Sass Pordoi - Via del Camino

 
Zona montuosa Dolomiti - Gruppo di Sella Località di partenza Passo Pordoi (TN)
Quota partenza 2239 Mt. Quota di arrivo 2940 Mt. (termine via)
Dislivello totale

+481 Mt. per l'attacco
+220 Mt. la via (290 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 627
Ore di salita

1 h. 15' per l'attacco
4 h. la via

Ore di discesa 50'
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Discreta
Data di uscita 27/08/2020 Difficoltà IV, IV+
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti

Alessandro.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata molto bella e con temperature gradevoli. I sentieri che conducono all'attacco sono evidenti.
La roccia è ottima lungo tutto il percorso tranne un breve tratto tra la fine del secondo e l'inizio del terzo tiro a causa di un distacco.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente. Prestare molta attenzione ad alcune terrazze con detriti.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Rifugio Maria (in vetta), rifugio Forcella del Pordoi e rifugio-albergo Col di Lana (al passo Pordoi).
Materiale necessario oltre al tradizionale

Tradizionale da arrampicata. Portare friend e cordini per integrare.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Itinerario aperto da Giorgio Masè Dari e Renato Ghirardini il 14 agosto 1931 che corre lungo un sistena di fessure e camini situato sul pilastro appena a destra della grande gola che incide la parete Sud-est del Sass Pordoi. L'arrampicata si svolge su roccia ottima tranne un breve tratto dove un distacco impone di verificare bene le prese e gli appoggi.
In via sono presenti delle clessidre cordonate e qualche chiodo di passaggio.
Questa via, un tempo una classica molto ripetuta, è relazionata su numerose guide alpinistiche, compresa la Guida Monti d'Italia "Dolomiti di Sella" (F. Favaretto, A. Zannini - CAI/TCI 1991) e viene presentata con il nome di Camino Pederiva (Marino Pederiva e Antonio Rizzi - 1922). Compilando questa relazione mi sono accorto di un grande errore che si trascina da molti anni.
Lo scorso anno sono entrato in possesso dell'archivio di Mario Noaro. Al suo interno ho trovato alcuni fascicoli del Bollettino della SAT degli anni '20, tra cui quello di ottobre-dicembre 1922, contenente la relazione dell'itinerario tracciato da Pederiva e Rizzi.
Il "Camino Maria", questo il nome scelto dai primi salitori, si trova in piena parete Sud-est, molto più a sinistra della profonda gola che incide il suo fianco destro.
Sulla Rivista Mensile del CAI del 1933 ho poi trovato la relazione della via del Camino, aperta da Masè Dari e Ghirardini nel 1931.
I compilatori delle guide d'arrampicata hanno sostanzialmente invertito i due itinerari. Solo Ettore Castiglioni, nella sua Guida Monti d'Italia "Odle Sella Marmolada" (CAI/TCI - 1933) riporta correttamente gli itinerari.
Il curioso lettore qui può consultare:
1) La relazione originale del Camino Maria (Pederiva/Rizzi - 1922) pubblicata sul Bollettino della SAT;
2) La relazione originale della via del Camino (Masè Dari/Ghirardini - 1931) pubbligata sulla Rivista Mensile del CAI;
2) La relazione e lo schizzo del Camino Maria e della via del Camino pubblicata sulla guida "Odle Sella Marmolada" di Ettore Castiglioni;
3) Le relazioni e il tracciato delle due vie pubblicate sulla guida "Dolomiti di Sella" di Fabio Favaretto e Andrea Zannini;
Attacco, descrizione della via
Raggiungere il Passo Pordoi (TN) e parcheggiare in prossimità della stazione della Funivia. A fianco dell'ingresso dell'impianto vi è una traccia che risale una collinetta. Questo è l'attacco del sentiero 627 (Seconda Alta Via delle Dolomiti).
Prima di raggiungere la Forcella del Pordoi, all'altezza della parete Sud-est, imboccare una piccola traccia verso sinistra e iniziare a traversare a mezza costa tra i ghiaioni sino quasi a raggiungere la profonda gola che incide il fianco destro della parete; alla sua destra si erge un bel pilastro slanciato.
La base del pilastro è caratterizzata, sulla sinistra, da una fascia di tetti orizzontali, alla cui destra si trova un profondo camino. Portarsi alla base dello zoccolo che sorregge il camino. L'attacco di trova sulla destra, sotto la direttiva del camino principale, alla base di un canalino detritico.

1° tiro:
rimontare il breve canale e portarsi nel camino. Salirlo e abbandonarlo quando si è nei pressi di uno strapiombo; uscire a sinistra ed entrare in un secondo caminetto, molto più aperto. Continuare in verticale fino a guadagnare la sosta (chiodo cementato con anelli) che si trova sul fianco destro. 30 Mt., III+, IV, 1 chiodo, 1 clessidra con cordone.

2° tiro:
alzarsi lungo il camino e quando si è nei pressi di una colata nera sulla sinistra, uscire a destra. Continuare in verticale sino a guadagnare la terrazza. La sosta (chiodo cementato con anelli) si trova sulla sinistra. Prestare attenzione alla terrazza detritica e a non smuovere sassi con le corde. 10 Mt., IV, IV+, 1 chiod0, 1 clessidra con cordone.

3° tiro:
alzarsi lungo il muretto a destra della sosta (attenzione alla roccia!) e dopo poco portarsi sulla fessura di sinistra. Proseguire per terreno più semplice verso sinistra fino a un pilastrino che forma una lama. Rimontarlo stando a sinistra della lama e raggiunta la parete traversare verso destra (esposto), al termine della quale, dopo aver doppiato lo spigolo, si entra in camino nascosto, dove si sosta (chiodo cementato con anelli). 25 Mt., IV+, III, IV, IV+, 4 chiodi, 1 clessidra con cordone.

4° tiro:
salire il camino superando pochi metri uno strapiombino (passo delicato). Continuare con una bella arrampicata di opposizione sino a raggiungere la sosta (chiodo cementato con anelli), che si trova sulla destra e pochi metri sotto una cengia. E' anche possibile sostare sulla terrazza (1 chiodo da rinforzare). 35 Mt., IV+, III, IV, 1 clessidra con cordone, 2 chiodi.

5° tiro:
proseguire in verticale e uscire sulla terrazza. Spostarsi a sinistra e rientrare nel camino. Proseguire in verticale sino alla sosta (chiodo cementato con anelli) che si trova sulla sinistra, alcuni metri sotto un grande masso incastrato.
30 Mt., IV-, II, IV, 2 chiodi, 1 nut incastrato.

6° tiro:
salire lungo il camino, superare il masso incastrato e proseguire in verticale superandone un secondo. Raggiunta la terrazza detritica guadagnare la sosta, che si trova alla base della paretina a destra del camino (chiodo cementato con anelli). 40 Mt., IV, III, II, 2 chiodi.

7° tiro:
riportarsi a sinistra nel canale/camino e salirlo sino al suo termine tenendo sempre la direttiva principale (ignorare il ramo di sinistra che s'incontra dopo una ventina di metri) e sostare (chiodo cementato con anelli) in corrispondenza di una specie di forcella (qui è presente una curiosa finestra naturale nella roccia). 30 Mt., III, III+.

8° tiro:
salire la rampa verso sinistra puntando allo stretto camino formato da due torri giallastre. La sosta (chiodo cementato con anelli) è alla sua base, sulla destra. 40 Mt., I, II.

9° tiro:
salire il camino e al suo termine uscire sul versante opposto a destra (esposto). Facili passaggi di roccia conducono alla sosta (fix).
30 Mt., IV-, III+.

10° tiro:
per facili balze uscire sulla terrazza sommitale. Sosta da attrezzare. 20 Mt., I, II.
Discesa
Dal termine della via proseguire in direzione dell'altipiano sino a raccordarsi al sentiero n. 627. Seguirlo verso destra (enormi e numerosi ometti) fino alla forcella del Pordoi, dov'è situato l'omonimo rifugio. Da qui si scende per il canalone che guarda verso il passo Pordoi fino a raggiungerlo.

   

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Matteo nel camino del primo tiro

Alessandro sui primi metri di L2

   

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Il terzo tiro

Lo strapiombino del quarto tiro

   

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Alessandro a pochi metri dalla S4

Matteo nei pressi della quinta sosta

   

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Matteo sul sesto tiro

   

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Alessandro al termine della via

L'altopiano del Pordoi con il Piz Boè sullo sfondo

   

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Dettaglio della parete con il tracciato della via Del Camino