Descrizione
generale
Il Sassopiatto è l'unica montagna del gruppo del Sassolungo che può essere raggiunta escursionisticamente e, per questo, è una meta affollata durante la stagione estiva.
E' un poderoso e caratteristico corpo roccioso che termina con una lunga cresta
sulla quale spiccano tre rilievi: la Cima Sud-Est (2964 Mt.) che costituisce il punto più elevato, la Cima di Mezzo (2958 Mt.) dove sorge la grande croce metallica, e dove si è soliti terminare la salita, e la cima Nord-Ovest (2954 Mt.).
Il toponimo Sassopiatto (in tedesco Plattkofel e in ladino Sasplat) è dovuto alla forma del pendio Sud-ovest. La prima ascensione della montagna venne certamente effettuata ancora agli inizi del XIX secolo da cacciatori o montanari attratti dalla regolarità e sicurezza del pendio.
Attacco, descrizione della salita
Da Passo Sella imboccare la traccia di sentiero non segnalata in direzione del gruppo del Sassolungo che tra diversi sali/scendi conduce alla strada carrozzabile che consente l'accesso al rifugio Valentini (nei pressi c'è la possibilità di parcheggiare l'auto a pagamento). Poco prima di raggiungere il rifugio e nei pressi del parcheggio prendere la strada sterrata verso destra che, dopo aver superato il rifugio Salei, conduce alla Forcella di Rodella (2308 Mt.).
Qui il sentiero piega a destra (Ovest) in leggera discesa, prende il nome di "Friedrich August Weg" e offre un magnifico panorama sulle soprastanti Punta Grohmann, Torre Innerkofler e Dente del Sassolungo. Friedrich August III era il re della Sassonia ed è vissuto tra il 1865 e il 1932. Innamorato delle Dolomiti amava concedersi delle lunghe passeggiate nei gruppi del Sassolungo e del Catinaccio. Intorno al 1911 fu lui a far costruire questo sentiero con lo scopo di facilitare la movimentazione delle truppe austriache. Al re è anche dedicato il rifugio che s'incontra dopo poco, dove pernottò diverse volte durante le sue escursioni in questo gruppo.
Proseguendo lungo il sentiero si raggiungere il rifugio Sandro Pertini e il successivo valico di Laric (2360 Mt.) da dove si vede in lontananza la malga Sassopiatto e l'omonimo rifugio. Prima di raggiungerli e appena oltrepassato un torrentello, seguire la traccia che si stacca sulla destra e che risale ripidamente il pendio. Giunti a un pianoro erboso proseguire finchè sulla destra s'incrocia l'evidente traccia che proviene dal rifugio Sassopiatto e che risale, con una serie di tornanti segnalati con ometti e bolli CAI, il pendio roccioso in direzione della cresta finale. Qui, pochi metri sotto la cima, sbuca il sentiero attrezzato Oskar Schuster (l'itinerario fu aperto il 19 agosto 1896 dallo stesso Schuster con Wilhelm Lohmüller e si snoda lungo il versante Est. Qualche anno dopo l'apertura venne attrezzato con corde fisse e gradini metallici). Per facili gradoni rocciosi si raggiunge infine la croce di vetta, dalla quale è possibile godere di un panorama magnifico.
Discesa
A ritroso mediante il percorso della salita. |