Descrizione
generale
Dalla Guida Monti d'Italia "Prealpi Comasche Varesine Bergamasche" di Silvio Saglio (1948):
Resegone: La sua fama, dovuta alle descrizioni manzoniane e all'accenno, geograficamente inesatto, contenuto nella Canzone di Legnano del Carducci, non è da ascrivere solamente ad un fortunato destino, ma è dovuta anche ai propri meriti, largiti largamente da madre natura e costituiti: dal magnifico e strano aspetto, riconoscibile da lungi; dal colorito, ora cupo ed ora chiaro, ma sempre aggraziato da linee d'ombra e da fasci e nastri, ora verdi e ora bianchi; dalla sua ubicazione, splendidamente isolata, con alcuni laghi in cui specchiare le dentellature della sua cresta terminale meravigliosamente rosata nei tramonti delle giornate serene; e dagli itinerari svariatissimi, facili e difficili, che si snodano attraverso borghi romanzati, castagneti ombrosi, praterie verdeggianti, pascoli solatii, canaloni pietrosi, crinali taglienti e pareti rocciose, talvolta forate da caverne e antri coperti da concrezioni calcaree e decorati da pittoresche stalattiti.
La Bastionata Sud si presenta come una parete liscia completamente verticale. Giunti al suo cospetto e sollevato lo sguardo si è avvolti da qualche dubbio sulla possibilità di salirla senza incappare in difficoltà estreme.
La via Nuovi orizzonti è stata aperta da Giuseppe Rocchi e G. Faedda nel
febbraio 1989 e regala un'arrampicata molto verticale su placche a
tacchette e piccoli strapiombi. Tutte le soste sono attrezzate a fix con catena ed anello di calata.
Attacco, descrizione della via
Da Lecco seguire le indicazioni per la Valsassina e successivamente quelle per la funivia "Piani d'Erna" situata in località Versasio. Parcheggiare nel piazzale della stazione di partenza della funivia.
Per raggiungere il passo del Fo esistono diverse possibilità:
1) utilizzare la funivia (corsa di sola andata € 5.50 - conviene rientrare a piedi per evitare dislivello in salita) e raggiungere i Piani d'Erna. Da qui imboccare il sentiero n. 5 in direzione del passo del Fo;
2) dal parcheggio della funivia imboccare il sentiero n. 1 (lato destro del parcheggio - indicazioni per il rifugio Stoppani). Dopo aver percorso un breve tratto in discesa proseguire verso destra su strada asfaltata al termine della quale imboccare il sentiero sulla sinistra (n. 1). Poco prima della frazione Costa abbandonare il sentiero n. 1 e proseguire lungo il sentiero n. 1A (palina) in direzione del passo del Fo/rifugio Alpinisti Monzesi;
3) (avvicinamento da noi seguito) dal parcheggio della funivia imboccare il sentiero n. 1 (lato destro del parcheggio - indicazioni per il rifugio Stoppani). Dopo aver percorso un breve tratto in discesa proseguire verso destra su strada asfaltata al termine della quale imboccare il sentiero sulla sinistra (n. 1). Raggiunta la frazione Costa svoltare a sinistra transitando tra le baite e proseguire sino al rifugio Stoppani. Continuare lungo il sentiero (sorgente d'acqua) e dopo aver superato il torrente si giunge ad un bivio ove si imbocca il sentiero n. 6 che conduce al passo del Fo.
Raggiunto il passo del Fo e l'adiacente baita Ghislandi del CAI di Calolziocorte abbandonare il sentiero (che prosegue in discesa verso il rifugio Alpinisti Monzesi) per risalire il dosso erboso posto a sinistra. Dirigersi sulla destra del dosso imboccando un sentierino (palina con indicazioni per il Canale Valnegra ed il rifugio Azzoni - sentiero n. 11A) che con brevi sali/scendi conduce direttamente alla base della parete sud della Bastionata del Resegone (circa 15' dal passo del Fo). Alla base della parete c'è un grosso masso appoggiato che sembra dividerla in due settori: quello di sinistra con verticali placche nere e quello di destra con strapiombi gialli ed un lungo tetto.
La via Nuovi orizzonti attacca in corrispondenza di un chiodo con anello pochi metri a sinistra del grosso masso. Qualche anno fa c'era anche una scritta sbiadita "zzonti"...
Più a sinistra, in corrispondenza di una specie di pulpitino, attacca la via Malizia.
1° tiro:
aggirare il primo muretto sulla sinistra per poi tornare a destra sulla verticale del chiodo.
Ora in verticale fino una pancetta che si supera sulla destra per
poi obliquare leggermente verso sinistra puntando ad una fessurina ed il successivo muretto
oltre il quale si trova la comoda sosta (2 fix+catena+anello di calata). 40 Mt., VI-, VI, VI-, 9 chiodi, 1
fix.
2° tiro:
lunghezza breve ma non banale. Salire il muretto a destra della
sosta sino a raggiungere la cengia sulla quale si sosta (2 fix+catena +anello di calata).
10 Mt., VI-, II, 3 chiodi, 2 fix.
3° tiro:
alzarsi fino alla nicchia, uscire a sinistra in un diedrino e, spostandosi ancora a sinistra, raggiungere una fessura ad arco. Seguirla; al suo termine percorrere il breve diedro e poi per rocce rotte leggermente verso destra fino alla sosta (2 fix+catena+anello
di calata).
35 Mt., IV-, V+, IV, III, 3 chiodi, 3 spit.
4° tiro:
salire la placca fino una prima pancia (passo delicato, conviene spostarsi verso sinistra). Aggirarla spostandosi a destra per poi tornare a sinistra. Con l'aiuto dei una fessura raggiungere la seconda pancia più marcata ma con ottime prese. Superarla verso destra e sostare appena oltre (2 fix+catena+anello di calata).
25 Mt., VI-, VI+, V+, 7 chiodi, 2 spit.
5° tiro:
salire per placchetta fin sotto a due strisciate gialle. Qui traversare in leggera ascesa verso sinistra fino alla grossa macchia gialla e, poco prima di raggiungerla, obliquare verso destra. Superare uno strapiombino e poco oltre traversare verso destra raggiungendo la sosta (2 fix+catena+anello di calata). 35 Mt., V+, VI-, V+, 4 chiodi, 4 spit, 1 fix.
Discesa
Comodamente in corda doppia sfruttando alcune delle soste della via. Con corde da 60 Mt.
è possibile effettuare solo due calate:
1a. calata: 58 Mt. sino alla S2;
2a. calata:
45 Mt. sino alla base della parete.
Rientrare al parcheggio seguendo a ritroso il percorso d'avvicinamento. |