Rifugio Elisa (da Rongio di Mandello)

 
Zona montuosa Gruppo delle Grigne Località di partenza Rongio di Mandello del Lario (LC)
Quota partenza 380 Mt. Quota di arrivo 1515 Mt.
Dislivello totale

+1.130 Mt. circa

Data di uscita 21/12/2013
Ore di salita 3 h. 20' Ore di discesa 3 h.
Sentieri utilizzati n. 14 Giudizio sull'escursione Bella
Sass Balòss presenti Omar, Gölem Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri

Giornata nuvolosa con persistenti banchi di nebbia, temperature abbastanza alte. Abbiamo rilevato la presenza di neve a partire dai 1100 metri di quota, nell'ultimo tratto tra la baita dell'Aser e il rifugio Elisa lo spessore della neve era abbastanza consistente. Sentieri ottimamente indicati e tracciati.

Eventuali pericoli
Nessuno.
Presenza di acqua
È possibile rifornirsi di acqua alla partenza, presso Rongio, poi ad una fontanella a pochi minuti di cammino, e infine alla fontana dell'Acqua Bianca, posta all'imbocco della grotta “Ferrera”.
Punti di appoggio
La grotta La Ferrera offre un riparo ampio e alquanto “primordiale”, altrimenti troverete un tavolo con delle panche alla baita dell'Aser, ed infine al rifugio Elisa.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Niente di particolare, magari portate una torcia se volete esplorare la grotta.

Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Bella escursione che si sviluppa completamente in Val Meria, che scende aspra e rocciosa dai contrafforti occidentali della Grigna. La prima parte è molto riposante in quanto non presenta dislivelli importanti, inoltre offre degli scorci molto interessanti sul canyon scavato dal torrente nel calcare della montagna. Dopo la grotta La Ferrera il tracciato diventa nettamente più ripido e serpeggiante, ma anche più panoramico su molte cime della Grigna e sul sottostante lago di Lecco.
Descrizione percorso
Da Lecco portarsi al paese di Mandello del Lario, alla prima rotonda del paese seguire sulla destra le indicazioni per Rongio; in pochi minuti di salita arriverete a questa bella frazione panoramica sul lago, prima dell'unica piazzetta troverete sulla destra un ampio parcheggio dove è possibile lasciare la macchina. Il sentiero parte proprio nei pressi dalla piazzetta (indicazioni per il Rifugio Elisa e il Buco di Grigna, segnavia n. 14). Si cammina in piano addentrandoci nella Val Meria, il torrente scorre qui molto più in basso di noi, dopo circa 30' dalla partenza arriviamo ad attraversare con un ponte in cemento il torrente (Ponte del Ferro, 450 Mt.). Qui lo scenario è molto suggestivo, il torrente scorre incassato tra pareti verticali di roccia e si offre allo vista e a interessanti scatti fotografici, poco più avanti si stacca sulla destra una brevissima deviazione che permette di portarsi sul greto del fiume, proprio sotto ad una cascata spumeggiante. Da qui il sentiero inizia a salire, e dopo alcuni tornanti si perviene alla Fontana dell'Acqua Bianca, posta all'ampio ingresso della grotta La Ferrera (540 Mt., 50' dalla partenza). Ignorare il sentiero 18 che si stacca a sinistra, e proseguire verso Est sempre lungo il 14. Si prosegue in salita ripida oltrepassando alcune costruzioni dell'acquedotto, al di sotto talvolta appare il torrente, impetuoso in fondo alla forra. Tramite numerosi tornanti si risalgono i contrafforti dello Zucco di Pissavacca guadagnando quota, finché non appare un piccolo pezzo di lago verso fondovalle (770 Mt., 1 h. 20' dalla partenza). Dopo circa 1 h. 50' si giunge sopra ad un precipizio di fronte a noi (1040 Mt., bel punto panoramico sulle pareti circostanti) che precipita verso est, occorre piegare quindi verso sinistra salendo ulteriormente. Più in alto, sui prati al di sotto delle rocce è già possibile intravedere il rifugio Elisa. Si transita da una breve tratto in piano nei pressi di una deviazione in discesa per una sorgente (è presente un cartello), poi si entra in un bosco rado di noccioli e betulle, con presenza di grandi faggi. La pendenza è ora minore, ai due successivi bivi tenere sempre la destra (indicazioni per il rif. Elisa), si giunge improvvisamente alla Baita dell'Aser (1340 Mt., 2 h. 30' dalla partenza), dove è possibile sostare. Manca ancora poco: il sentiero prosegue ora più stretto ma è anche poco ripido, attraversa in falsopiano dei boschetti radi e il greto di un ruscello, risale alcuni piccoli gradini sbucando improvvisamente sotto il rifugio Elisa, che si raggiunge in pochi passi.
Discesa
A ritroso seguendo il medesimo itinerario di salita.

Note
Ci eravamo già cimentati in un escursione al rifugio Elisa il lontano 17/02/2002, ma la grande quantità di neve presente sulla parte alta del sentiero (dopo la baita dell'Aser) ci avevano convinti a rinunciare.
Commenti vari

Raccomandiamo di visitare la grotta La Ferrera: lunga 175 metri e ampia fino a 40 metri si sviluppa in leggera discesa penetrando nel cuore della montagna; noi purtroppo eravamo sprovvisti di una fonte di luce per addentrarci in profondità...

La lunghezza totale del nostro percorso è di 14,3 Km. La nostra velocità media (comprese le soste) è risultata essere pari a 2,24 Km/h.

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Omar poco oltre il Ponte del Ferro

Ci si addentra nella Val Meria

   

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Il rifugio Elisa è già visibile in lontananza

Alla Baita dell'Aser

   

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In posa presso la Baita dell'Aser

Vista sul lago di Lecco

   

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Il rifugio è quasi raggiunto...

Foto prima della discesa

   

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Rilievi GPS

 

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