4 clessidre con cordone, 1 nut incastrato, 1 fix.

2° tiro:
superare il primo tratto e proseguire tendendo lievemente verso destra sino a raggiungere la sosta (fix+chiodo a pressione+cordino+maglia rapida). 50 Mt., VI-, VI, V, 4 chiodi di cui uno con cordino, 2 fix, 2 clessidre con cordoni.

3° tiro:
salire a sinistra della sosta, proseguire in verticale e poi spostarsi a destra e guadagnare la sosta (2 chiodi di cui 1 a pressione+cordino).
20 Mt., V+, 1 chiodo, 2 chiodi a pressione.

4° tiro:
salire a destra della sosta e spostarsi a sinistra fino a una lama. Continuare dritto e uscire a destra verso la sosta (2 fix+cordone+maglia rapida). 25 Mt. VI+, V, 3 fix, 1 chiodo, 3 clessidre con cordone.

5° tiro:
superare lo strapiombino appena a destra della sosta e proseguire dritti. Obliquare a destra e guadagnare la sosta (2 chiodi a pressione+fix+cordino+maglia rapida). 35 Mt., VI, V-, 2 chiodi, 3 chiodi a pressione, 1 fix con cordino, 1 clessidra con cordone.

6° tiro:
salire a destra della sosta e continuare spostandosi leggermente verso sinistra. La sosta (2 fix+cordini) si trova in una nicchia giallastra, poco a destra della sosta (visibile) della via Pordoi plaisir. 50 Mt., VI, V, 4 fix, 3 chiodi, 4 chiodi a pressione, 1 clessidra con cordone.

7° tiro:
spostarsi a sinistra e rimontare uno strapiombino nerastro per poi proseguire leggermente a sinistra fino alla sosta (2 fix+cordino).
35 Mt., V, VI-, VI, 1 fix, 2 chiodi a pressione, 2 clessidre con cordino.

8° tiro:
salire in verticale superando una serie di muretti fino a un terrazzo ghiaioso, alla base di un canale. Qui si sosta (chiodo+chiodo a pressione+fix+cordino+maglia rapida). 25 Mt., IV+, 1 chiodo, 1 chiodo a pressione, 1 clessidra con cordone.

9° tiro:
salire il canale spostandosi verso destra, superare due camini e uscire sulla cengia mediana. Qui sostare (fix+chiodo a pressione con cordino). 40 Mt., IV+, 1 chiodo, 2 chiodi a pressione di cui 1 con cordino, 2 clessidre con cordini.

10° tiro:
per rocce friabili raggiungere la base della parete. Rimontare delle facili rocce e sostare (fix+chiodo a pressione).
40 Mt., II, III, 1 chiodo a pressione con maglia rapida.
Discesa
La discesa in corda doppia consente di rientrare abbastanza velocemente all'auto, ma è possibile solo se s'interrompe la salita in corrispondenza della S8. Per chi come noi prosegue fino a raggiungere la grande terrazza, salendo anche le ultime due lunghezze di corda, deve mettere in conto un lungo rientro a piedi.
Dal termine della via, percorrere la traccia di sentiero, a volte marcata e a volte meno, che corre a pochi metri dalla parete fino a girare dietro allo spigolo (prestare molta attenzione a non smuovere sassi!). Qui il terreno si fa meno impegnativo e più comodo. In breve ci si riallaccia al sentiero n. 627 che dalla Forcella del Pordoi scende al Passo.
Dopo averlo raggiunto inizia la parte più noiosa: camminare lungo la strada asfaltata fino al parcheggio (o sperare in un passaggio - a noi è andata bene!).
Percorrere il sentiero che scende verso Canazei, costeggiando la statale, fino all'Hotel Gonzaga e da qui sulla strada fino al 16° tornante dove si stacca un sentiero sulla destra che riporta a Pian Schiavaneis (strisce blu).
Note

Dalla cengia mediana è possibile salire la parte alta della via: qui lo schizzo e la foto con il tracciato.

   

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Anna sul primo tiro

Alessandro sui primi metri di L4

   

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Will sul quarto tiro

Il quinto tiro

   

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Alessandro all'inizio della settima lunghezza

Matteo a pochi metri della nona sosta

   

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Matteo e Anna lungo la discesa

   

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Dettaglio della parete con il tracciato della via Doctor Luis