Rifugio FALC

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Premana (LC)
Quota partenza 770 Mt. Quota di arrivo 2120 Mt.
Dislivello totale 1450 Mt. Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 4 h.
Ore di discesa 3 h. 20'
Data di uscita 05/11/2022 Giudizio sull'escursione Discreta
Sass Balòss presenti Gölem, Omar Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri

Bella giornata invernale. Neve a partire dai 1600 Mt., poco sopra il rifugio Casera Vecchia. Neve che ha raggiunt0 i 20 centimetri di altezza nei pressi del rifugio FALC. Sentieri ben segnalati fino alla mèta; solo qualche incertezza per via della neve che ha coperto i bolli nel tratto a monte del grande traliccio dell'alta tensione tra i due rifugi.

Eventuali pericoli
Nessuno. Un poco di attenzione alle probabili colate di ghiaccio poco prima del rifugio Casera Vecchia di Varrone.
Presenza di acqua
Troverete acqua presso il rifugio Casera Vecchia di Varrone. Ovviamente anche al rifugio FALC, se aperto.
Punti di appoggio
Numerose baite isolate e qualche borgo montano ci assicurano riparo. Il rifugio Casera Vecchia di Varrone (tel. 0341-1881142; aperto tutti i fine settimana dell'anno) è piccolo ma molto confortevole: difficile resistere alla tentazione di fermarsi per mangiare qualcosa al ritorno... vero Guly? Il rifugio FALC (cell: 331-7884452; chiuso fuori stagione) è posto in un luogo incantevole, ma offre ben poco riparo se non aperto. Nelle vicinanze è comunquente una cappelletta nella quale trovare rifugio dal maltempo. È anche possibile scendere in poco tempo al Lago artificiale di Trona dove si trovano alcuni edifici che possono dare riparo.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nulla in particolare. Consigliamo di portarsi i ramponi in caso di neve (anche se l'itinerario non presenta tratti esposti o ripidi).
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
La Val Varrone, laterale della lecchese Valsassina, si estende, lunghissima, da Premana fino al valico con la valtellinese Val Gerola. Nella parte bassa la valle si spresenta infossata e boscosa, in quella alta, diviene ariosa e severa, ricca di roccia e circondata da ardite vette. A fare da spartiacque tra questi due aspetti, troviamo il rifugio Casera Vecchia di Varrone, posto in un bellissimo altopiano a circa 1600 Mt. Questo primo rifugio è solo la meta intermedia di questa piacevole camminata, adatta a tutti raggiungibile con sforzo limitato. Per chi volesse proseguire oltre questo punto, la valle regalerà forti emozioni e paesaggi più aperti, aspri ma luminosi, fatti di pietraie, cime aguzze e rocciose, laghetti verdi e blu ed un secondo rifugio abbarbicato tra queste meraviglie paesaggistiche.
Descrizione percorso
Da Lecco, prendiamo la strada per la Valsassina e poi raggiungiamo l'industrioso paese di Premana. Poco prima di arrivare all'abitato seguiamo la stradina a destra che conduce nella zona industriale di Grabbio, posta un poco più in basso del paese di Premana, nei pressi del torrente. Qui lasciamo l'auto e saliamo tra alcune piccole fabriche di forbici. Oltre queste l'asfalto lascia il posto allo sterrato. Attraversiamo un primo ponticello di pietre e risaliamo poi il corso del torrente stando sul lato sinistro orografico della valle. Superiamo il ristoro Giabi. Poco oltre attraversiamo un secondo ponte di cemento e portiamoci sul versante opposto della valle. Più sopra, una palina ci indica la direzione per il rifugio Casera Vecchia. La sterrata transita alla base di alcune alte pareti rocciose che si alternano a ripidi pendii boscosi. Superimo alcune baite e poco dopo una cappelletta alta sopra il sentiero sulla destra. Subito dopo attraversiamo un bel borgo tipicamente alpino, dove una palina ci invita a proseguire dritti, lasciando sulla destra il sentiero per l'Alpe Barconcelli e i Laghitt. Il fondo diviene cementato e lastricato. Superiamo un altro nucleo di seconde case tra larici e prati. Oltre questo ecco una piccola cascata sulla sinistra. Arriviamo poi ad un altro bivio presso il quale andiamo a sinistra. Poco oltre eccoci ad una piazzola con tavolo, panche e una bacheca e bella vista su un'altra cascata. Le pendenze del tracciato ora divengono più importanti e con alcuni tornantini guadagnamo rapidamente quota. Usciamo poi dal bosco ed iniziamo ad assaggiare un paesaggio più aperto. Arrivati ad un ponticello con palina, ignoriamo la deviazione per il rifugio Santa Rita. Proseguiamo dritti verso il rifugio Casera Vecchia, su bella strada lastricata. Le pendenze diminuiscono improvvisamente. Siamo ora in un ampio pianoro circondato da vette rocciose. Davanti a noi abbiamo la slanciata vetta del Pizzo Varrone, chiamato da queste parti "Il Piccolo Cervino". In breve eccoci al rifugio Casera Vecchia di Varrone, poco discosto sulla sinistra del sentiero. La camminata prosegue su ampio e comodo sentiero serpeggiante sul lato destro orografico del pianoro e della vallata. Saliamo dolcemente. Ad un bivio andiamo a destra, mentre a sinistra si salirebbe alla Bocchetta di Trona. Dopo un breve tratto in falsopiano arriviamo ad una baita in pietra con un alto traliccio alle sue spalle. Da qui saliamo ripidamente tra pietre valloncelli. Qui il sentiero e i bolli segnavia tendono ad essere poco visibili. Saliamo fino ad incrociare una traccia che seguiamo verso destra (a sinistra si andrebbe alla bocchetta di Trona). Entriamo ora in alcuni vallette ripide e chiuse da alte rocce su entrambi i lati. Usciti da questa breve sequenze di valloncelli ci troviamo all'inizio della conca che ospita il rifugio FALC, ben visibile davanti a noi. Per raggiungerlo non ci resta che procedere senza fatica proseguendo sulla sinistra della conca fino alla salitella finale che ci porta su poggio su cui è collocato il rifugio. Alle spalle del rifugio prosegue il sentiero fino alla Bocchetta di Varrone dalla quale possiamo ammirare il Lago d'Inferno e quello di Trona, circondati e dominati dai Pizzi di Trona, di Varrone e Dei Tre Signori.
Discesa
Rifare il percorso della salita.

Note
FALC è un acronimo che significa Ferant Alpes Laetitiam Cordibus: Le Alpi portino letizia ai cuori. Una volta arrivati al rifugio FALC, per allungare la camminata, possiamo scendere al sottostante Lago d'Inferno e poi a quello di Trona e da qui risalire alla Bocchetta di Trona, dalla quale torniamo poi al rifugio Casera Vecchia.
Commenti vari
Peccato che la via "normale" di salita al bellissimo e slanciatissimo Pizzo Varrone sia stata abbandonata e sia caduta ormai in completo disuso: i tratti attrezzati sono completamente franati e tutta la salita è esposta a frane e cadute di sassi; sarebbe una meta ardita ed affascinante da raggiungere.

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Guglielmo al rifugio Casera Vecchia di Varrone

In salita dopo il rifugio Casera Vecchia con il Pizzo Varrone

   

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Lungo una delle ripide vallette verso il rifugio FALC

Il rifugio FALC con il Pizzo dei Tre Signori alle spalle

   

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I due vecchi sassi al rifugio FALC

Omar e Guly con alle spalle il Pizzo di Trona

   

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Il Lago d'inferno

Il Pizzo Varrone fa bella mostra di sè al ritorno

   

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