Descrizione generale
Il monte San Martino è la montagna boscosa che sovrasta Lecco. Il versante nord-ovest precipita vertiginosamente verso il lago;
nel 1992 una frana si staccò dalla parete cancellando alcuni itinerari storici.
La via Orologio senza tempo è stata aperta da Ivo Ferrari e Federica Maslowsky tra ottobre e novembre 2019. La direttiva di salita è data dal diedro inclinato che si può vedere all'estremità sinistra della parete. Ma la via in realtà si svolge sempre sulla placconata a destra del diedro entrandovi solo per un breve tratto su L3 e poi con L5. La chiodatura è ottima a fix 10mm, mai eccessivamente distanti, ma il grado è sempre obbligato. Le difficoltà sono abbastanza costanti e non si limitano a brevi passaggi.
La linea è molto bella; purtroppo la qualità della roccia non ci ha fatto assegnare a questa via un giudizio maggiore... magari tra un po' di ripetizioni...
Da Ivo Ferrari: "Sappiamo tutti che il Monte San Martino non è del tutto sano ma riserva le sue sorprese. Tenevo d’occhio la linea da un po’ di tempo poi ho deciso di salire. In totale ci abbiamo messo tre giorni: insieme a Federica Maslowsky, la mia compagna, abbiamo messo i chiodi e ripulito da sassi e erbacce, dove possibile, per consentire la ripetizione. La roccia è quella del San Martino, bella e delicata!
Orologio senza tempo è dedicata ad Efrem e Lisa e a tutti i miei amici che per droga, per malattia, per disgrazia non ci sono più; piccoli come me negli anni '70 e grandi nei favolosi anni '80!! Io non vi ho mai dimenticato."
Attacco, descrizione della via
Raggiungere Lecco ed imboccare via Pasubio che poi diviene via Aldo Moro ed infine via Montebello. Seguire la strada in salita fino a quando sulla destra c'è un parcheggio con 9-10 posti auto e di fronte una stradina asfaltata in salita subito bloccata da una sbarra di ferro. Incamminarsi per questa stradina che diviene subito sterrata e piegare a sinistra. In corrispondenza di una netta curva a destra prendere la traccia che si stacca a sinistra (bolli). In falso piano continuare sempre verso sinistra fino a giungere dei pressi della falesia del "Muro nascosto". Appena prima di raggiungerla si sale verso destra per il vecchio Canale dei Pizzetti (indicazioni su un grosso masso). Attenzione che una nuova palina, posta vicino alla falesia, indica il sentiero dei Pizzetti a sinistra della falesia; si tratta del nuovo sentiero che non bisogna percorrere per raggiungere l'attacco. Noi invece dobbiamo seguire per il vecchio canale che sale a destra della falesia.
Alzari, ora più ripidamente, fino all'imbocco del
canale dove iniziano le catene. Appena prima di raggiungerle traversare a destra, costeggiando la parete, ed alzarsi alcuni metri fino alla base del diedro. Primi fix visibili.
PS: è anche possibile parcheggiare in via Santo Stefano. Di fronte al n.25 si trova un cancello con tornello di legno (parcheggiare alcune centinaia di metri prima
perché qui non c'è posto). Attraversarlo e continuare fino ad incontrare le indicazioni per il sentiero dei Pizzetti. Raggiunta la falesia del "Muro nascosto" salire alla sua destra come da indicazioni precedenti.
1° tiro:
salire la placchetta fino un terrazzino. Spostarsi a sinistra (roccia marcia) e sostare nel diedro (2 fix+cordone+maglia rapida).
25 Mt., 4c, 5a, 3c, 7 fix.
2° tiro:
spostarsi a destra e risalire il muretto. Raggiunta la cengetta spostarsi a destra e sostare (2 fix+cordone, 1 fix). 15 Mt., 5b, 5 fix.
3° tiro:
alzarsi sulla difficile placca iniziale. Spostarsi a destra raggiungendo una bella lama che si segue fino al suo termine. Spostarsi a sinistra seguendo il giallo diedro fessurato fino alla sosta (1 fix+pianta+fettuccia+moschettone). 35 Mt., 6a, 4a, 6a, 11 fix, 1 pianta con cordone.
4° tiro:
salire abbastanza facilmente fino alla base del pilastrino. Superarlo e poi continuare per placca tecnica fino alla sosta (2 fix).
30 Mt., 5a, 6a, 6a+ oppure A0, 6a, 10 fix.
5° tiro:
su per il diedro fino alla sosta successiva (2 fix). La roccia non è un gran che.
30 Mt.,
6a, 7 fix.
6° tiro:
seguire la placca appoggiata fino al terrazzino dove si trova l'ultima sosta (2 fix, libro di via sul terrazzino).
20 Mt.,
3c, 5 fix, 1 clessidra con cordone.
Discesa
Alzarsi un po' di metri tra le piante. Raggiunte le prime rocce traversare a sinistra (viso a monte) in leggera discesa fino a raggiungere il sentiero dei Pizzetti poche decine di metri sotto la panchina dedicata a Lorenzo Mazzoleni. Seguire il sentiero in discesa fino alla falesia del "Muro nascosto" e poi alla macchina seguendo a ritroso il percorso dell'avvicinamento.
PS: Durante la discesa si raggiunge una forcella dalla quale è possibile scendere verso destra (viso a valle) per il nuovo sentiero dei Pizzetti (più comodo) oppure verso sinistra per il vecchio Canale dei Pizzetti. In questo secondo caso si transita a pochi metri dall'attacco della via. |